tag:blogger.com,1999:blog-53855408016241941842024-03-13T04:53:58.196+01:00Cum Gaudio MagnoVoci e racconti di (stra)ordinaria cucinaGaudio (Franci)http://www.blogger.com/profile/09440441536892395930noreply@blogger.comBlogger216125tag:blogger.com,1999:blog-5385540801624194184.post-85699491865509538502018-10-19T18:26:00.001+02:002018-11-29T16:10:54.966+01:00Crostatine sbricioline ai mirtilli rossi<div style="text-align: center;">
<i>Poscia che fummo al quarto dì venuti,</i></div>
<div style="text-align: center;">
<i>Gaddo mi si gittò disteso a' piedi,</i></div>
<div style="text-align: center;">
<i>dicendo: "Padre mio, ché non m'aiuti?".</i></div>
<div style="text-align: center;">
<i><br /></i></div>
<div style="text-align: center;">
<i>Quivi morì; e come tu mi vedi,</i></div>
<div style="text-align: center;">
<i>vid'io cascar li tre ad uno ad uno</i></div>
<div style="text-align: center;">
<i>tra 'l quinto dì e 'l sesto; ond'io mi diedi,</i></div>
<div style="text-align: center;">
<i><br /></i></div>
<div style="text-align: center;">
<i>già cieco, a brancolar sovra ciascuno,</i></div>
<div style="text-align: center;">
<i>e due dì li chiamai, poi che fur morti.</i></div>
<div style="text-align: center;">
<i>Poscia, più che 'l dolor, poté 'l digiuno.</i></div>
<div style="text-align: center;">
<i><br /></i></div>
<div style="text-align: center;">
(Dante, <i>Inferno</i> XXXIII, vv. 67-75)</div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: left;">
<i>Ahò... mo te metti pure a fa' le citazzioni der sor Dante... C'hai er blogghe de cucina, mica de letteratura!</i></div>
<div style="text-align: left;">
E' vero, lettore che <strike>romp</strike> commenti sempre dal fondo: questo è un blog di cucina e non di letteratura.</div>
<div style="text-align: left;">
Però stamattina mi sono imbattuta in questi versi che mi hanno colpito perché a un certo punto Dante usa una parola brutta, ma brutta brutta...</div>
<div style="text-align: left;">
<i>Ammazza ahò... e che parola è, dimme 'n po'?</i></div>
<div style="text-align: left;">
Ora te lo dico, caro lettore <strike>scass</strike> puntiglioso.</div>
<div style="text-align: left;">
E' una parola brutta.</div>
<div style="text-align: left;">
Terribile.</div>
<div style="text-align: left;">
Tremenda.<br />
<i>Digiuno</i>!</div>
<div style="text-align: left;">
<i>Ih che parola brutta! Ma come j'è venuto, ar sor Dante, de parla' der diggiuno?</i><br />
Vedi, lettore, a questo punto della <i>Commedia</i> Dante è arrivato nell'ultimo cerchio dell'Inferno e qui incontra il conte Ugolino, che i Pisani hanno rinchiuso e condannato a morire di fame insieme ai suoi tre figli. E quell'ultima frase <i style="text-align: center;">Poscia, più che 'l dolor, poté 'l digiuno</i><span style="text-align: center;">, anche se Dante non lo dice esplicitamente,</span><span style="text-align: center;"> ci schiude davanti una terribile prospettiva: quella di Ugolino che, per non morire di fame, divora i corpi dei suoi stessi figli.</span><br />
<span style="text-align: center;"><i>Ammazza ahò! A me, più che 'na Commedia, me pare 'na traggedia! Ma come t'è venuto, pure a te, de mette er diggiuno dentro a 'n blogghe de cucina!</i></span><br />
<span style="text-align: center;">Perché stamattina la newsletter di </span><i>Una parola al giorno</i> parlava appunto del dig...<br />
<i>Ma bbasta co' 'sto diggiuno! Io vojo magna'! Famme magna' quarcosa!</i><br />
E va bene, lettore, ti accontento! Però dopo aver mangiato te ne torni a commentare sottovoce nel fondo della sala mentre io racconto ai miei <strike>venticinque</strike> non-so-più-quanti-sono lettori quello che ho letto stamattina sulla parola <i>digiuno</i>. E vedi di non sbriciolare!<br />
<div style="text-align: center;">
</div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://3.bp.blogspot.com/-EnDxpqtr_Aw/W8oDdjh6-QI/AAAAAAAAHtQ/1cB30EB4yWgE06LP2GOm2wrHb2UW1erBwCLcBGAs/s1600/IMG_0052%2B%25282%2529.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1017" data-original-width="1050" height="386" src="https://3.bp.blogspot.com/-EnDxpqtr_Aw/W8oDdjh6-QI/AAAAAAAAHtQ/1cB30EB4yWgE06LP2GOm2wrHb2UW1erBwCLcBGAs/s400/IMG_0052%2B%25282%2529.JPG" width="400" /></a></div>
<br />
<h2 style="text-align: center;">
<i>Crostatine sbricioline ai mirtilli rossi</i></h2>
<div>
<i><br /></i></div>
<div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://3.bp.blogspot.com/-57GU5t8Qm_g/W8oDdgkHG4I/AAAAAAAAHtY/YGBew4PpgUoXViGXzdlXaMKhQMFEMzsEwCEwYBhgL/s1600/IMG_0060%2B%25282%2529.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="780" data-original-width="1063" height="292" src="https://3.bp.blogspot.com/-57GU5t8Qm_g/W8oDdgkHG4I/AAAAAAAAHtY/YGBew4PpgUoXViGXzdlXaMKhQMFEMzsEwCEwYBhgL/s400/IMG_0060%2B%25282%2529.JPG" width="400" /></a></div>
<br /></div>
<div>
<b><i>Ingredienti per 16 crostatine:</i></b></div>
<div>
250 g di farina 00</div>
<div>
25 g di fecola di patate</div>
<div>
3 g di lievito istantaneo</div>
<div>
75 g di zucchero</div>
<div>
la scorza grattugiata di 1 limone</div>
<div>
125 g di burro tedesco, freddo di frigo e tagliato a dadini</div>
<div>
1 uovo</div>
<div>
1,5 g di sale fino</div>
<div>
1 cucchiaino di vaniglia liquida</div>
<div>
confettura di mirtilli rossi (o altra confettura acidula)</div>
<div>
zucchero a velo</div>
<div>
<br /></div>
<div>
<b><i>Preparazione:</i></b></div>
<div>
Mescolate la farina, la fecola, il lievito setacciato, lo zucchero e la scorza del limone. Versate tutto nel boccale del mixer con le lame, unite il burro e frullate a scatti fino a ridurre il burro in briciole.</div>
<div>
Trasferite il composto in una ciotola ampia e unite l'uovo sbattuto con il sale e la vaniglia. Mescolate con una forchetta e poi amalgamate delicatamente con i polpastrelli, senza impastare: dovete ottenere un composto di briciole non troppo grandi.</div>
<div>
Rivestite con le briciole i vani di una teglia per muffin (o i pirottini di alluminio) ricoprendo il fondo di ognuno, compattate leggermente senza schiacciare troppo e distribuite la marmellata lasciando scoperto qualche millimetro lungo il bordo della base.</div>
<div>
Ricoprite con altre briciole e infornate in forno statico preriscaldato a 170° per 30-40 minuti o finché la superficie non avrà preso un bel colore leggermente dorato. Sfornate e fate raffreddare completamente le crostatine prima di sformarle.</div>
<div>
Servite le crostatine con una leggera spolverata di zucchero a velo.</div>
<div>
<br /></div>
<div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://4.bp.blogspot.com/-FNzGHv4N7x4/W8oDeOmW9iI/AAAAAAAAHtc/Wbn0D7o7Zfw-jR1rQ9zih_hkyfOWJ48kgCEwYBhgL/s1600/collage.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="733" data-original-width="851" height="343" src="https://4.bp.blogspot.com/-FNzGHv4N7x4/W8oDeOmW9iI/AAAAAAAAHtc/Wbn0D7o7Zfw-jR1rQ9zih_hkyfOWJ48kgCEwYBhgL/s400/collage.jpg" width="400" /></a></div>
<br />
E adesso che il <i>digiuno</i> è stato spezzato... 😂😂😂</div>
<br /></div>
<blockquote class="tr_bq" style="text-align: left;">
<b><u>Digiuno</u></b></blockquote>
<blockquote class="tr_bq">
Significato: Come aggettivo, che non ha mangiato da un certo tempo, privo, sprovvisto; come sostantivo, astensione dal cibo.</blockquote>
<blockquote class="tr_bq">
Etimologia: l'aggettivo è dal latino [ieiunus] 'digiuno', ma anche 'sterile, arido'; il sostantivo deriva da 'digiunare', che è dal latino [ieiunare].</blockquote>
<blockquote class="tr_bq">
Curiosità etimologica: stiamo parlando di due parole, un aggettivo (per l'esame del sangue, presentarsi digiuni) e un sostantivo (osservo il digiuno un giorno a settimana); ma mentre l'aggettivo deriva direttamente dall'omologo latino <i>ieiunus</i>, il sostantivo rinasce per derivazione dal verbo 'digiunare', in maniera indipendente rispetto all'omologo sostantivo latino <i>ieiunium</i>.</blockquote>
<blockquote class="tr_bq">
Il concetto di digiuno è basilare: come sostantivo descrive l'astensione dal cibo, come aggettivo denota chi non ha mangiato per un certo tempo, più o meno lungo. Ha implicazioni vastissime, attagliandosi a pratiche religiose e mediche, alla condotta quotidiana e straordinaria, a situazioni volute e no, e suggerisce usi figurati versatili e incisivi. Infatti il digiuno diventa, come aggettivo, anche il privo, lo sprovvisto - specie da un punto di vista intellettuale: sono digiuno di storia asiatica, sono digiuno delle ultime novità cinematografiche. Come sostantivo, sconfina nel desiderio: dopo il lungo digiuno posso finalmente concedermi di giocare al mio amato videogioco, e dopo l'interminabile trasferta a digiuno si ritrova l'amato.</blockquote>
<blockquote class="tr_bq">
La quotidianità di questa risorsa non deve impantanarne il proteiforme valore.</blockquote>
Grazie, come sempre, a <a href="https://unaparolaalgiorno.it/" style="font-style: italic;">Una parola al giorno.it</a>.<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://1.bp.blogspot.com/-GzsCQyK2v0g/W8oDdmEfifI/AAAAAAAAHtU/6yTPfE-mNg8eYEepdbNhxqNyqHom0ZHgACEwYBhgL/s1600/IMG_0054%2B%25282%2529.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="773" data-original-width="975" height="316" src="https://1.bp.blogspot.com/-GzsCQyK2v0g/W8oDdmEfifI/AAAAAAAAHtU/6yTPfE-mNg8eYEepdbNhxqNyqHom0ZHgACEwYBhgL/s400/IMG_0054%2B%25282%2529.JPG" width="400" /></a></div>
Gaudio (Franci)http://www.blogger.com/profile/09440441536892395930noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-5385540801624194184.post-42536616742964786252018-09-23T15:41:00.000+02:002018-11-29T16:08:05.541+01:00Torta integrale di mele con yogurt e noccioleUn sabato pomeriggio di fine settembre, in una cucina della Palude.<br />
<i>Ho voglia di fare un dolce... magari con le mele, visto che ormai siamo in autunno... ecco, quella integrale con le nocciole, che è buonissima!</i><br />
Guardo distrattamente il termometro posto in cucina.<br />
Ventisette gradi.<br />
Fuori, ne sono sicura, molti di più. Ma quelli è meglio non misurarli.<br />
<i>In effetti non è che faccia freddo... ma sì, che sarà mai, un'oretta col forno acceso in cucina!</i><br />
Che sarà mai? Niente... se non fosse che <i>qualcuno</i> sceglie proprio quel momento per venire in cucina a lessare sul fornello due etti e mezzo di piselli surgelati per sperimentare <i>gli hamburger vegetali</i>.<br />
<i>Ma proprio adesso? Già mi sento sudata!</i><br />
Preparo gli ingredienti sul tavolo, prendo la carta da forno e la tortiera apribile.<br />
Il burro per ungerla mi sguiscia di mano.<br />
Mentre preparo il composto per la torta mi sento avvampare.<br />
Ventotto gradi.<br />
<i>Ma non me ne potevo andare al mare oggi? Mannaggia a me e ai dolci autunnali!</i><br />
Aprire lo sportello del forno è come spalancare le porte dell'inferno.<br />
Mentre regolo il timer a cinquanta minuti mi viene da piangere.<br />
Quando suona ed estraggo la torta dal forno, penso con orrore che dovrò lasciare lo sportello socchiuso per farlo raffreddare.<br />
<i>Mi serve una doccia, sto schiumando... un ghiacciolo, voglio, altro che torta di mele! Da domani sto a dieta!</i><br />
<i><br /></i>
Gli hamburger vegetali del marito sono stati promossi col massimo dei voti.<br />
L'assaggio della torta integrale di mele e nocciole è stato rimandato al giorno successivo, per colazione.<br />
La dieta annunciata è stata rimandata... a data da destinarsi!<br />
<br />
<h2 style="text-align: center;">
<i>Torta integrale di mele con yogurt e nocciole</i></h2>
<div>
<i><br /></i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://3.bp.blogspot.com/-4gLmy8adyro/W6ePqz-eLCI/AAAAAAAAHf8/cdwvDKN5Jd4x3rnSQzvPOfEJVpkQqgg6QCLcBGAs/s1600/IMG_20180922_174357_614%2B-%2BCopia2.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="567" data-original-width="567" height="320" src="https://3.bp.blogspot.com/-4gLmy8adyro/W6ePqz-eLCI/AAAAAAAAHf8/cdwvDKN5Jd4x3rnSQzvPOfEJVpkQqgg6QCLcBGAs/s320/IMG_20180922_174357_614%2B-%2BCopia2.jpg" width="320" /></a></div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: left;">
<i><b>Ingredienti per una tortiera a cerchio apribile di 26 cm di diametro:</b></i></div>
<div style="text-align: left;">
75 g di zucchero bianco</div>
<div style="text-align: left;">
75 g di zucchero di canna integrale</div>
<div style="text-align: left;">
la scorza grattugiata di 1 limone</div>
<div style="text-align: left;">
300 g di farina integrale</div>
<div style="text-align: left;">
1 bustina di lievito istantaneo</div>
<div style="text-align: left;">
un pizzico di sale</div>
<div style="text-align: left;">
2 cucchiaini di cannella in polvere</div>
<div style="text-align: left;">
100 g di nocciole, tostate e tritate non troppo finemente</div>
<div style="text-align: left;">
1 mela golden, sbucciata e tagliata a pezzetti</div>
<div style="text-align: left;">
succo di limone</div>
<div style="text-align: left;">
3 uova</div>
<div style="text-align: left;">
<div>
1 cucchiaino di vaniglia liquida</div>
</div>
<div style="text-align: left;">
60 g di olio di girasole alto oleico</div>
<div style="text-align: left;">
300 g di yogurt bianco intero al naturale</div>
<div style="text-align: left;">
2 mele rosse con la buccia</div>
<div style="text-align: left;">
40 g circa di zucchero di canna Demerara</div>
<div style="text-align: left;">
burro e farina per lo stampo</div>
<div style="text-align: left;">
<br /></div>
<div style="text-align: left;">
<b><i>Preparazione:</i></b></div>
<div style="text-align: left;">
Preparate lo stampo: rivestite la base con un foglio di carta da forno "pizzicandolo" tra il fondo e il cerchio, poi imburrate e infarinate sia la carta che i bordi della tortiera.</div>
<div style="text-align: left;">
Mescolate in una ciotola ampia i due zuccheri con la scorza del limone sfregando il tutto con i polpastrelli.</div>
<div style="text-align: left;">
Mescolate in un'altra ciotola la farina con il lievito, il sale, la cannella e le nocciole.</div>
<div style="text-align: left;">
In una ciotolina spruzzate la mela con un po' di succo di limone per non farla annerire.</div>
<div style="text-align: left;">
Unite le uova allo zucchero e sbattetele fino a farle diventare chiare e gonfie. Unite la vaniglia e, sempre sbattendo, versate l'olio a filo.</div>
<div style="text-align: left;">
Aggiungete al composto un terzo delle polveri, poi metà dello yogurt, poi un altro terzo delle polveri, poi il resto dello yogurt e infine il resto delle polveri, mescolando dopo ogni aggiunta con delicatezza e solo quanto basta per amalgamare il tutto.</div>
<div style="text-align: left;">
Unite la mela a pezzetti, mescolate con una spatola e versate il composto nello stampo.</div>
<div style="text-align: left;">
Accendete il forno a 180°. Tagliate le mele rosse in quarti, mondate ogni quarto senza sbucciarlo e affettatelo per il lungo. Ricomponete lo spicchio e appoggiatelo sulla superficie del dolce senza affondarlo nell'impasto. Spolverizzate la superficie con lo zucchero Demerara e infornate. Abbassate la temperatura a 170° e cuocete il dolce per 45-50 minuti (controllate la cottura con uno stuzzicadenti).</div>
<div style="text-align: left;">
Fate raffreddare la torta per una decina di minuti, poi passate una lama sottile tra il cerchio e la torta per staccare bene la torta dallo stampo e aprite il cerchio. Aiutandovi con la carta, trasferite il dolce su una gratella e fatelo raffreddare completamente prima di togliere la carta.</div>
Gaudio (Franci)http://www.blogger.com/profile/09440441536892395930noreply@blogger.com4tag:blogger.com,1999:blog-5385540801624194184.post-2367006665412690572017-10-13T08:00:00.000+02:002017-10-13T08:00:24.246+02:00Zucca Hokkaido arrosto al timo con cipolla rossa, fagioli e salsa al gorgonzola, per L'Alveare che dice Sì!<i>Fu già una zucca che montò sublime</i><br />
<i>in pochi giorni tanto, che coperse</i><br />
<i>a un pero suo vicin l'ultime cime.</i><br />
<i> Il pero una matina gli occhi aperse,</i><br />
<i> ch'avea dormito un lungo sonno, e visti</i><br />
<i> li nuovi frutti sul capo sederse,</i><br />
<i>le disse: - Che sei tu? come salisti</i><br />
<i>qua su? dove eri dianzi, quando lasso</i><br />
<i>al sonno abbandonai questi occhi tristi? - </i><br />
<i> Ella gli disse il nome, e dove al basso</i><br />
<i> fu piantata mostrolli, e che in tre mesi</i><br />
<i> quivi era giunta accelerando il passo.</i><br />
<i>- Et io -l'arbor soggiunse - a pena ascesi</i><br />
<i>a questa altezza, poi che al caldo e al gielo</i><br />
<i>con tutti i vènti trenta anni contesi.</i><br />
<i> Ma tu che a un volger d'occhi arrivi in cielo,</i><br />
<i> rendite certa che, non meno in fretta</i><br />
<i> che sia cresciuto, mancherà il tuo stelo. -</i><br />
<div style="text-align: center;">
(Ludovico Ariosto, <i>Satire</i>, VII, 70-87)</div>
<br />
<h2 style="text-align: center;">
<i>Zucca Hokkaido arrosto al timo con cipolla rossa, fagioli e salsa al gorgonzola</i></h2>
<div>
<i><br /></i></div>
<div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://3.bp.blogspot.com/-s62QeX_adUI/WdpWZLZ6QjI/AAAAAAAAAOU/Bv4n0zm6AQkEjy6olGcTjpQDiCKb9PPNgCLcBGAs/s1600/2-Zucca%2BHokkaido%2Bal%2Btimo%2Bcon%2Bfagioli%2B006.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="652" data-original-width="800" height="325" src="https://3.bp.blogspot.com/-s62QeX_adUI/WdpWZLZ6QjI/AAAAAAAAAOU/Bv4n0zm6AQkEjy6olGcTjpQDiCKb9PPNgCLcBGAs/s400/2-Zucca%2BHokkaido%2Bal%2Btimo%2Bcon%2Bfagioli%2B006.jpg" width="400" /></a></div>
<i><br /></i></div>
<div>
<i><b>Ingredienti (per 2 persone come piatto unico; per 3-4 persone come contorno):</b></i></div>
<div>
200 g di fagioli borlotti, freschi o surgelati</div>
<div>
un quarto di cipolla piccola</div>
<div>
mezza carota</div>
<div>
un pezzetto di sedano</div>
<div>
2 foglie di salvia fresca</div>
<div>
1 foglia di alloro</div>
<div>
mezzo cucchiaino di semi di finocchio</div>
<div>
1 zucca Hokkaido piccola (circa 650 g di peso)</div>
<div>
olio extravergine di oliva</div>
<div>
sale</div>
<div>
timo fresco</div>
<div>
1 cipolla rossa di medie dimensioni</div>
<div>
pepe nero</div>
<div>
60 g di gorgonzola dolce</div>
<div>
45 g di latte fresco intero</div>
<div>
<br /></div>
<div>
<b><i>Preparazione:</i></b></div>
<div>
Mettete i fagioli in pentola con la cipolla, la carota, il sedano, la salvia, l'alloro e i semi di finocchio. Coprite di acqua, portate a bollore, abbassate la fiamma e fate sobbollire il tutto per circa 30 minuti.</div>
<div>
Nel frattempo tagliate la zucca a metà, eliminate i semi con un cucchiaio, tagliatela a fettine e pulitela dai filamenti interni. Conditele le fette di zucca in una ciotola con 1 cucchiaio di olio, poco sale e il timo sfogliato e disponetele su una leccarda coperta di carta da forno, senza sovrapporle.</div>
<div>
Mondate la cipolla e affettatela sottilmente in rondelle. Disponete anche queste ultime sulla leccarda, spennellatele con 1 cucchiaino di olio e conditele con sale, pepe nero e timo.</div>
<div>
Infornate in forno statico a 200° per 30 minuti.</div>
<div>
Quando le verdure saranno quasi pronte, sciogliete il gorgonzola con il latte a fuoco basso fino a ricavare una salsa fluida e liscia il più possibile.</div>
<div>
Sfornate le verdure e disponetele in un piatto di servizio insieme ai fagioli ben scolati. Irrorate il tutto con la salsa al gorgonzola, aggiungete ancora un po' di timo sfogliato e servite immediatamente.<br />
<br /></div>
<div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://1.bp.blogspot.com/-HJkvYqOaA9I/WdpWZcLtsOI/AAAAAAAAAOc/m2iDew6shhI3CJ0FGYstjxW817B27CUwACEwYBhgL/s1600/1-Zucca%2BHokkaido%2Bal%2Btimo%2Bcon%2Bfagioli%2B002.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="537" data-original-width="800" height="267" src="https://1.bp.blogspot.com/-HJkvYqOaA9I/WdpWZcLtsOI/AAAAAAAAAOc/m2iDew6shhI3CJ0FGYstjxW817B27CUwACEwYBhgL/s400/1-Zucca%2BHokkaido%2Bal%2Btimo%2Bcon%2Bfagioli%2B002.jpg" width="400" /></a></div>
<br /></div>
<div>
<div>
Questa ricetta partecipa al <a href="http://www.glutenfreetravelandliving.it/gffd-ricette/" target="_blank">100% GLUTEN FREE FRI(DAY)</a> di <a href="http://www.glutenfreetravelandliving.it/" target="_blank">Gluten Free Travel and Living</a>...<br />
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
<a href="http://www.glutenfreetravelandliving.it/100-gluten-free-friday/" target="_blank"><img alt="I Love Gluten Free (FRI)DAY – Gluten Free Travel & Living" src="http://www.glutenfreetravelandliving.it/img/ilove-gffd.png" height="100" rel="lightbox" title="CODE" width="200" /></a></div>
<br />
... ed entra nella nostra <a href="http://cumgaudiomagno.blogspot.it/p/lalveare-che-dice-si.html">raccolta di ricette</a> per <a href="https://alvearechedicesi.it/it/assemblies/8969"><i>L'Alveare che dice Sì!</i> di Cuneo</a>.<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://alvearechedicesi.it/it/assemblies/8969"><img border="0" data-original-height="500" data-original-width="500" height="200" src="https://1.bp.blogspot.com/-u6yjYQyz3bw/WdEPvJTaGJI/AAAAAAAAAOE/xLgGraMUIGkz8Ks2FduU6u7lBILLvHH0QCLcBGAs/s200/Alveare.png" width="200" /></a></div>
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<br /></div>
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<a href="https://1.bp.blogspot.com/-YE0Kho_RhXw/WdpWZZVfR8I/AAAAAAAAAOY/wb_C6GOudt0PaMXVaO6mKOya_M9qe8bZgCEwYBhgL/s1600/3-Zucca%2BHokkaido%2Bal%2Btimo%2Bcon%2Bfagioli%2B009.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="569" data-original-width="800" height="283" src="https://1.bp.blogspot.com/-YE0Kho_RhXw/WdpWZZVfR8I/AAAAAAAAAOY/wb_C6GOudt0PaMXVaO6mKOya_M9qe8bZgCEwYBhgL/s400/3-Zucca%2BHokkaido%2Bal%2Btimo%2Bcon%2Bfagioli%2B009.jpg" width="400" /></a></div>
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<br /></div>
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Scoprite tutte le nostre ricette con la <a href="http://cumgaudiomagno.blogspot.it/search/label/Zucca">zucca</a> e con i <a href="http://cumgaudiomagno.blogspot.it/search/label/Fagioli">fagioli</a>!</div>
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Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/08465336148655160875noreply@blogger.com8tag:blogger.com,1999:blog-5385540801624194184.post-82961064603200892572017-09-29T08:41:00.000+02:002017-10-02T08:43:16.595+02:00Timballo di spaghetti di zucca spaghetti, per L'Alveare che dice Sì!Amici lettori, con la ricetta di oggi inauguriamo la nostra collaborazione con una realtà che abbiamo da poco scoperto: <a href="https://alvearechedicesi.it/it/assemblies/8969"><i>L'Alveare che dice Sì!</i> di Cuneo</a>!<br />
L'avventura de <i><a href="https://alvearechedicesi.it/it">L'Alveare che dice Sì!</a></i> si iscrive nel movimento europeo delle <i>Food Assembly</i>, sviluppando anche in Italia un'idea semplice e precisa: creare un nuovo metodo per trovare e vendere prodotti locali grazie alle potenzialità di Internet e dei social network.<br />
Il progetto nasce in Francia nel 2010 e migliaia di ore di programmazione dopo nasce la prima piattaforma web, vengono create le prime comunità di consumatori, i produttori iniziano a dimostrare interesse nel progetto e un gestore inizia a dirigere tutta l'orchestra. Così il 21 settembre del 2011 vicino a Tolosa, nel sud-ovest della Francia, nasce il primo Alveare, un piccolo mercato a chilometro zero della durata di due ore a settimana.<br />
In Italia il primo Alveare nasce a Torino nel novembre 2014. La rete italiana conta attualmente più di 25.000 utenti tra gestori, produttori e consumatori.<br />
<div>
<i>L'Alveare che dice Sì!</i> unisce imprenditoria e innovazione digitale per creare un modello di impresa sociale. La piattaforma online permette una distribuzione efficiente dei prodotti locali, favorendo gli scambi diretti fra agricoltori e artigiani locali e comunità di consumatori, i quali tutti si ritrovano ogni settimana creando piccoli mercati temporanei a chilometro zero, gli <i>Alveari</i>, ognuno dei quali è unico e allo stesso tempo fa parte di una rete più grande.</div>
<div>
Sono stati sviluppati diversi strumenti per educare, condividere e creare legami fra produttori e acquirenti, favorendo la discussione, la comunicazione e l'aggregazione sociale intorno ai temi del cibo, dell'agricoltura, del sistema alimentare e dell'economia collaborativa, con l'obiettivo di costruire attorno all'Alveare una comunità davvero affiatata e l'ambizione di creare un modo migliore per mangiare, dove chiunque possa avere accesso ai piaceri del cibo locale ed essere connesso con le persone che lo producono.</div>
<div>
E noi di <i>Cum Gaudio Magno</i> potevamo forse dire di no quando Enrico, il gestore dell'Alveare di Cuneo, ci ha invitato a far parte di questa bella e interessante realtà? ;-)</div>
<div>
A partire da oggi proporremo, qui sul blog e in casa <i>GaudioMagno</i>, alcune ricette realizzate con i prodotti dell'Alveare di Cuneo e le riuniremo in una nuova pagina dedicata agli amici dell'Alveare che vorranno prendere spunto da noi per cucinare con i prodotti del loro territorio.</div>
<div>
Come dire... dalle Alpi alla Palude, tutti uniti nel nome della buona tavola! :-D</div>
<div>
<br /></div>
Mattina di un giorno qualunque del settembre 2016, nel capoluogo della Palude.<br />
Una nota <i>foodblogger</i> si aggira tra i banchi del locale mercato ortofrutticolo cercando qualcosa da portare in tavola, quando il suo sguardo viene catturato da un ortaggio sconosciuto dal colore giallo e dalla forma vagamente ellissoidale.<br />
"Buongiorno, signora. Cos'è questo?"<br />
"E' una zucca spaghetti."<br />
"Una zucca spaghetti? <i>Una zucca spaghetti??</i> Me ne dia cinq... diec... vent... cinquant..."<br />
"Ho solo questa."<br />
"Come, <i>solo questa</i>? Vabbè, me la dia lo stesso, qualcosa ci farò..."<br />
Un anno dopo, nello stesso luogo.<br />
"Buongiorno, signora. Sono venuta a prendere altre zucche spaghetti."<br />
"Ancora? Hai già fatto tutto quello che avevi detto di volerci fare? Serviti pure, ecco, ce n'è quante ne vuoi!"<br />
<br />
<h2 style="text-align: center;">
<i>Timballo di spaghetti di zucca spaghetti... nella zucca spaghetti!</i></h2>
<div>
<i><br /></i></div>
<div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://3.bp.blogspot.com/-TbYEwd-jEHs/WdEO3xugk0I/AAAAAAAAAN8/Nd78u0g_PKszQn4EchCtxotP4mslEsDowCLcBGAs/s1600/11-Timballo%2Bdi%2Bzucca%2Bspaghetti%2B051.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="560" data-original-width="800" height="280" src="https://3.bp.blogspot.com/-TbYEwd-jEHs/WdEO3xugk0I/AAAAAAAAAN8/Nd78u0g_PKszQn4EchCtxotP4mslEsDowCLcBGAs/s400/11-Timballo%2Bdi%2Bzucca%2Bspaghetti%2B051.jpg" width="400" /></a></div>
<i><br /></i></div>
<div>
<b><i>Ingredienti per 2 persone:</i></b></div>
<div>
1 zucca spaghetti di medie dimensioni</div>
<div>
sale</div>
<div>
olio extravergine di oliva</div>
<div>
100 g di provola affumicata<br />
<div style="-webkit-text-stroke-width: 0px; color: black; font-family: "Times New Roman"; font-size: medium; font-style: normal; font-variant-caps: normal; font-variant-ligatures: normal; font-weight: normal; letter-spacing: normal; orphans: 2; text-align: start; text-decoration-color: initial; text-decoration-style: initial; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; widows: 2; word-spacing: 0px;">
<div style="margin: 0px;">
50 g di melanzana a buccia viola</div>
<div style="-webkit-text-stroke-width: 0px; color: black; font-family: "Times New Roman"; font-size: medium; font-style: normal; font-variant-caps: normal; font-variant-ligatures: normal; font-weight: normal; letter-spacing: normal; orphans: 2; text-align: start; text-decoration-color: initial; text-decoration-style: initial; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; widows: 2; word-spacing: 0px;">
<div style="margin: 0px;">
1 salsiccia</div>
</div>
</div>
</div>
<div>
20 g di cipolla tritata finemente</div>
<div>
1 cucchiaio di vino bianco</div>
<div>
6 cucchiai di passata di pomodoro</div>
<div>
1-2 cucchiai di parmigiano grattugiato</div>
<div>
qualche stelo di erba cipollina fresca</div>
<div>
<br /></div>
<div>
<b><i>Preparazione:</i></b></div>
<div>
Lavate e asciugate la zucca spaghetti e tagliatela a metà. Svuotatela dai semi (teneteli da parte e fateci questo buonissimo <a href="http://cumgaudiomagno.blogspot.it/2015/01/semi-di-zucca-tostati-al-garam-masala.html">snack di semi tostati con arachidi e pistacchi</a>!) utilizzando un cucchiaio, salate leggermente l'interno e spennellatelo con un filo di olio. Appoggiate le due metà su una teglia ricoperta di carta da forno, con il lato tagliato rivolto verso il basso, e infornatele a 200° per 30-40 minuti o finché la polpa non sarà morbida. Controllate la cottura infilando una forchetta nella polpa, senza forare la buccia.</div>
<div>
Una volta cotta, sfornate la zucca e lasciatela intiepidire, poi prelevate la polpa raschiandola con una forchetta, delicatamente per non rovinare il guscio della zucca, e trasferitela in una ciotola.<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://4.bp.blogspot.com/-RIz-7ySdPz8/WdEOp_EA5SI/AAAAAAAAAN0/k6pF4dd0OYo-hCb1U88oQW_te7LmWT8WACLcBGAs/s1600/1-collage.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="664" data-original-width="800" height="331" src="https://4.bp.blogspot.com/-RIz-7ySdPz8/WdEOp_EA5SI/AAAAAAAAAN0/k6pF4dd0OYo-hCb1U88oQW_te7LmWT8WACLcBGAs/s400/1-collage.jpg" width="400" /></a></div>
<br /></div>
<div>
Nel frattempo tagliate la provola a dadini e mettetela a scolare. Tagliate a dadini anche la melanzana, senza sbucciarla. Spellate e sbriciolate la salsiccia.</div>
<div>
Fate appassire la cipolla in una pentola con 1-2 cucchiai di olio. Unite la salsiccia sbriciolata, fatela rosolare, sfumate con il vino e lasciate evaporare bene l'alcool a fuoco alto.</div>
<div>
Aggiungete la melanzana e fatela cuocere per 2-3 minuti mescolando, poi unite la passata di pomodoro e portate a cottura, aggiungendo se necessario un po' di acqua calda o brodo vegetale.</div>
<div>
Unite questo condimento alla polpa di zucca, aggiungete 80 g di provola, mescolate e riempite con il composto i gusci di zucca. Cospargeteli con il resto della provola e col parmigiano grattugiato e infornate a 190° per 25 minuti.</div>
<div>
Sfornate i gusci di zucca, decorateli con un trito di erba cipollina e portateli in tavola immediatamente.<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://4.bp.blogspot.com/-4n_pQxTbyHc/WdEO3_4iwvI/AAAAAAAAAN4/JD89FoORQPsy326D9N41EUKDe8g1HtBYwCEwYBhgL/s1600/12-Timballo%2Bdi%2Bzucca%2Bspaghetti%2B057.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="691" data-original-width="800" height="345" src="https://4.bp.blogspot.com/-4n_pQxTbyHc/WdEO3_4iwvI/AAAAAAAAAN4/JD89FoORQPsy326D9N41EUKDe8g1HtBYwCEwYBhgL/s400/12-Timballo%2Bdi%2Bzucca%2Bspaghetti%2B057.jpg" width="400" /></a></div>
<br />
<div>
Questa ricetta partecipa al <a href="http://www.glutenfreetravelandliving.it/gffd-ricette/" target="_blank">100% GLUTEN FREE FRI(DAY)</a> di <a href="http://www.glutenfreetravelandliving.it/" target="_blank">Gluten Free Travel and Living</a>...<br />
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
<a href="http://www.glutenfreetravelandliving.it/100-gluten-free-friday/" target="_blank"><img alt="I Love Gluten Free (FRI)DAY – Gluten Free Travel & Living" src="http://www.glutenfreetravelandliving.it/img/ilove-gffd.png" height="100" rel="lightbox" title="CODE" width="200" /></a></div>
<br />
... ed entra nella nostra <a href="http://cumgaudiomagno.blogspot.it/p/lalveare-che-dice-si.html">raccolta di ricette</a> per <a href="https://alvearechedicesi.it/it/assemblies/8969"><i>L'Alveare che dice Sì!</i> di Cuneo</a>.<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://alvearechedicesi.it/it/assemblies/8969"><img border="0" data-original-height="500" data-original-width="500" height="200" src="https://1.bp.blogspot.com/-u6yjYQyz3bw/WdEPvJTaGJI/AAAAAAAAAOE/xLgGraMUIGkz8Ks2FduU6u7lBILLvHH0QCLcBGAs/s200/Alveare.png" width="200" /></a></div>
<br />
Cari amici, il 4 ottobre saremo (virtualmente) presenti all'<i>Alveritivo</i>, ossia l'inaugurazione ufficiale dell'Alveare di Cuneo con la degustazione gratuita dei prodotti dell'Alveare, che si terrà in corso Vittorio Emanuele II n° 33 dalle 18.30 alle 20.00: se siete in zona, passate dall'Alveare!<br />
<br />
Le altre nostre ricette a base di zucca le trovate cliccando <a href="http://cumgaudiomagno.blogspot.it/search/label/Zucca">qui</a>, e per non perderne nessuna seguiteci anche sulla nostra <a href="https://www.facebook.com/Cum-Gaudio-Magno-467724896683617/">pagina Facebook</a>!</div>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/08465336148655160875noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-5385540801624194184.post-25349450091343601312017-09-20T08:00:00.000+02:002017-09-20T08:00:02.565+02:00Fettucciole autunnali in crema di zucca con porcini e finferli e julienne di zucca croccante<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://3.bp.blogspot.com/-HprT_GGxp00/Wb6PPrDd4gI/AAAAAAAAFdQ/Uy-8uJUg_4oDWzyyR0BqNhVU6SWJqI_fwCEwYBhgL/s1600/IMG_8395_1.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1068" data-original-width="1600" height="266" src="https://3.bp.blogspot.com/-HprT_GGxp00/Wb6PPrDd4gI/AAAAAAAAFdQ/Uy-8uJUg_4oDWzyyR0BqNhVU6SWJqI_fwCEwYBhgL/s400/IMG_8395_1.jpg" width="400" /></a></div>
<br />
E' stata una calda estate... e soprattutto secca!<br />
<br />
Ma settembre ha portato le agognate piogge e <i>loro </i>sono spuntati.<br />
Un salto al mercato ed eccoli lì sui banchi, a far bella mostra di sé: il <i>Cantharellus cibarius</i> (volgarmente detto <i>gallinaccio</i>, <i>galluccio</i>, <i>finferlo </i>o, meno diffusi, <i>garitula</i>, <i>orecchina</i>, <i>gallitula</i>, <i>galletto</i>, <i>gialletto</i>, <i>giallarella</i>, <i>gaddiniedde</i>) e sua maestà il <i>Boletus edulis</i>, ovvero i finferli o galletti e i porcini.<br />
<i style="color: #222222; font-family: times, "times new roman", serif;"><br /></i>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://3.bp.blogspot.com/-wnBKrB40O7g/Wb6POawXWtI/AAAAAAAAFdI/8Y-ubc89t64TxoVQO_8hqaGj_YuRxDp-gCLcBGAs/s1600/IMG_8390_1.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em; text-align: center;"><img border="0" data-original-height="1068" data-original-width="1600" height="266" src="https://3.bp.blogspot.com/-wnBKrB40O7g/Wb6POawXWtI/AAAAAAAAFdI/8Y-ubc89t64TxoVQO_8hqaGj_YuRxDp-gCLcBGAs/s400/IMG_8390_1.jpg" width="400" /></a></div>
<br />
Cito da Wikipedia:<br />
<br />
<blockquote class="tr_bq" style="text-align: left;">
Secondo alcune credenze, si afferma che i funghi che crescono in "cerchio" siano generati da danze notturne di streghe o di gnomi ("cerchio delle streghe"). Nella Cina antica, ad esempio, il fungo ku o chih era considerato simbolo di lunga vita, magico, divino e legato in qualche maniera all'immortalità. Gli Aztechi ed i Maya consideravano i funghi allucinogeni "carne divina", per le loro particolari proprietà. Anche nell'antica Grecia, come in Cina, il fungo era considerato simbolo di vita e pertanto divino. Narra infatti una leggenda che l'eroe Perseo, dopo un lungo viaggio, trovandosi stanco ed assetato, si poté rifocillare con dell'acqua raccolta all'interno del cappello di un fungo; per questo motivo, decise di fondare in quel posto una nuova città che chiamò Micene (che deriverebbe così da <span style="color: #222222; font-family: "times" , "times new roman" , serif;">μύκης mýkēs </span>= fungo), dando vita alla civiltà micenea. Invece nella Roma antica il fungo, pur essendo apprezzatissimo per le sue qualità culinarie (ad esempio l'<i>Amanita caesarea</i>), diventò anche simbolo di morte: sono vari gli episodi tra leggenda e realtà legati alla concezione funesta dei funghi. Si narra, ad esempio, che l'imperatore Claudio era così ghiotto di funghi che morì proprio a causa di questi: la moglie Agrippina, conoscendo questa sua debolezza culinaria e desiderando mettere sul trono, al suo posto, il figlio di primo letto Nerone, lo avrebbe fatto avvelenare proprio con dei funghi velenosi. La mitologia nordica, invece, narra che una volta Odino era inseguito dai diavoli e le gocce di bava rossa che cadevano dalla bocca di Sleipnir, il suo mitico cavallo ad otto zampe, si trasformarono magicamente in funghi rossi. In Siberia, come racconta James Arthur, un etnobiologo di fama internazionale, "gli sciamani usavano e usano il fungo <i>Amanita muscaria</i> come un sacramento religioso. Essi - dice - entrano attraverso un'apertura del tetto e portano questi funghi (allucinogeni) in grandi sacchi". Sono vestiti di rosso e bianco, i colori dell'<i>Amanita</i>, che in Siberia cresce nei boschi di conifere.</blockquote>
<br />
Ma, leggende a parte, loro sono solo ingredienti fantastici per le mie<br />
<br />
<h2 style="text-align: center;">
<i>Fettucciole autunnali con zucca, funghi porcini, finferli e julienne di zucca croccante</i></h2>
<div>
<i><br /></i></div>
<h2 style="text-align: center;">
<a href="https://2.bp.blogspot.com/-zj6zlTcnHZQ/Wb6PXdWlRrI/AAAAAAAAFdY/4LN3n1Jg8fMmtop6mjCXSsN4Za7TnYgyQCEwYBhgL/s1600/IMG_8398_1.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1068" data-original-width="1600" height="266" src="https://2.bp.blogspot.com/-zj6zlTcnHZQ/Wb6PXdWlRrI/AAAAAAAAFdY/4LN3n1Jg8fMmtop6mjCXSsN4Za7TnYgyQCEwYBhgL/s400/IMG_8398_1.jpg" width="400" /></a></h2>
<br />
<br />
<i><b>Ingredienti per due persone:</b></i><br />
<u>Per le fettucciole</u>:<br />
200 g di farina 00<br />
2 albumi<br />
acqua<br />
<u>Per il condimento</u>:<br />
200 g di funghi porcini<br />
200 g di funghi galletti o finferli<br />
uno spicchio d'aglio<br />
<div>
4 cucchiai di olio extravergine di oliva<br />
<div style="-webkit-text-stroke-width: 0px; color: black; font-family: "Times New Roman"; font-size: medium; font-style: normal; font-variant-caps: normal; font-variant-ligatures: normal; font-weight: normal; letter-spacing: normal; orphans: 2; text-align: start; text-decoration-color: initial; text-decoration-style: initial; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; widows: 2; word-spacing: 0px;">
<div style="margin: 0px;">
sale</div>
</div>
</div>
<div>
le foglie di un mazzetto di prezzemolo</div>
400 g di zucca<br />
un cipollotto<br />
<div>
2 foglie di salvia</div>
<div>
<u>Per la decorazione</u>:</div>
<div>
olio di semi di arachide per friggere<br />
zucca tagliata a julienne</div>
<div>
2 foglie piccole di salvia</div>
<div>
<br /></div>
<i><b>Preparazione:</b></i><br />
<u>Fettucciole</u><br />
Formate una fontana con la farina, inserite al centro gli albumi e cominciate ad incorporare la farina. Se necessario aggiungete poca acqua, tanta quanta il composto riesce ad assorbirne. Lavorate l'impasto fino ad ottenere una palla liscia e soda. Copritela con una ciotola e lasciatela riposare per almeno mezz'ora. Stendete la sfoglia con il mattarello o con la macchina per la pasta e tagliate le fettucciole. Disponetele su un vassoio spolverandole con della semola rimacinata e copritele con un canovaccio.<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://4.bp.blogspot.com/-XaDHHdTqabM/Wb6QgPH8EYI/AAAAAAAAFdk/iMWWqDsETU4_hbbZXhkCe7r_qkvLodmcgCLcBGAs/s1600/collage.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="408" data-original-width="1200" height="135" src="https://4.bp.blogspot.com/-XaDHHdTqabM/Wb6QgPH8EYI/AAAAAAAAFdk/iMWWqDsETU4_hbbZXhkCe7r_qkvLodmcgCLcBGAs/s400/collage.jpg" width="400" /></a></div>
<br />
<u>Funghi</u><br />
Pulite i funghi: tagliate via la parte terrosa del gambo e, con una pezzuola inumidita, pulite il gambo e il cappello. Non lavateli poiché i funghi sono spugnosi e assorbirebbero l'acqua perdendo sapore e profumo. Tagliateli a tocchetti.<br />
In una padella fate rosolare uno spicchio d'aglio con 3 cucchiai di olio d'oliva, unite i funghi e cuoceteli a fuoco medio-basso per 10 minuti. Salate e aggiungete il prezzemolo tritato. Mescolate e cuocete per altri 10 minuti a fuoco basso.<br />
<br />
<u>Zucca</u><br />
Sbucciate la zucca, eliminate i semi e i filamenti e tagliatela a tocchetti. In una casseruola mettete a rosolare il cipollotto affettato finemente con 1 cucchiaio di olio d'oliva. Quando sarà imbiondita unite la zucca e la salvia e cuocete a fuoco medio-alto fino a quando la zucca sarà morbida. Spegnete il fuoco, eliminate la salvia e riducete in tutto in crema con un mixer a immersione.<br />
In un'altra casseruola versate abbondante olio d'arachide e portatelo a 170° C. Friggete la julienne di zucca e la salvia per la decorazione e mettetele a scolare su un foglio di carta da cucina.<br />
<br />
<u>Le fettucciole autunnali</u>.<br />
Trasferite la crema di zucca e una parte dei funghi trifolati in una padella abbastanza larga. Cuocete le fettucciole in abbondante acqua salata, scolatele, trasferitele nella padella e fatele saltare con la crema di zucca e i funghi, usando, se necessario, un po' di acqua di cottura della pasta per amalgamare il tutto.<br />
Disponete le fettucciole nei piatti individuali, aggiungete il resto dei funghi, decorate ogni piatto con un po' di julienne di zucca e una foglia di salvia fritta... e buon appetito!<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://4.bp.blogspot.com/-WcYYw_U7Ma8/Wb6RJ6E86LI/AAAAAAAAFds/vvintLsKlQ8UXOeMKsdLXuMwDfmlVQq8ACLcBGAs/s1600/collage2.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="396" data-original-width="1200" height="131" src="https://4.bp.blogspot.com/-WcYYw_U7Ma8/Wb6RJ6E86LI/AAAAAAAAFds/vvintLsKlQ8UXOeMKsdLXuMwDfmlVQq8ACLcBGAs/s400/collage2.jpg" width="400" /></a></div>
<br />
<i> Aho' , ma che è tornato Magno? Quello de'e tajatelle? Ma che davero? E daje va'... se magna!</i><br />
Ma guarda... è tornato anche il lettore che commenta sempre dal fondo della sala! :-DMagno (Nico)http://www.blogger.com/profile/16966569885065880670noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5385540801624194184.post-51733570573951291932017-08-21T08:00:00.000+02:002017-08-21T08:00:01.092+02:00Insalata di couscous con ceci e pomodorini al pesto di basilico<i>Questo post viene pubblicato senza introduzione in quanto i neuroni dell'autrice sono in ferie e l'unico rimasto a presidiare il cervello se sta a squaja'.</i><br />
<i><br /></i>
<h2 style="text-align: center;">
<i>Insalata di couscous con ceci e pomodorini al pesto di basilico</i></h2>
<div>
<i><br /></i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://4.bp.blogspot.com/-CF_Ogn5llN4/WZmYWIlLEmI/AAAAAAAAD-I/AkwaVQp4hWwPTEkRQAusnCWysFbPWAa4ACLcBGAs/s1600/2-Insalata%2Bdi%2Bcouscous%2Bal%2Bpesto%2B008.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="639" data-original-width="800" height="318" src="https://4.bp.blogspot.com/-CF_Ogn5llN4/WZmYWIlLEmI/AAAAAAAAD-I/AkwaVQp4hWwPTEkRQAusnCWysFbPWAa4ACLcBGAs/s400/2-Insalata%2Bdi%2Bcouscous%2Bal%2Bpesto%2B008.jpg" width="400" /></a></div>
<div>
<i><br /></i></div>
<div>
<i><b>Ingredienti per 4 persone:</b></i></div>
<div>
250 g di couscous integrale precotto</div>
<div>
390 g di acqua</div>
<div>
sale</div>
<div>
4 cucchiai di olio extravergine di oliva</div>
<div>
400 g di pomodorini ben maturi</div>
<div>
4 cucchiaini di pesto</div>
<div>
50 g di olive nere</div>
<div>
240 g di ceci lessati e scolati (tenete da parte un po' dell'acqua di cottura)</div>
<div>
70 g di scamorza bianca o affumicata (facoltativa: l'insalata è buona anche senza)</div>
<div>
30 g di semi di zucca tostati</div>
<div>
basilico fresco per guarnire</div>
<div>
<br /></div>
<div>
<b><i>Preparazione:</i></b></div>
<div>
Mettete il couscous in una ciotola resistente al calore insieme a 1 cucchiaio di olio. Salate leggermente l'acqua in un pentolino, portatela a bollore e versatela sul couscous. Coprite la ciotola con un piatto e lasciate gonfiare il couscous per 7-8 minuti, dopodiché mescolatelo con una forchetta sgranandolo bene, stendetelo su un vassoio e lasciatelo raffreddare mescolandolo ogni tanto.</div>
<div>
Nel frattempo tagliate i pomodorini in quarti e conditeli in una ciotola con il pesto e 1 cucchiaio di olio. Denocciolate le olive, tagliatele a rondelle o a pezzetti e unitele ai pomodorini. Trasferite la ciotola in frigorifero e lasciate marinare i pomodorini al fresco.</div>
<div>
Quando il couscous sarà freddo trasferitelo in una ciotola ampia e unite i ceci conditi con 1 cucchiaio di olio. Unite poi i pomodorini con le olive nere, aggiungendo anche tutto il succo che avranno rilasciato, e mescolate bene.</div>
<div>
Se desiderate un'insalata più ricca (io la desideravo più ricca!) aggiungete ora la scamorza tagliata a dadini.</div>
<div>
Regolate di sale, versate ancora 1 cucchiaio di olio e mescolate. Il couscous dovrà risultare umido ma non bagnato e assolutamente non secco: regolatene la consistenza aggiungendo, se necessario, un po' dell'acqua di cottura dei ceci tenuta da parte.</div>
<div>
Al momento di servire unite i semi di zucca e guarnite con il basilico.</div>
<div>
<br /></div>
<div>
Potete variare l'insalata di couscous aggiungendo ai ceci un cipollotto fresco affettato sottilmente e lasciando insaporire il tutto prima di unirlo al couscous.</div>
<div>
Potete unire della rucola, sostituire i semi di zucca con i pinoli, omettere del tutto la scamorza o sostituirla con altrettanta provola, più fresca e umida, o con feta sbriciolata per un gusto più deciso...</div>
<div>
Potete aggiungere delle <a href="http://cumgaudiomagno.blogspot.it/2017/05/fave-marinate-con-menta-alloro-e-pepe.html">fave marinate</a> e spruzzare l'insalata con un po' di aceto di mele per conferire una leggera acidità alla preparazione...</div>
<div>
Insomma, le possibilità sono infinite!</div>
<div>
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://3.bp.blogspot.com/-0mZ3QPluTgE/WZmYVqJYlSI/AAAAAAAAD-E/lE9JtdtCn00XAwHb8E49u12DX1KNVGcugCLcBGAs/s1600/1-Insalata%2Bdi%2Bcouscous%2Bal%2Bpesto%2B002.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="586" data-original-width="800" height="292" src="https://3.bp.blogspot.com/-0mZ3QPluTgE/WZmYVqJYlSI/AAAAAAAAD-E/lE9JtdtCn00XAwHb8E49u12DX1KNVGcugCLcBGAs/s400/1-Insalata%2Bdi%2Bcouscous%2Bal%2Bpesto%2B002.jpg" width="400" /></a></div>
<div>
<br /></div>
<div>
Quanto a me... <i>mestoasquaja'</i>! :-D</div>
Gaudio (Franci)http://www.blogger.com/profile/09440441536892395930noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5385540801624194184.post-6969650590438957432017-07-21T08:00:00.000+02:002017-08-03T08:35:11.156+02:00Ciliegie sciroppate al Porto<div style="text-align: center;">
<i>L'aspetto più brutto del farsi un'overdose di ciliegie è che restano lì tutti i noccioli a ricordarti quante ne hai mangiate. La frutta con un solo seme mi angoscia proprio per questo.</i></div>
<div style="text-align: center;">
<i><br /></i></div>
<div style="text-align: center;">
(Andy Warhol)</div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: left;">
Non preoccuparti, Andy, ho risolto il problema...</div>
<div style="text-align: left;">
... Le ho denocciolate! :-D</div>
<div style="text-align: left;">
<br /></div>
<h2 style="text-align: center;">
<i>Ciliegie sciroppate al Porto</i></h2>
<div>
<i><br /></i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://4.bp.blogspot.com/-_lIOPurRbBE/WXOApAtZ2AI/AAAAAAAAD4E/NMtbqlC7vjgZ1pxIMYaon24aHgYgZgK4ACLcBGAs/s1600/1-Ciliegie%2Bsciroppate%2B018.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="637" data-original-width="800" height="317" src="https://4.bp.blogspot.com/-_lIOPurRbBE/WXOApAtZ2AI/AAAAAAAAD4E/NMtbqlC7vjgZ1pxIMYaon24aHgYgZgK4ACLcBGAs/s400/1-Ciliegie%2Bsciroppate%2B018.jpg" width="400" /></a></div>
<div>
<i><br /></i></div>
<div>
<i><b>Ingredienti:</b></i></div>
<div>
1 kg di ciliegie (varietà <i>duroni</i> o <i>duracine</i>: sono più veloci da pulire e più resistenti alla cottura), pesate denocciolate e private del picciolo</div>
<div>
500 g di zucchero semolato</div>
<div>
la scorza di un limone non trattato, prelevata con un pelapatate</div>
<div>
mezza stecca di vaniglia</div>
<div>
30 g di <a href="http://cumgaudiomagno.blogspot.it/2017/06/filetto-di-salmone-fresco-con-salsa-al.html">Porto Ruby</a></div>
<div>
<br /></div>
<div>
<b><i>Preparazione:</i></b></div>
<div>
Lavate e asciugate le ciliegie, privatele del picciolo, denocciolatele e mettetele in una pentola ampia insieme alla vaniglia e alla scorza del limone. Copritele con lo zucchero e lasciatele macerare per 12 ore.</div>
<div>
Trascorso questo tempo, mettete la pentola sul fuoco e portate a bollore. Spegnete il fuoco e lasciate raffreddare, poi coprite la pentola e lasciate riposare il tutto per altre 12 ore.</div>
<div>
Sterilizzate barattoli e tappi tenendoli nel forno a 100° per almeno 30 minuti e fino al momento di utilizzarli.</div>
<div>
Scolate bene le ciliegie dallo sciroppo, tenetele da parte e portate a bollore lo sciroppo. Quando bolle, unite le ciliegie e il Porto, riportate a bollore e fate bollire finché l'alcool non sarà evaporato.</div>
<div>
Spegnete la fiamma e invasate le ciliegie e lo sciroppo bollente. Chiudete i barattoli avvitando strettamente i tappi e capovolgeteli per 5 minuti, dopodiché raddrizzateli e lasciateli raffreddare.</div>
<div>
Riponete i barattoli in dispensa e aspettate almeno una settimana prima di assaggiare le ciliegie sciroppate.</div>
<div>
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://1.bp.blogspot.com/-SXIHsNVUCoQ/WXOApT9KgqI/AAAAAAAAD4I/w66YavstICYQgqb1zE5JIrtNfnAs2SXlQCLcBGAs/s1600/2-Ciliegie%2Bsciroppate%2B029.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="707" data-original-width="800" height="352" src="https://1.bp.blogspot.com/-SXIHsNVUCoQ/WXOApT9KgqI/AAAAAAAAD4I/w66YavstICYQgqb1zE5JIrtNfnAs2SXlQCLcBGAs/s400/2-Ciliegie%2Bsciroppate%2B029.jpg" width="400" /></a></div>
<div>
<br /></div>
<div>
La <a href="http://www.stefaniaprofumiesapori.it/2015/07/ciliegie-sciroppate.html">ricetta originale</a> è di Stefania Conti.</div>
<div>
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://3.bp.blogspot.com/-ysnbN8Tu4E4/WXOApE1-vJI/AAAAAAAAD4M/kNS0sOnf1-MdpjCUJ2bC6CSQCz9bNsrEwCLcBGAs/s1600/3-Ciliegie%2Bsciroppate%2B035.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="716" data-original-width="800" height="357" src="https://3.bp.blogspot.com/-ysnbN8Tu4E4/WXOApE1-vJI/AAAAAAAAD4M/kNS0sOnf1-MdpjCUJ2bC6CSQCz9bNsrEwCLcBGAs/s400/3-Ciliegie%2Bsciroppate%2B035.jpg" width="400" /></a></div>
<div>
<br /></div>
<div>
<div>
Questa ricetta partecipa al <a href="http://www.glutenfreetravelandliving.it/gffd-ricette/" target="_blank">100% GLUTEN FREE FRI(DAY)</a> di <a href="http://www.glutenfreetravelandliving.it/" target="_blank">Gluten Free Travel and Living</a>.<br />
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
<a href="http://www.glutenfreetravelandliving.it/100-gluten-free-friday/" target="_blank"><img alt="I Love Gluten Free (FRI)DAY – Gluten Free Travel & Living" src="http://www.glutenfreetravelandliving.it/img/ilove-gffd.png" height="100" rel="lightbox" title="CODE" width="200" /></a></div>
</div>
Gaudio (Franci)http://www.blogger.com/profile/09440441536892395930noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-5385540801624194184.post-90577107054954001942017-07-17T08:00:00.000+02:002017-07-17T08:00:17.857+02:00Crisp di ciliegie al Porto con pistacchi e farro<div style="text-align: center;">
<i>La vita è una ciliegia</i></div>
<div style="text-align: center;">
<i>La morte il suo nocciolo</i></div>
<div style="text-align: center;">
<i>L'amore il ciliegio.</i></div>
<div style="text-align: center;">
(Jacques Prévert)</div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: left;">
Del <i>crisp</i> ho parlato <a href="http://cumgaudiomagno.blogspot.it/2016/03/crisp-di-pere-al-fior-darancio-e-dulcis.html">qui</a>.</div>
<div style="text-align: left;">
Del Porto ho parlato (indirettamente) <a href="http://cumgaudiomagno.blogspot.it/2017/06/filetto-di-salmone-fresco-con-salsa-al.html">qui</a>.</div>
<div style="text-align: left;">
Delle ciliegie, scusate, non riesco a parlare.</div>
<div style="text-align: left;">
Ho la bocca piena!</div>
<br />
<h2 style="text-align: center;">
<i>Crisp di ciliegie al Porto con pistacchi e farro</i></h2>
<div>
<i><br /></i>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://2.bp.blogspot.com/-uBm2mlmXKOc/WWuRS9YwSZI/AAAAAAAAD2o/GnkYVZ24zk8MqFzFJzEaYRm0iynzbS-cgCLcBGAs/s1600/1-Cherry%2Bcrisp%2B005.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="581" data-original-width="800" height="290" src="https://2.bp.blogspot.com/-uBm2mlmXKOc/WWuRS9YwSZI/AAAAAAAAD2o/GnkYVZ24zk8MqFzFJzEaYRm0iynzbS-cgCLcBGAs/s400/1-Cherry%2Bcrisp%2B005.jpg" width="400" /></a></div>
<i><br /></i></div>
<div>
<b style="font-style: italic;">Ingredienti:</b> (per una teglia rettangolare di 29 x 23 cm + le due mini <i>cocotte</i> in foto - in totale circa 20 porzioni)</div>
<div>
<u>Per la copertura</u>:</div>
<div>
75 g di pistacchi non salati</div>
<div>
255 g di farina di farro</div>
<div>
1 cucchiaino raso di sale fino</div>
<div>
150 g di zucchero di canna Demerara</div>
<div>
130 g di fiocchi interi di cereali</div>
<div>
210 g di burro bavarese</div>
<div>
<u>Per il ripieno</u>:</div>
<div>
1,2 kg di ciliegie della varietà <i>duroni</i> (o <i>duracine</i>), denocciolate (<a href="http://cumgaudiomagno.blogspot.it/2014/07/torta-morbida-con-ciliegie-e-yogurt.html">qui</a> qualche consiglio) e tagliate a metà</div>
<div>
10 g di amido di mais</div>
<div>
90 ml di <a href="http://cumgaudiomagno.blogspot.it/2017/06/filetto-di-salmone-fresco-con-salsa-al.html">Porto Ruby</a></div>
<div>
50 g di zucchero di canna</div>
<div>
<br /></div>
<div>
<b><i>Preparazione:</i></b></div>
<div>
<u>Copertura</u></div>
<div>
Tostate i pistacchi in una padella a fuoco medio-basso per qualche minuto. Trasferiteli ancora caldi in un canovaccio, chiudetelo a sacchetto e sfregate i pistacchi all'interno uno contro l'altro per eliminare il più possibile le pellicine. Lasciateli raffreddare su un piatto piano e infine tritateli grossolanamente al coltello.</div>
<div>
Fondete il burro a bagnomaria e lasciatelo intiepidire.</div>
<div>
Riunite in una ciotola la farina setacciata, il sale, lo zucchero, i fiocchi di cereali e i pistacchi, mescolate bene il tutto e versatevi sopra il burro fuso e tiepido. Mescolate con una forchetta e poi amalgamate bene con una spatola. Dovete ottenere un composto morbido e slegato. Non dovete impastare (<a href="http://cumgaudiomagno.blogspot.it/2016/03/crisp-di-pere-al-fior-darancio-e-dulcis.html">qui</a> il passo passo fotografico).</div>
<div>
Preparate un quadrato di pellicola sul piano di lavoro. Per facilitarvi, inumidite il piano con una pezza umida in modo che la pellicola vi aderisca restando ben tesa. Versate un terzo del composto al centro del foglio di pellicola e compattatelo in un panetto schiacciato aiutandovi con i lembi della pellicola. Avvolgete il panetto nel foglio di pellicola, ripetete l'operazione con il composto rimanente e mettete i tre panetti ottenuti a solidificare in congelatore per 10-15 minuti, senza sovrapporli.</div>
<div>
<u>Ripieno</u></div>
<div>
Mentre i panetti si consolidano, stemperate in una ciotolina l'amido di mais con il Porto aggiungendo quest'ultimo un po' per volta, fino ad ottenere una cremina liscia e priva di grumi. Unite il resto del Porto e lo zucchero, mescolate e versate il tutto sulle ciliegie, già denocciolate e tagliate a metà, poste in una ciotola ampia. Mescolate bene e distribuite omogeneamente le ciliegie in una pirofila che possa andare in tavola (non serve imburrarla).</div>
<div>
<u>Assemblaggio</u></div>
<div>
Riprendete i panetti dal congelatore e sbriciolateli sulle ciliegie, formando briciole sia grandi che piccole. Distribuite le briciole in modo da ricoprire uniformemente tutte le ciliegie.</div>
<div>
Cuocete il <i>crisp</i> in forno statico preriscaldato a 190° per 35-40 minuti o finché la copertura non sarà dorata e i succhi della frutta non staranno ribollendo vigorosamente.</div>
<div>
Sfornate il <i>crisp</i> e servitelo dopo 20-30 minuti di raffreddamento prendendolo direttamente dalla pirofila con un cucchiaio. Potete accompagnarlo <i>all'americana</i> con una pallina di gelato alla vaniglia e al cioccolato, oppure <i>all'italiana</i> con un bicchierino di Porto Ruby.</div>
<div>
Se avanza, conservate il <i>crisp</i> di ciliegie in frigorifero e fatelo tornare a temperatura ambiente prima di consumarlo.<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://4.bp.blogspot.com/-7S8qkseGipM/WWuRRrZcoyI/AAAAAAAAD2k/Fdpv1NK64x0OUoMBagKpCc_toBnk1d1dQCLcBGAs/s1600/1-per%2Bil%2Bpost.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="469" data-original-width="800" height="233" src="https://4.bp.blogspot.com/-7S8qkseGipM/WWuRRrZcoyI/AAAAAAAAD2k/Fdpv1NK64x0OUoMBagKpCc_toBnk1d1dQCLcBGAs/s400/1-per%2Bil%2Bpost.jpg" width="400" /></a></div>
</div>
Gaudio (Franci)http://www.blogger.com/profile/09440441536892395930noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5385540801624194184.post-78144803944377872502017-07-14T16:59:00.000+02:002017-08-03T12:41:08.756+02:00Acqua di pesca con basilico e limoneCari lettori, care lettrici, oggi condivido con voi la ricetta dell'<i>acqua fresca</i>.<br />
E già sento una voce provenire dal fondo della sala...<br />
<i>Aho', ma che te sei bevuta er cervello?</i><br />
No, mi sono bevuta proprio... l'acqua fresca!<br />
<br />
Mattina di un giorno estivo qualunque, in un supermercato della Palude.<br />
Mi avvicino alla cassa dopo aver fatto un giro tra gli scaffali.<br />
Davanti a me c'è una persona che conosco.<br />
Maria, la vicina di casa di quando io e il marito abitavamo nel nostro primo appartamento.<br />
Maria: tanti anni sulle spalle e sul viso il sorriso più bello del mondo.<br />
Mi racconta che di recente ha perso il marito.<br />
Sorride al ricordo di quanta gente era presente al funerale.<br />
Sorrido a mia volta. C'ero anch'io, e me lo ricordo bene.<br />
Sorride mentre mi dice che c'era così tanta gente che "<i>manco me li pozzo aricurda' tutti</i>!"<br />
Sorride guardando un bimbo che trascina un carrello di plastica, seguito dal papà.<br />
"E' proprio vero, basta che esci un po' e subito la mente <i>s'arrecrea</i>!"<br />
Vorrebbe lasciarmi passare avanti per pagare, dato che in mano ho meno articoli di quelli che ha lei nel suo carrello.<br />
"No, grazie, Maria, non ho nessuna fretta."<br />
Non ho nessuna fretta di lasciare <i>lei</i>.<br />
La aiuto a issare sul nastro trasportatore un pacco di sei bottiglie di tè freddo.<br />
"E' per tenerlo, se no quando viene qualcuno mica si può fare sempre il caffè..."<br />
Guarda incuriosita la bottiglia di acqua frizzante che ho appena deposto sul nastro.<br />
"Ti piace quella?"<br />
"Veramente io la uso per fare un'acqua aromatizzata... La verso in una caraffa, aggiungo frutta e limone a fettine, basilico o menta e metto in frigo per un paio d'ore. La frutta dà il sapore all'acqua ed è molto piacevole e rinfrescante."<br />
"Ah, ma che bella idea! Brava! Devo provare anche io!"<br />
Paga la sua spesa e resta ad aspettarmi per un saluto, prima di tornare a casa.<br />
Porgo il bancomat alla cassiera.<br />
"Scusa, cosa ci metti tu nell'acqua?"<br />
"Frutta e limone affettati sottilmente, basilico o menta spezzettati, e metto tutto in frigo per un paio d'ore almeno... anche mezza giornata."<br />
Riempio la mia borsa per la spesa, ma prima che io possa andar via la cassiera mi richiama.<br />
"Senti, me lo spieghi di nuovo, come si fa quest'acqua aromatizzata?"<br />
Io penso <i>Ora le do il bigliettino da visita del blog e le dico di leggere la ricetta... Ma cavoli, non ce l'ho messa, sul blog, la ricetta dell'acqua aromatizzata!</i><br />
E quindi adesso ce la metto!<br />
<br />
<h2 style="text-align: center;">
<i>Acqua di pesca con basilico e limone</i></h2>
<div>
<i><br /></i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://2.bp.blogspot.com/-e3IloNxXpUY/VbuMnFyqnbI/AAAAAAAABYo/-vz8XzEYZtU/s1600/1-Acqua%2Bdi%2Bpesca%2B001.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="216" src="https://2.bp.blogspot.com/-e3IloNxXpUY/VbuMnFyqnbI/AAAAAAAABYo/-vz8XzEYZtU/s400/1-Acqua%2Bdi%2Bpesca%2B001.jpg" width="400" /></a></div>
<div>
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
<i>da un'<a href="http://www.chiarapassion.com/2013/06/acque-aromatizzate.html">idea</a> di Enrica</i></div>
<div>
<i><br /></i></div>
<div style="text-align: left;">
<i><b>Ingredienti:</b></i></div>
<div style="text-align: left;">
1 pesca noce (detta anche <i>nettarina</i>: quella senza pelo) piccola, biologica</div>
<div style="text-align: left;">
mezzo limone piccolo, non trattato</div>
<div style="text-align: left;">
2-3 ciuffetti di foglie di basilico fresco</div>
<div style="text-align: left;">
1 litro di acqua frizzante</div>
<div style="text-align: left;">
2 cucchiai di sciroppo d'acero (facoltativo: è buona anche senza)</div>
<div style="text-align: left;">
<br /></div>
<div style="text-align: left;">
<b><i>Preparazione:</i></b></div>
<div style="text-align: left;">
Lavate la pesca, il limone e il basilico, poi tagliate il limone a fettine sottili e mettetelo in una caraffa.</div>
<div style="text-align: left;">
Unite la pesca tagliata a fettine sottili, lasciandole la buccia che tingerà l'acqua di un delicato colore rosato.</div>
<div style="text-align: left;">
Aggiungete il basilico spezzettato con le mani.</div>
<div style="text-align: left;">
Riempite la caraffa versando l'acqua pian piano, tappatela e mettetela in frigo per 2 ore almeno, ma anche per mezza giornata o fino al giorno dopo.</div>
<div style="text-align: left;">
Parte dell'effervescenza svanirà, ma ne resterà abbastanza per rendere l'acqua aromatizzata una bevanda gradevolissima.</div>
<div style="text-align: left;">
Servite l'acqua aromatizzata ben fredda, e quando sarà finita... mangiate la frutta! Oppure aggiungete altra acqua... e ricominciate!</div>
<div style="text-align: left;">
Il misto di frutta ed erbe si conserva in frigo per uno-due giorni.</div>
<div style="text-align: left;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://4.bp.blogspot.com/-awJdA37vTfQ/VbuMostrt-I/AAAAAAAABY8/LqXCpBPb-bk/s1600/3-Acqua%2Bdi%2Bpesca%2B005.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="377" src="https://4.bp.blogspot.com/-awJdA37vTfQ/VbuMostrt-I/AAAAAAAABY8/LqXCpBPb-bk/s400/3-Acqua%2Bdi%2Bpesca%2B005.jpg" width="400" /></a></div>
<div style="text-align: left;">
<br /></div>
<h3 style="text-align: center;">
Varianti</h3>
<div>
<br /></div>
<div style="text-align: left;">
Le varianti a questa ricetta sono infinite e dipendono solo dai vostri gusti e dalla vostra fantasia. Vi elenco quelle che ho sperimentato finora, senza dosi precise perché non ho pesato niente!</div>
<div style="text-align: left;">
Ogni tanto aggiungo un po' di sciroppo d'acero per dolcificare, ma in verità non ce n'è bisogno. </div>
<div style="text-align: left;">
<br /></div>
<div style="text-align: left;">
<u>Anguria,</u> anzi <i>cocomero</i> perché qui si chiama così, <u>ciliegie a buccia nera, limone e menta</u></div>
<div style="text-align: left;">
Tagliate a fettine il limone e il cocomero privato di semi e buccia.</div>
<div style="text-align: left;">
Unite le ciliegie denocciolate e tagliate a metà, la menta fresca spezzettata e l'acqua.</div>
<div style="text-align: left;">
Tenete in frigo fino al giorno dopo e vedrete che bel colore rosa avrà assunto la vostra acqua aromatizzata!</div>
<div style="text-align: left;">
<u>Fiori di sambuco</u></div>
<div style="text-align: left;">
Questa non l'ho fatta io (averceli, i fiori di sambuco!), ma l'ho bevuta ed era deliziosa!</div>
<div style="text-align: left;">
Cosa serve? Fiori di sambuco!<br />
<u>Fragole, menta e limone</u><br />
Togliete il picciolo alle fragole e tagliatele a fettine. Unite il limone a fettine e le foglie fresche di menta, coprite con l'acqua e lasciate riposare in frigo per qualche ora almeno.</div>
<div style="text-align: left;">
<u>Cetriolo, zenzero, limone e basilico</u></div>
<div style="text-align: left;">
Riunite nella caraffa il cetriolo e lo zenzero, sbucciati e tagliati a fettine, il limone affettato e il basilico spezzettato con le mani, coprite con l'acqua e mettete in frigo per qualche ora.<br />
<u>Cocomero, fragole e limone</u><br />
Eliminate la buccia e i semi del cocomero e il picciolo delle fragole, tagliate tutto a fettine sottili, coprite con l'acqua e mettete in frigo. Rosata e delicatissima!</div>
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<br /></div>
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<a href="http://3.bp.blogspot.com/-evCUGeFpva0/VbuMoJrBNFI/AAAAAAAABY0/LqpvdVfvVWU/s1600/2-Acqua%2Bdi%2Bpesca%2B004.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="252" src="https://3.bp.blogspot.com/-evCUGeFpva0/VbuMoJrBNFI/AAAAAAAABY0/LqpvdVfvVWU/s400/2-Acqua%2Bdi%2Bpesca%2B004.jpg" width="400" /></a></div>
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<br /></div>
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Questa ricetta partecipa al <a href="http://www.glutenfreetravelandliving.it/gffd-ricette/" target="_blank">100% GLUTEN FREE FRI(DAY)</a> di <a href="http://www.glutenfreetravelandliving.it/" target="_blank">Gluten Free Travel and Living</a>, ...<br />
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
<a href="http://www.glutenfreetravelandliving.it/100-gluten-free-friday/" target="_blank"><img alt="I Love Gluten Free (FRI)DAY – Gluten Free Travel & Living" src="http://www.glutenfreetravelandliving.it/img/ilove-gffd.png" height="100" rel="lightbox" title="CODE" width="200" /></a><br />
<br />
<div style="text-align: left;">
... al <a href="https://www.glutenfreetravelandliving.it/le-pesche-nuovo-ingrediente-del-gfcalendar/">#GFCalendar di luglio</a> sulle ciliegie di <a href="https://www.glutenfreetravelandliving.it/">Gluten Free Travel & Living</a> e la collaborazione di <a href="https://www.pentagrammidifarina.com/">Daniela di <i>Pentagrammi di farina</i></a>...</div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://4.bp.blogspot.com/-vaPowuCr1u0/WYLFrKooXRI/AAAAAAAAD8k/xj2gw2vSSlIUoLlKQSmOzjaJEnQyZW0gQCLcBGAs/s1600/CALENDAR-PESCHE-1.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="800" data-original-width="800" height="320" src="https://4.bp.blogspot.com/-vaPowuCr1u0/WYLFrKooXRI/AAAAAAAAD8k/xj2gw2vSSlIUoLlKQSmOzjaJEnQyZW0gQCLcBGAs/s320/CALENDAR-PESCHE-1.jpg" width="320" /></a></div>
<br />
<div style="text-align: start;">
... e al contest <i><a href="http://lacuocherellona.blogspot.it/2015/06/unidea-un-pensiero-un-progetto-il-primo.html">Un Mondo di benEssere</a></i> del blog "La Cuocherellona", perché, in fondo, cosa c'è di più salutare, leggero, tonificante, corroborante, rigenerante e vitale dell'acqua fresca in estate? :D</div>
<div style="text-align: start;">
<br /></div>
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<a href="http://lacuocherellona.blogspot.it/2015/06/unidea-un-pensiero-un-progetto-il-primo.html" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;" target="_blank"><img border="0" height="200" src="https://3.bp.blogspot.com/-IraWAH6vQ8I/VbYpq2OoJVI/AAAAAAAABYY/-oeW19bQSYI/s200/Icona%2Bcontest.jpg" width="174" /></a></div>
</div>
</div>
Gaudio (Franci)http://www.blogger.com/profile/09440441536892395930noreply@blogger.com12tag:blogger.com,1999:blog-5385540801624194184.post-26257865817484584622017-06-30T14:41:00.000+02:002017-06-30T16:13:57.696+02:00Filetto di salmone fresco con salsa al Porto, ciliegie e nociChiudete gli occhi.<br />
Immaginate dune di sabbia rossa, altissime.<br />
Immaginate di salire fino alla cima di una di quelle dune, con i piedi immersi nella sabbia fresca e umida per la pioggia recente.<br />
Immaginate che di là da quella se ne stendano altre davanti ai vostri occhi, chiazzate di vegetazione: erba, cespugli, arbusti, alberi.<br />
Immaginate, oltre l'ultima duna, una distesa di acqua azzurrina, vasta come il cielo arruffato di nubi che la sovrasta e vi si specchia.<br />
Aprite gli occhi e dimenticate i Caraibi, le Maldive, le Hawaii, Sharm El Sheik o qualunque altra località marina a cui questa visione vi abbia fatto pensare.<br />
Perché non vi trovate in un paradiso tropicale e quello davanti a voi non è l'oceano.<br />
Siete <a href="http://www.sleepingbeardunes.com/">nel nord degli Stati Uniti</a> e quello davanti a voi è il Michigan Lake.<br />
<br />
Immaginate che i vostri parenti americani del Michigan vi portino a cena nel miglior ristorante italiano della zona.<br />
Immaginate di scorrere l'intero menù, dalla <i>Zuppa del giorno</i> al <i>Vitello Casa Blanca</i>, passando per per la <i>Mamma's Lasagna</i> e il <i>Pollo Parmigiana</i>, e di soffermarvi con curiosità sull'unico, forse, piatto veramente <i>americano</i> di tutto il menù, esente da qualsiasi contaminazione esterofila e anzi preparato con alcuni degli ingredienti più tipici del luogo in cui vi trovate: il salmone, le ciliegie e le noci.<br />
<i>Traverse City Salmon</i>, ossia filetto di salmone fresco alla griglia con noci e ciliegie essiccate di Traverse City in salsa <i>demi-glace</i> al Porto...<br />
<br />
Sorvolo sul contorno di verdure saltate che lo accompagna.<br />
Il <i>Traverse City Salmon</i>, però, è uno dei piatti più buoni che io abbia mai mangiato.<br />
E, sissignori, sto parlando di un piatto <i>americano</i>!<br />
Irripetibile purtroppo, almeno per quello che mi riguarda, perché il <i>barbeque</i> a casa GaudioMagno non c'è e perché di mettermi a fare la salsa <i>demi-glace</i>, facendo bollire per delle ore delle ossa di bovino con trenta gradi in cucina, non se ne parla nemmeno.<br />
Ma quel piatto indimenticabile devo pur replicarlo in qualche modo!<br />
<br />
Cottura del salmone in padella e salsa densa al punto giusto ma facile e veloce grazie a un semplice <i>roux</i> bianco.<br />
Noci croccanti, ciliegie fresche appena scaldate (i miei adorati <i>duroni</i> dalla polpa soda e compatta) e tutto il colore e il profumo del Porto Ruby.<br />
Non è come il <i>Traverse City Salmon</i> di <i>Francesco's</i>, ma come alternativa non è affatto male! ;-)<br />
<br />
Per inciso: da <a href="http://dafrancescos.com/index.html"><i>Francesco's</i> </a>servono un ottimo <i>Minestrone</i>!<br />
<br />
<h2 style="text-align: center;">
<i>Filetto di salmone fresco con salsa al Porto, ciliegie e noci</i></h2>
<div>
<i><br /></i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://2.bp.blogspot.com/-AAhg-mw1ULE/WVZGHowDXzI/AAAAAAAADvc/lYdbqxeFBd4VBJm87mf8G1LK75KLt4vKQCLcBGAs/s1600/1-IMG_0054.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="600" data-original-width="800" height="300" src="https://2.bp.blogspot.com/-AAhg-mw1ULE/WVZGHowDXzI/AAAAAAAADvc/lYdbqxeFBd4VBJm87mf8G1LK75KLt4vKQCLcBGAs/s400/1-IMG_0054.JPG" width="400" /></a></div>
<div>
<i><br /></i></div>
<div style="text-align: center;">
<i>con un piccolo aiuto di Martha Stewart (sempre sia lodata!)</i></div>
<div>
<i><br /></i></div>
<div>
<i><b>Ingredienti per 2 persone:</b></i></div>
<div>
2 filetti di salmone fresco con la pelle, del peso di circa 150 g ognuno</div>
<div>
olio extravergine di oliva</div>
<div>
sale</div>
<div>
5 g di burro</div>
<div>
5 g di farina di riso</div>
<div>
100 g di <a href="https://it.wikipedia.org/wiki/Porto_(vino)">Porto Ruby</a></div>
<div>
un pizzico di sale</div>
<div>
70 g di ciliegie (peso netto), denocciolate e tagliate a metà (o in quarti se sono grandi)</div>
<div>
10 g di noci sgusciate e spezzettate a mano</div>
<div>
<br /></div>
<div>
<b><i>Preparazione:</i></b></div>
<div>
In un piatto fondo ungete bene i filetti di salmone con un po' d'olio e salateli.</div>
<div>
Scaldate una padella antiaderente e appoggiatevi i filetti dal lato della pelle. Cuoceteli a fuoco medio per 3 minuti, poi voltateli sul lato opposto e cuoceteli per altri 3 minuti. Dovranno risultare opachi in superficie ma ancora rosati all'interno. Se sono grandi, cuoceteli per 1-2 minuti anche sugli altri due lati, ma evitate assolutamente di stracuocerli.</div>
<div>
Trasferiteli in un piatto e copriteli con un foglio di alluminio, senza sigillare il piatto, per tenerli caldi mentre preparate la salsa.</div>
<div>
In un'altra padella, sciogliete il burro a fuoco medio, unite la farina e mescolate bene con un cucchiaio di legno, per 30 secondi, poi versate il Porto e alzate la fiamma per far evaporare l'alcool. Cuocete sempre mescolando finché la salsa non si addensa, velando il dorso del cucchiaio, per un paio di minuti circa.</div>
<div>
Salate e aggiungete le ciliegie cuocendo ancora per 1 minuto, giusto il tempo di farle scaldare, e infine le noci. Mescolate bene. Se necessario, regolate la consistenza della salsa aggiungendo un po' d'acqua: deve essere densa e non colare, ma neanche cadere pesantemente dal cucchiaio.</div>
<div>
Disponete i filetti di salmone ancora caldi nei piatti e ricopriteli con la salsa. Servite immediatamente.</div>
<div>
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://3.bp.blogspot.com/-PpVzPmI0yfU/WVZGHGuXhDI/AAAAAAAADvY/dby2DJbw-Y8epsLvssIeuJ35xYk23ttqQCLcBGAs/s1600/2-IMG_0060.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="635" data-original-width="800" height="317" src="https://3.bp.blogspot.com/-PpVzPmI0yfU/WVZGHGuXhDI/AAAAAAAADvY/dby2DJbw-Y8epsLvssIeuJ35xYk23ttqQCLcBGAs/s400/2-IMG_0060.JPG" width="400" /></a></div>
<div>
<br /></div>
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Questa ricetta partecipa al <a href="http://www.glutenfreetravelandliving.it/gffd-ricette/" target="_blank">100% GLUTEN FREE FRI(DAY)</a> di <a href="http://www.glutenfreetravelandliving.it/" target="_blank">Gluten Free Travel and Living</a>...<br />
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
<a href="http://www.glutenfreetravelandliving.it/100-gluten-free-friday/" target="_blank"><img alt="I Love Gluten Free (FRI)DAY – Gluten Free Travel & Living" src="http://www.glutenfreetravelandliving.it/img/ilove-gffd.png" height="100" rel="lightbox" title="CODE" width="200" /></a><br />
<br />
<div style="text-align: left;">
... e al <a href="https://www.glutenfreetravelandliving.it/ciliegie-ingrediente-giugno-del-gfcalendar/">#GFCalendar di giugno</a> sulle ciliegie di <a href="https://www.glutenfreetravelandliving.it/">Gluten Free Travel & Living</a> e la collaborazione di <a href="http://www.eppurnonce.com/">Silvia di Eppur non c'è</a>.</div>
<div style="text-align: left;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://1.bp.blogspot.com/-gjoap8hHnhE/WVYof2ULx5I/AAAAAAAADvI/I-cFTn_c2Yc3-TWA58yzvoaz7QVV46UrQCLcBGAs/s1600/banner%2BGFC%2Bgiugno.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="800" data-original-width="800" height="200" src="https://1.bp.blogspot.com/-gjoap8hHnhE/WVYof2ULx5I/AAAAAAAADvI/I-cFTn_c2Yc3-TWA58yzvoaz7QVV46UrQCLcBGAs/s200/banner%2BGFC%2Bgiugno.jpg" width="200" /></a></div>
<div style="text-align: left;">
<br /></div>
<div style="text-align: left;">
Come dire... da <a href="http://cumgaudiomagno.blogspot.it/2017/05/fave-marinate-con-menta-alloro-e-pepe.html">giudice</a> a concorrente! :-)</div>
<div style="text-align: left;">
</div>
</div>
</div>
Gaudio (Franci)http://www.blogger.com/profile/09440441536892395930noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-5385540801624194184.post-10143679442937053222017-06-09T08:00:00.000+02:002017-06-09T08:00:04.132+02:00Risotto con provolone, pinoli, limone... e Peppino, l'Asparago dell'Agro Pontino!<div style="text-align: center;">
<i>Peppino, Peppino, figlio dell'amore</i></div>
<div style="text-align: center;">
<i>in quale vicolo o strada batterà il tuo cuore</i></div>
<div style="text-align: center;">
<i>in quale culla di pietra pura</i></div>
<div style="text-align: center;">
<i>imparerai la vita è un'avventura.</i></div>
<div style="text-align: center;">
<i>Peppino, Peppino, tu la dovrai amare</i></div>
<div style="text-align: center;">
<i>amare è dura e senza frutti al sole</i></div>
<div style="text-align: center;">
<i>c'è più coraggio nella fantasia</i></div>
<div style="text-align: center;">
<i>la vita tua diventa mia.</i></div>
<div style="text-align: center;">
<i>E da solo andrai verso il mio domani</i></div>
<div style="text-align: center;">
<i>con i tuoi occhi e con i miei occhiali</i></div>
<div style="text-align: center;">
<i>e non sei solo, solo nell'amore,</i></div>
<div style="text-align: center;">
<i>Peppino dai i tuoi occhi al cuore.</i></div>
<div style="text-align: center;">
<i>Un padre e un figlio con un solo abbraccio</i></div>
<div style="text-align: center;">
<i>squarciano il tempo, vanno oltre lo spazio</i></div>
<div style="text-align: center;">
<i>cani randagi nella notte scura</i></div>
<div style="text-align: center;">
<i>la vita no, non fa paura.</i></div>
<div style="text-align: center;">
<i>Cani randagi nella notte scura,</i></div>
<div style="text-align: center;">
<i>la vita no, non fa paura.</i></div>
<br />
<div style="text-align: center;">
(Antonello Venditti, <i>Peppino</i>)</div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
"Amore, ti ricordi quando gli asparagi non mi piacevano?"<br />
"Mi ricordo, sì. Certo che ne hai imparate, di cose, stando con me!"<br />
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<h2 style="text-align: center;">
<i>Risotto agli asparagi e provolone con limone e pinoli tostati</i></h2>
<div>
<i><br /></i></div>
<div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://1.bp.blogspot.com/-G8btCcGYckc/WS-zRH2SvQI/AAAAAAAAANc/Zl0XEKMSIg4OqYaFQnSvmXwQrG0L9rirgCLcB/s1600/1-IMG_8135.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="535" data-original-width="800" height="267" src="https://1.bp.blogspot.com/-G8btCcGYckc/WS-zRH2SvQI/AAAAAAAAANc/Zl0XEKMSIg4OqYaFQnSvmXwQrG0L9rirgCLcB/s400/1-IMG_8135.JPG" width="400" /></a></div>
<i><br /></i></div>
<div>
<i><b>Ingredienti per 2 persone:</b></i><br />
<u>Per il brodo</u>:<br />
50 g di cipolla<br />
50 g di sedano<br />
50 g di carota<br />
1 l d'acqua<br />
<u>Per il risotto</u>:<br />
180 g di asparagi mondati<br />
1 scalogno<br />
<div>
1 cucchiaio di olio extravergine di oliva</div>
2 foglie di alloro<br />
150 g di riso Arborio<br />
1-2 cucchiai di pinoli<br />
25 g di burro, freddissimo<br />
40 g di provolone<br />
1 limone non trattato<br />
sale<br />
<br />
<b><i>Preparazione:</i></b><br />
Preparate il brodo riunendo tutti gli ingredienti in una pentola. Portate a ebollizione, poi abbassate il fuoco e lasciate sobbollire a pentola scoperta fino a quando l'acqua non si sarà ridotta della metà. Eliminate le verdure, filtrate il brodo e tenetelo in caldo. Al momento di usarlo, il brodo dovrà essere bollente.<br />
Separate le punte degli asparagi dai gambi, tenetele da parte e tagliate questi ultimi a pezzetti. Separatamente, sbollentate sia i gambi che le punte immergendoli in acqua bollente fino alla ripresa del bollore, poi scolateli e tuffateli in un bagno di acqua e ghiaccio per fissare il colore. Una volta freddi scolateli di nuovo, sempre tenendoli separati.<br />
Affettate sottilmente lo scalogno e fatelo appassire in una padella con l'olio. Quando si sarà dorato leggermente unite i gambi degli asparagi e una foglia di alloro e cuocete finché gli asparagi non saranno morbidi, versando eventualmente poco brodo nella padella. Eliminate l'alloro e frullate gli asparagi ricavando una crema liscia. Salate leggermente.<br />
Versate ancora un filo d'olio nella padella e fate rosolare le punte di asparago con l'altra foglia di alloro, lasciandole un po' croccanti. Alla fine eliminate l'alloro.<br />
Tostate il riso in una casseruola ampia, senza aggiungere grassi. Quando il riso sarà tostato e sprigionerà il suo aroma versate un paio di mestoli di brodo bollente e cuocete il riso, mescolando delicatamente e aggiungendo il brodo un po' per volta.<br />
Nel frattempo, tostate i pinoli per qualche minuto in un padellino a fuoco basso, poi trasferiteli in un piatto e lasciateli raffreddare.<br />
A 2/3 della cottura del riso unite la crema di asparagi e le punte rosolate (tenetene da parte un paio per ogni piatto) e continuate la cottura, sempre unendo il brodo poco per volta ogni volta che il risotto si asciuga.<br />
Due minuti prima che la cottura sia completa aggiungete il burro ben freddo, mantecando bene, poi spegnete il fuoco e aggiungete il provolone, grattugiato con una grattugia a fori larghi. Alla fine dovrete ottenere un risotto morbido, che si allarghi facilmente nel piatto: regolate quindi la consistenza versando, se necessario, ancora un po' di brodo.<br />
Disponete il riso nei piatti individuali, fatelo stendere colpendo il fondo del piatto col palmo della mano e completate il piatto con le punte di asparago messe da parte, i pinoli tostati e la scorza del limone prelevata con un rigalimoni.<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://1.bp.blogspot.com/-svafWJ3jhnM/WS-zQ6mTdhI/AAAAAAAAANg/oq7rmZYzQVsd8fwwlIE3XqCA-6DvLZtaQCEw/s1600/2-IMG_8137.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="359" data-original-width="800" height="178" src="https://1.bp.blogspot.com/-svafWJ3jhnM/WS-zQ6mTdhI/AAAAAAAAANg/oq7rmZYzQVsd8fwwlIE3XqCA-6DvLZtaQCEw/s400/2-IMG_8137.JPG" width="400" /></a></div>
<br />
Questo è il meraviglioso <i>Peppino</i> di Antonello Venditti:<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<iframe allowfullscreen="" class="YOUTUBE-iframe-video" data-thumbnail-src="https://i.ytimg.com/vi/DaBNkdclwpA/0.jpg" frameborder="0" height="266" src="https://www.youtube.com/embed/DaBNkdclwpA?feature=player_embedded" width="320"></iframe></div>
<br />
Il meraviglioso <i>Peppino</i> dell'Agro Pontino, invece, lo potete conoscere <a href="http://cumgaudiomagno.blogspot.it/2017/05/fettucciole-con-crema-di-peppino.html">qui</a>!<br />
<br />
<div>
Questa ricetta partecipa al <a href="http://www.glutenfreetravelandliving.it/gffd-ricette/" target="_blank">100% GLUTEN FREE FRI(DAY)</a> di <a href="http://www.glutenfreetravelandliving.it/" target="_blank">Gluten Free Travel and Living</a>.<br />
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
<a href="http://www.glutenfreetravelandliving.it/100-gluten-free-friday/" target="_blank"><img alt="I Love Gluten Free (FRI)DAY – Gluten Free Travel & Living" src="http://www.glutenfreetravelandliving.it/img/ilove-gffd.png" height="100" rel="lightbox" title="CODE" width="200" /></a><br />
<br />
<div style="text-align: left;">
... Ma a voi, le canzoni di Venditti, non fanno venire un po' di nostalgia? :-)</div>
</div>
</div>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/08465336148655160875noreply@blogger.com4tag:blogger.com,1999:blog-5385540801624194184.post-25229076127983746862017-06-02T08:00:00.000+02:002017-06-02T08:00:00.161+02:00Poker di asparagi con Peppino, l'Asparago dell'Agro Pontino!<i>Non c'è alcun rapporto fra gli asparagi e l'immortalità dell'anima. Quelli sono un legume appartenente alla famiglia delle asparagine, credo, ottimo lessato e condito con olio, aceto, sale e pepe. Alcuni preferiscono il limone all'aceto; anche eccellente è l'asparago cotto col burro e condito con formaggio parmigiano. Alcuni ci mettono un uovo frittellato sopra, e ci sta benissimo. L'immortalità dell'anima, invece, è una questione; questione, occorre aggiungere, che da secoli affatica le menti dei filosofi. Inoltre gli asparagi si mangiano, mentre l'immortalità dell'anima no. Questa, insomma, appartiene al mondo delle idee. Naturalmente, nel caso in esame, all'idea corrisponde un fatto. Da questo punto di vista si può dire che l'immortalità dell'anima è una qualità dell'anima, una proprietà peculiare dell'anima, un concetto insomma, il quale indica il fatto che le anime sono immortali. Siamo sempre ben lontani dagli asparagi.</i><br />
<i>Altra differenza è che sono state scritte molte più opere sull'immortalità dell'anima che sugli asparagi. Almeno credo. Ancora: non tutti credono nell'immortalità dell'anima, mentre che degli asparagi e della loro esistenza tutti sono certi, nessuno dubita. Eppure la verità è proprio l'opposto: si può dubitare dell'esistenza degli asparagi, non dell'immortalità dell'anima. Tuttavia, anche così, tra gli uni e gli altri c'è un enorme divario.</i><br />
<i>Ciò senza dire d'infinite altre differenze fra quelli e questa.</i><br />
<i>Vediamo ora se e in quali direzioni si possano ricercare punti di contatto fra gli asparagi e l'immortalità dell'anima. Questa e quelli possono generalmente considerarsi cose </i>gradevoli<i>. Difatti, se l'anima non fosse immortale, nulla resterebbe di noi e questo sarebbe molto sgradevole. Di tutt'altro genere è la gradevolezza degli asparagi, che sono graditi al palato.</i><br />
<i>Mi accorgo che casualmente m'è venuta sotto la penna un'analogia del tutto accidentale fra gli asparagi e l'immortalità dell'anima: m'è capitato, cioè, di dire che, se l'anima non fosse immortale, nulla resterebbe di noi; invece, essendo essa immortale, resta molto, resta la parte migliore di noi. Anche degli asparagi resta molto, purtroppo; ma al contrario di noi, non la parte migliore o più nobile. Anzi resta la peggiore, il gambo. Tuttavia, esso resta in misura considerevole, il che non sempre avviene nel caso d'altri vegetali già cotti, come, per esempio, gli spinaci, che sono interamente commestibili. Forse questo è l'unico punto di contatto fra l'immortalità dell'anima e gli asparagi e sono lieto di averlo trovato, sia pure involontariamente e per mero caso, perché questo dà un contenuto positivo all'indagine che ci eravamo proposti e ci procura dei risultati che vanno oltre le più ottimistiche previsioni. Ma, ripeto, è un contatto puramente formale ed esteriore, in quanto c'è una bella differenza fra l'anima e un gambo d'asparago! Non solo, ma questa analogia del tutto formale non è nemmeno esclusiva degli asparagi, poiché anche i carciofi si trovano nella stessa situazione, quanto a percentuale di scarto.</i><br />
<i>Per concludere e terminarla con un'indagine che la mancanza di idonei risultati rende quanto mai penosa, dobbiamo dire che, da qualunque parte si esamini la questione, non c'è nulla in comune fra gli asparagi e l'immortalità dell'anima.</i><br />
<i><br /></i>
<br />
<div style="text-align: center;">
(Achille Campanile, <i><a href="http://uz.sns.it/~fvenez/asparagi.html">Asparagi e immortalità dell'anima</a></i>, 1974)</div>
<br />
<h2 style="text-align: center;">
<i>"Poker di asparagi"</i></h2>
<h2 style="text-align: center;">
<i>ovvero Ricottina infornata agli asparagi con confettura di asparagi al limone, asparagi alla piastra e carpaccio di asparagi all'olio aromatico</i></h2>
<div>
<i><br /></i></div>
<div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://1.bp.blogspot.com/-U722S8Kl9Tk/WSsiYt62VJI/AAAAAAAAAM8/k5a7AHtoKlMuE5fiPxNkwW-F_KGD7LyWQCLcB/s1600/1-Poker%2Bdi%2Basparagi%2B004.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="636" data-original-width="800" height="317" src="https://1.bp.blogspot.com/-U722S8Kl9Tk/WSsiYt62VJI/AAAAAAAAAM8/k5a7AHtoKlMuE5fiPxNkwW-F_KGD7LyWQCLcB/s400/1-Poker%2Bdi%2Basparagi%2B004.jpg" width="400" /></a></div>
<i><br /></i></div>
<div>
Oggi il nostro nuovo amico <a href="http://cumgaudiomagno.blogspot.it/2017/05/fettucciole-con-crema-di-peppino.html">Peppino</a> ha dato vita a un piatto composito il cui protagonista assoluto è l'asparago verde, declinato in quattro originalissime versioni: il carpaccio di asparagi crudi e gli asparagi alla piastra contornano la preparazione che dà sostanza al piatto, nella quale la delicatezza della ricotta si accompagna all'asparago verde senza sovrastarne il gusto, e che si sposa perfettamente, nella nota decisa conferita dal formaggio, alla confettura di asparagi dall'aroma fresco di limone.</div>
<div>
Vediamo una per una tutte le preparazioni, cominciando da quella che accompagna i tre quarti del piatto: l'olio aromatico.</div>
<div>
<br /></div>
<h3 style="text-align: center;">
<i>Olio aromatico con erbe e scorza di limone</i></h3>
<div>
<b><i><br /></i></b></div>
<div>
<b><i>Ingredienti:</i></b></div>
<div>
olio extravergine di oliva</div>
<div>
una o più strisce di scorza di limone (non trattato), prelevate con un pelapatate (solo la parte gialla)</div>
<div>
erbe aromatiche fresche, miste: erba cipollina, menta, timo, rosmarino, basilico...</div>
<div>
<br /></div>
<div>
<b><i>Preparazione:</i></b></div>
<div>
Riscaldate l'olio in un pentolino (deve essere caldo ma <u>non</u> bollente), poi toglietelo dal fuoco, unite le erbe lavate, asciugate bene e spezzettate e coprite il pentolino con il coperchio. Lasciate il tutto in infusione per qualche ora almeno, poi filtrate e conservate l'olio in un luogo buio al riparo dalla luce.</div>
<div>
<br /></div>
<h3 style="text-align: center;">
<i>Ricottina infornata agli asparagi</i></h3>
<div>
<i><br /></i>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://2.bp.blogspot.com/-uUiLN4IjPTw/WSsid7I53CI/AAAAAAAAANM/MFogXjXIMs44vgJAqtiTnTBiUqgVbpEtACEw/s1600/4-Poker%2Bdi%2Basparagi%2B016.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="735" data-original-width="800" height="367" src="https://2.bp.blogspot.com/-uUiLN4IjPTw/WSsid7I53CI/AAAAAAAAANM/MFogXjXIMs44vgJAqtiTnTBiUqgVbpEtACEw/s400/4-Poker%2Bdi%2Basparagi%2B016.jpg" width="400" /></a></div>
<i><br /></i></div>
<div>
<i><b>Ingredienti per 3-4 porzioni (a seconda della grandezza degli stampini):</b></i></div>
<div>
300 g di ricotta di pecora</div>
<div>
20 g di parmigiano grattugiato</div>
<div>
10 g di pecorino grattugiato</div>
<div>
1 cucchiaino raso di noce moscata grattugiata</div>
<div>
150 g di asparagi già mondati</div>
<div>
2 foglie di alloro</div>
<div>
1 cucchiaio di olio aromatico</div>
<div>
sale</div>
<div>
<br /></div>
<div>
<b><i>Preparazione:</i></b></div>
<div>
Fate scolare la ricotta per qualche ora, poi setacciatela in modo da renderla una crema liscia. Unite i formaggi e la noce moscata, amalgamate bene e mettete da parte.</div>
<div>
Tagliate a tocchetti gli asparagi, mettendo da parte due punte per ogni ricottina. Lessateli con le foglie di alloro finché non sono morbidi, poi scolateli in un bagno di acqua e ghiaccio eliminando l'alloro. Una volta freddi toglieteli dall'acqua, metteteli a scolare e poi asciugateli bene tamponandoli delicatamente con carta da cucina. Infine, frullateli con l'olio aromatico e un pizzico di sale.</div>
<div>
Mescolate bene 120 g della crema di asparagi così ottenuta con il composto di ricotta, riempite gli stampini e infornate le ricottine a 180° per 30 minuti.</div>
<div>
Mentre le ricottine cuociono, versate un filo di olio in una padella e fatevi saltare le punte di asparago messe da parte in precedenza: dovranno essere dorate ma ancora leggermente croccanti.</div>
<div>
Sfornate le ricottine e lasciatele intiepidire prima di capovolgerle nel piatto di portata. Decorate ciascuna ricottina con due punte di asparago e servitele tiepide accompagnate dalla confettura di asparagi servita a parte in un bicchierino da liquore, posto nel piatto stesso accanto alla ricottina.</div>
<div>
<br /></div>
<h3 style="text-align: center;">
<i>Confettura di asparagi e scorzette di limone</i></h3>
<div>
<i><br /></i>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://2.bp.blogspot.com/-tzFvkO5LCl8/WSsibzU6uqI/AAAAAAAAANI/VlNX1Im9Y2oip_Q71OGHnbPxKdYmhmgEgCEw/s1600/5-Poker%2Bdi%2Basparagi%2B021.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="576" data-original-width="800" height="287" src="https://2.bp.blogspot.com/-tzFvkO5LCl8/WSsibzU6uqI/AAAAAAAAANI/VlNX1Im9Y2oip_Q71OGHnbPxKdYmhmgEgCEw/s400/5-Poker%2Bdi%2Basparagi%2B021.jpg" width="400" /></a></div>
<i><br /></i></div>
<div>
<i><b>Ingredienti (per un vasetto di 150 ml):</b></i></div>
<div>
250 g di asparagi mondati e tagliati a tocchetti</div>
<div>
100 g di acqua</div>
<div>
50 g di zucchero</div>
<div>
il succo e la scorza (solo la parte gialla, prelevata con un pelapatate) di un quarto di limone non trattato</div>
<div>
<br /></div>
<div>
<b><i>Preparazione:</i></b></div>
<div>
<i>Prima di preparare questa o qualunque altra confettura o marmellata leggete queste utilissime <a href="http://www.teonzo.com/2012/07/01/marmellate-e-confetture-spiegazioni-generali/">spiegazioni generali</a>, anche e soprattutto se ritenete di non averne bisogno!</i></div>
<div>
Una mezzora prima di iniziare la preparazione della confettura mettete in forno i barattoli e i tappi (nuovi!) che vi serviranno e accendete il forno a 100°. Tenete i barattoli nel forno per almeno 30 minuti e fino al momento di riempirli.</div>
<div>
Cuocete gli asparagi con l'acqua, in una pentola ampia e dal fondo pesante, per circa 10 minuti o finché non sono morbidi, tenendo la pentola coperta con il coperchio.</div>
<div>
Unite lo zucchero e il succo di limone, fate sciogliere lo zucchero e frullate il tutto finemente, fino a ricavare una crema liscia.</div>
<div>
Rimettete la confettura sul fuoco e unite la scorza del limone tagliata a striscioline sottilissime. Alzate la fiamma e cuocete la confettura finché l'acqua non sarà del tutto evaporata e la confettura non avrà assunto la consistenza di un purè.</div>
<div>
Riempite i barattoli fino a 1 centimetro circa dall'imboccatura, chiudeteli avvitando strettamente il tappo, capovolgeteli e teneteli capovolti per 5 minuti, dopodiché raddrizzateli e lasciateli raffreddare. Aspettate almeno qualche giorno prima di assaggiare la confettura per dar tempo al sapore di svilupparsi pienamente.</div>
<div>
La confettura di asparagi al limone accompagna divinamente la ricottina infornata, ma si sposa bene anche con il pecorino e con altri formaggi di pecora.<br />
<br />
<h3 style="text-align: center;">
<i>Asparagi alla piastra con limone e olio aromatico</i></h3>
</div>
<div>
<i><br /></i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://4.bp.blogspot.com/-VVjmYwkWYSI/WSsiZGIxwyI/AAAAAAAAANQ/04XaY60KFMQNjim9AclPFzYM3SvnSxfMwCEw/s1600/2-Poker%2Bdi%2Basparagi%2B008.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="579" data-original-width="800" height="288" src="https://4.bp.blogspot.com/-VVjmYwkWYSI/WSsiZGIxwyI/AAAAAAAAANQ/04XaY60KFMQNjim9AclPFzYM3SvnSxfMwCEw/s400/2-Poker%2Bdi%2Basparagi%2B008.jpg" width="400" /></a></div>
<div>
<i><br /></i></div>
<div>
<i><b>Ingredienti:</b></i></div>
<div>
asparagi freschi di media grandezza, mondati, lavati e asciugati</div>
<div>
succo di limone</div>
<div>
olio aromatico</div>
<div>
sale</div>
<div>
<br /></div>
<div>
<i><b>Preparazione:</b></i></div>
<div>
Scaldate una bistecchiera o una larga padella antiaderente e cuocetevi gli asparagi, rigirandoli ogni tanto, finché non si inteneriscono. Devono comunque restare sodi, appena croccanti.</div>
<div>
Preparate nel frattempo un'emulsione con il succo di limone, l'olio aromatico e il sale e conditevi gli asparagi. Serviteli tiepidi.</div>
<div>
<br /></div>
<h3 style="text-align: center;">
<i>Carpaccio di asparagi con citronette all'olio aromatico</i></h3>
<div>
<i><br /></i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://1.bp.blogspot.com/-VtR4ix8lT5s/WSsiYhL57dI/AAAAAAAAANQ/4toqWMsMttI8t5q4y82oFLWTwZYc0j6PACEw/s1600/3-Poker%2Bdi%2Basparagi%2B012.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="520" data-original-width="800" height="260" src="https://1.bp.blogspot.com/-VtR4ix8lT5s/WSsiYhL57dI/AAAAAAAAANQ/4toqWMsMttI8t5q4y82oFLWTwZYc0j6PACEw/s400/3-Poker%2Bdi%2Basparagi%2B012.jpg" width="400" /></a></div>
<div>
<i><br /></i></div>
<div>
<i><b>Ingredienti:</b></i></div>
<div>
asparagi (freschissimi) dal gambo grosso</div>
<div>
succo di limone</div>
<div>
olio aromatico</div>
<div>
sale</div>
<div>
timo serpillo o timo limone per decorare</div>
<div>
<br /></div>
<div>
<b><i>Preparazione:</i></b></div>
<div>
Mondate gli asparagi, lavateli e tamponateli per asciugarli. Separate le punte dai gambi e affettate questi ultimi sottilmente in obliquo. Affettate sottilmente anche le punte, tagliandole nel senso della lunghezza.</div>
<div>
Preparate la <i>citronette</i> emulsionando l'olio aromatico con il succo di limone e il sale e conditevi gli asparagi crudi.</div>
<div>
Disponete il carpaccio di asparagi nel piatto e decoratelo con le foglioline di timo.</div>
<div>
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://1.bp.blogspot.com/-U722S8Kl9Tk/WSsiYt62VJI/AAAAAAAAANQ/e1e-x8dyrMQG3Dmm3bjQlim-J38f8WLoACEw/s1600/1-Poker%2Bdi%2Basparagi%2B004.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="636" data-original-width="800" height="317" src="https://1.bp.blogspot.com/-U722S8Kl9Tk/WSsiYt62VJI/AAAAAAAAANQ/e1e-x8dyrMQG3Dmm3bjQlim-J38f8WLoACEw/s400/1-Poker%2Bdi%2Basparagi%2B004.jpg" width="400" /></a></div>
<div>
<br /></div>
<div>
<div>
Queste quattro ricette partecipano al <a href="http://www.glutenfreetravelandliving.it/gffd-ricette/" target="_blank">100% GLUTEN FREE FRI(DAY)</a> di <a href="http://www.glutenfreetravelandliving.it/" target="_blank">Gluten Free Travel and Living</a>.<br />
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
<a href="http://www.glutenfreetravelandliving.it/100-gluten-free-friday/" target="_blank"><img alt="I Love Gluten Free (FRI)DAY – Gluten Free Travel & Living" src="http://www.glutenfreetravelandliving.it/img/ilove-gffd.png" height="100" rel="lightbox" title="CODE" width="200" /></a></div>
</div>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/08465336148655160875noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5385540801624194184.post-89702666702386859462017-05-27T08:00:00.000+02:002017-05-28T19:07:22.815+02:00Fettucciole con crema di... Peppino, l'Asparago dell'Agro Pontino!<div style="text-align: left;">
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://4.bp.blogspot.com/-EPmAPonHJEk/WShmlDYT3AI/AAAAAAAAETQ/WnxJ6f60lHAMj1DEyoOjhv6J7NLhoJKlwCEw/s1600/1-Fettucciole%2Bcrema%2Bdi%2Basparagi%2B010.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="552" data-original-width="800" height="275" src="https://4.bp.blogspot.com/-EPmAPonHJEk/WShmlDYT3AI/AAAAAAAAETQ/WnxJ6f60lHAMj1DEyoOjhv6J7NLhoJKlwCEw/s400/1-Fettucciole%2Bcrema%2Bdi%2Basparagi%2B010.jpg" width="400" /></a></div>
<br />
Mattina di un giorno di sole-nuvole-vento-e-minacce-di-pioggia-tutto-insieme, come si conviene a una giornata primaverile che si rispetti.</div>
<div style="text-align: left;">
A bordo di un'auto grigia, due noti <i>foodblogger</i> della Palude percorrono vecchie strade di bonifica, dirigendosi verso un antico podere a qualche chilometro dal capoluogo.<br />
<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://4.bp.blogspot.com/-Fg5KDOK1wxQ/WSh2O6bA6II/AAAAAAAAEUQ/1z0T7Jdw5-UEKOI-XZjW4wFwPPfx2Sf3ACLcB/s1600/IMG_8094.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="425" data-original-width="283" height="400" src="https://4.bp.blogspot.com/-Fg5KDOK1wxQ/WSh2O6bA6II/AAAAAAAAEUQ/1z0T7Jdw5-UEKOI-XZjW4wFwPPfx2Sf3ACLcB/s400/IMG_8094.jpg" width="266" /></a></div>
<br />
"Deve essere quella casa laggiù... Sì, siamo arrivati, parcheggia qui... Ecco che ci vengono incontro... Ma non sei emozionato, amore? Stiamo per conoscere <i><a href="https://www.facebook.com/asparagopeppino/">Peppino, l'Asparago dell'Agro Pontino</a></i>! Un asparago verde localissimo, coltivato con metodi biologici a pochi chilometri da casa <i>GaudioMagno</i>! Non è me-ra-vi-glio-so?"</div>
<div style="text-align: left;">
"Sì, sì, è meraviglioso e io sono molto emozionato. Ora, se scendi da questa macchina forse riusciamo anche a saperne di più!"<br />
Usciamo dall'auto e salutiamo Pepp... Giuseppe, il simpatico titolare dell'azienda agricola che si avvicina sorridendo accompagnato da due cani giocherelloni e calorosi.<br />
Giuseppe ci mostra l'edificio sede dell'azienda ("<i>Un vero, autentico podere di bonifica! Non è meraviglioso, amore?"</i>) e poi ci accompagna verso il campo, raccontandoci degli asparagi e delle tecniche di coltivazione impiegate nell'azienda.<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://2.bp.blogspot.com/-XVmmtytEcB8/WShvZT3rA5I/AAAAAAAAETs/Lkqy2w0RB6Eddt5rbfsBgVafdmlhcEYZwCEw/s1600/IMG_8105_B.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="283" data-original-width="425" height="266" src="https://2.bp.blogspot.com/-XVmmtytEcB8/WShvZT3rA5I/AAAAAAAAETs/Lkqy2w0RB6Eddt5rbfsBgVafdmlhcEYZwCEw/s400/IMG_8105_B.jpg" width="400" /></a></div>
<br />
"Quindi la pianta dell'asparago si trova sottoterra e gli asparagi che noi mangiamo sono i germogli che spuntano dal terreno quando la temperatura raggiunge i 14 gradi? E queste, che sembrano barbe di finocchio... in realtà sono gli asparagi non raccolti che crescono fino a ramificarsi e a sviluppare delle fronde? Amore, stai fotografando? Ecco, scatta anche qui, ci sono le fronde con i semi attaccati... Hai sentito? Possono anche germogliare, se trattati in modo opportuno!"<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://3.bp.blogspot.com/-ecqOjyMerhY/WShzSZ5o13I/AAAAAAAAET4/b6Y74W32K149AFQfATYaK-K7Mhc_nBwFgCEw/s1600/collageBB.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="204" data-original-width="425" height="191" src="https://3.bp.blogspot.com/-ecqOjyMerhY/WShzSZ5o13I/AAAAAAAAET4/b6Y74W32K149AFQfATYaK-K7Mhc_nBwFgCEw/s400/collageBB.jpg" width="400" /></a></div>
<br />
Nel bel mezzo del campo, tra una spiegazione e l'altra, Giuseppe raccoglie un asparago bello cicciotto, ne stacca un pezzetto e ce lo offre.<br />
"Un asparago <i>crudo</i>? Non sapevo che si potessero mangiare anche crudi... Ma è buonissimo! Saporito, croccante, delicato, succoso! Amore, questo sì che è veramente <i>meraviglioso</i>!"</div>
<div style="text-align: left;">
<i><br /></i>
Riprendiamo la strada verso casa carichi di asparagi appena raccolti e di idee.<br />
"Che giornata istruttiva, amore! Ho già in mente sette-otto ricettine!"<br />
"Anch'io ho in mente qualcosa. E siccome si tratta di un primo, appena arriviamo a casa mi metto a impastare e comincio io!"<br />
<i><br /></i>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://4.bp.blogspot.com/-lQlSWiXS7c0/WSh0RQcss3I/AAAAAAAAEUA/ifABZqJ49KoWKfNj2lV_VNbOkvcOKAhjACEw/s1600/collagec.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1200" data-original-width="1200" height="400" src="https://4.bp.blogspot.com/-lQlSWiXS7c0/WSh0RQcss3I/AAAAAAAAEUA/ifABZqJ49KoWKfNj2lV_VNbOkvcOKAhjACEw/s400/collagec.jpg" width="400" /></a></div>
<i><br /></i></div>
<h2 style="text-align: center;">
<i>Fettucciole con crema di asparagi al formaggio e limone</i></h2>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://1.bp.blogspot.com/-EPmAPonHJEk/WShmlDYT3AI/AAAAAAAAETM/qe_2B2RvRcEV8AzAF6vG7MsP5cdY-DExgCEw/s1600/1-Fettucciole%2Bcrema%2Bdi%2Basparagi%2B010.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="552" data-original-width="800" height="276" src="https://1.bp.blogspot.com/-EPmAPonHJEk/WShmlDYT3AI/AAAAAAAAETM/qe_2B2RvRcEV8AzAF6vG7MsP5cdY-DExgCEw/s400/1-Fettucciole%2Bcrema%2Bdi%2Basparagi%2B010.jpg" width="400" /></a></div>
<br />
<i><b>Ingredienti per due persone:</b></i><br />
<u>Per le fettucciole</u>:<br />
150 g di farina 00<br />
1 albume<br />
acqua<br />
<u>Per il condimento</u>:<br />
250 g di asparagi mondati<br />
50 g di cipolla mondata<br />
olio extravergine di oliva<br />
<div>
2 rametti di timo fresco</div>
<div>
1 cucchiaio di parmigiano reggiano<br />
1 cucchiaio di pecorino romano<br />
1 cucchiaino di succo di limone</div>
<div>
sale</div>
<div>
<u>Per la decorazione</u>:</div>
<div>
qualche punta di asparago</div>
<div>
1 rametto di timo</div>
<div>
2 foglie di salvia</div>
<div>
<br /></div>
<i><b>Preparazione:</b></i><br />
<u>Fettucciole</u><br />
Formate una fontana con la farina, inserite al centro l'albume e cominciate ad incorporare la farina. Se necessario aggiungete poca acqua, tanta quanta il composto riesce ad assorbirne. Lavorate l'impasto fino ad ottenere una palla liscia e soda. Copritela con una ciotola e lasciatela riposare per almeno mezz'ora. Stendete la sfoglia con il mattarello o con la macchina per la pasta e tagliate le fettucciole. Disponetele su un vassoio spolverandole con della semola rimacinata e copritele con un canovaccio.<br />
<u>Condimento</u><br />
Tagliate a rondelle gli asparagi, tenendo da parte cinque o sei punte, e sbollentateli per un paio di minuti, quindi scolateli (conservate l'acqua di cottura) e immergeteli subito in una ciotola con acqua e ghiaccio in modo da preservare il colore.<br />
Tritate finemente la cipolla e fatela stufare in padella con l'olio e il timo. Una volta appassita aggiungete gli asparagi scolati e continuate la cottura, aggiustando di sale. Qualora servisse bagnate con un po' dell'acqua di cottura degli asparagi. A cottura ultimata, gli asparagi devono essere morbidi ma sodi. Lasciateli raffreddare, quindi frullateli aggiungendo un po' di olio, il parmigiano, il pecorino e il succo di limone, fino ad ottenere una crema liscia.<br />
Tagliate a metà le punte di asparago messe da parte nel senso della lunghezza e saltatele in padella con il timo e la salvia fino a far prendere loro un po' di colore.<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://3.bp.blogspot.com/-6VVwnhmE7Bk/WShrdPmIlDI/AAAAAAAAETg/HwBasOuA318PdTCIdnHtHk8A9irXeghVwCLcB/s1600/collage01_bis.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em; text-align: center;"><img border="0" data-original-height="425" data-original-width="425" height="400" src="https://3.bp.blogspot.com/-6VVwnhmE7Bk/WShrdPmIlDI/AAAAAAAAETg/HwBasOuA318PdTCIdnHtHk8A9irXeghVwCLcB/s400/collage01_bis.jpg" width="400" /></a></div>
<br />
<br />
Cuocete le fettucciole nell'acqua di cottura degli asparagi. Versate la crema in una ciotola capiente, diluendola se necessario con un paio di cucchiai dell'acqua di cottura della pasta. Scolate le fettucciole, versatele nella ciotola con la crema di asparagi e mescolate il tutto. Disponete le fettucciole nei piatti individuali e decorate con le punte di asparago saltate.<br />
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<br />
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<a href="https://1.bp.blogspot.com/-7vDpT2rfqP0/WSh1NLhdyBI/AAAAAAAAEUI/Iw3CaOo8UvcmRdoojNMh97gPHDGWtJFiQCEw/s1600/IMG_8131.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="360" data-original-width="425" height="271" src="https://1.bp.blogspot.com/-7vDpT2rfqP0/WSh1NLhdyBI/AAAAAAAAEUI/Iw3CaOo8UvcmRdoojNMh97gPHDGWtJFiQCEw/s320/IMG_8131.jpg" width="320" /></a></div>
<br />Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/08465336148655160875noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5385540801624194184.post-26410243558867488982017-05-12T09:19:00.001+02:002017-05-12T09:19:59.941+02:00Cuori integrali con farro e miele, ovvero I Graham cracker per Un tè tra donneIn principio fu il <i><a href="http://cumgaudiomagno.blogspot.it/2016/10/biscotti-camomillini-ovvero-i.html">Tè delle Comari</a></i>.<br />
Un consesso di donne riunite a casa <i>GaudioMagno</i> in un pomeriggio domenicale intorno a una lunga tavola coperta di dolci e di tazze da tè, tra chiacchiere, risate e allegria.<br />
Tra un biscotto e una fetta di torta emerge chiaramente un concetto, espresso e condiviso da tutte le partecipanti: quanto sia utile e importante <i>dedicare del tempo a noi stessi</i>.<br />
Tempo di qualità, tempo da usare per creare benessere dentro e intorno a noi stessi, per arricchire la propria vita e la propria personalità.<br />
Tempo da ritagliare in mezzo alle attività della giornata, della settimana, del mese.<br />
Un tempo personale, da conquistare, custodire e proteggere.<br />
Fosse anche soltanto il tempo di una tazza di tè.<br />
Magari con qualche biscotto.<br />
Magari insieme a qualche amica.<br />
Magari conversando intorno ad argomenti diversi dalla chat di gruppo delle mamme dell'asilo o dall'ultima puntata de <i>L'isola dei famosi</i>.<br />
Magari conoscendo anche qualche persona nuova, ché si sa che socializzare apre la mente e mantiene giovane il cervello.<br />
<i>E perché non lo fai tu?</i><br />
"Come, scusa?"<br />
La voce sottile del Neurone <i>Social</i> si insinua nella conversazione, coprendo per un attimo le voci delle amiche riunite alla mia tavola.<br />
<i>Ho detto: Perché non lo fai tu? Il tempo per se stessi, il tè, i biscotti, le amiche, la conversazione intelligente, la socializzazione eccetera... Quello che hai organizzato questo pomeriggio, perché non lo ripeti periodicamente e raccogli nel tuo salotto un gruppo di donne disposte a prendersi del tempo per se stesse, a scambiarsi delle idee, a condividere le loro esperienze, a conoscere altre persone? Tè e biscotti non ti mancano, a giudicare da quello che ho visto nella tua dispensa. Idee e amiche nemmeno... Senza contare il fatto che sarebbe una buona occasione anche per te di arricchire il tuo mondo e ampliare le tue conoscenze. Dici sempre che in questa città non si fa mai niente: potresti fare qualcosa tu, ora, cominciando a far girare qualche idea in un salotto di questa città. E le persone che parteciperanno ai tuoi incontri potrebbero a loro volta organizzarne di propri, e il movimento di idee si allargherebbe a macchia d'olio. Sarebbe il tuo contributo personale all'evoluzione della Palude. Non dico che devi cambiare il mondo, però potresti dare una bella rinnovata al tuo mondo personale. In fondo, il Mondo universale è fatto di tanti piccoli mondi individuali, no? Pensaci.</i><br />
E io ci ho pensato!<br />
<br />
<i>Un tè tra donne</i> è l'iniziativa che ho avviato nel dicembre del 2016 con lo scopo di favorire e promuovere la socializzazione attraverso l'incontro tra donne diverse che periodicamente si riuniscono per condividere tutto quanto fa parte della loro vita e della loro personalità. Ad ogni appuntamento ognuna di noi ha la possibilità di conoscere persone nuove, di presentare se stessa e far conoscere le sue attività, i suoi interessi, le sue passioni, la sua creatività. Condividiamo le nostre idee e le nostre esperienze intorno a un tema di conversazione e partecipiamo insieme a giochi e attività che ci aiutano a socializzare tra noi. <i>Arricchimento</i> è la parola d'ordine, perché condividiamo il nostro mondo e tutto ciò che lo rende ricco.<br />
Tutto si svolge nello spazio di un paio d'ore e nell'atmosfera intima e raccolta del salotto di casa <i>GaudioMagno</i>, tra un biscotto e una tazza di tè. Non per niente, è la casa di due <i>foodblogger</i>!<br />
E quando l'incontro finisce... ci ritroviamo di nuovo insieme nel "salotto" virtuale del <a href="https://www.facebook.com/groups/1355955331110408/">gruppo Facebook</a> di <i>Un tè tra donne</i>, dove possiamo continuare a conoscerci e a dialogare tra di noi e con tutte le amiche che non riescono ad essere fisicamente presenti!<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://3.bp.blogspot.com/-q_Nf28uF0y0/WQHmGbar2YI/AAAAAAAADRw/YqmBUxvKEnUukAVcy7jm50UeUV9ReihTQCEw/s1600/2-Cuori%2Bintegrali%2B003.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="346" src="https://3.bp.blogspot.com/-q_Nf28uF0y0/WQHmGbar2YI/AAAAAAAADRw/YqmBUxvKEnUukAVcy7jm50UeUV9ReihTQCEw/s400/2-Cuori%2Bintegrali%2B003.jpg" width="400" /></a></div>
<br />
E che <i>foodbloogger</i> sarei, se non condividessi le ricette di <i>Un tè tra donne</i> con i miei lettori... e soprattutto con le mie lettrici?<br />
Inizio da questi biscotti, croccanti e gustosissimi, la cui <a href="http://uncondominioincucina.blogspot.it/2016/11/graham-crackers-perche-anche-tra.html">ricetta</a> devo all'amica e biscottatrice seriale Maria Teresa e che ho preparato per l'edizione di <i>Un tè tra donne</i> svoltasi nella settimana di San Valentino. Un omaggio al romanticismo dilagante in quel periodo, con una piccola nota culturale: i <i>Graham cracker</i> sono i biscotti che gli Americani usano per preparare le basi delle <i>cheesecake</i> (altre informazioni su questi biscotti le trovate nel bel <a href="http://uncondominioincucina.blogspot.it/2016/11/graham-crackers-perche-anche-tra.html">post</a> di Maria Teresa).<br />
<br />
<h2 style="text-align: center;">
<i>Biscotti integrali con farro e miele (Graham cracker)</i></h2>
<div>
<i><br /></i></div>
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<a href="https://4.bp.blogspot.com/-grR_L_iFCHU/WQHmFWhM7PI/AAAAAAAADRk/fJSzheM3z1c4u4OvZE1frMeaLBfoJIKMgCLcB/s1600/3-Cuori%2Bintegrali%2B006.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="297" src="https://4.bp.blogspot.com/-grR_L_iFCHU/WQHmFWhM7PI/AAAAAAAADRk/fJSzheM3z1c4u4OvZE1frMeaLBfoJIKMgCLcB/s400/3-Cuori%2Bintegrali%2B006.jpg" width="400" /></a></div>
<i><br /></i></div>
<div>
<i><b>Ingredienti:</b></i></div>
<div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
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</div>
230 g di farina integrale di frumento<br />
55 g di farina integrale di farro<br />
2 g di lievito istantaneo<br />
1 g di bicarbonato di sodio<br />
0,5 g di ammoniaca per dolci<br />
1 cucchiaino abbondante di cannella<br />
60 g di miele di acacia<br />
mezzo cucchiaino di sale fino<br />
4 cucchiai (circa, a seconda di quanto ne assorbono le farine) di latte<br />
80 g di burro bavarese freddo ma appena morbido<br />
50 g di zucchero a velo<br />
farina di riso per la stesura dell'impasto<br />
zucchero semolato per la finitura dei biscotti<br />
<br />
<b><i>Preparazione:</i></b><br />
Mescolate le farine con il lievito, il bicarbonato, l'ammoniaca e la cannella nella ciotola della planetaria.<br />
Fate sciogliere il miele e il sale nel latte tiepido.<br />
Unite alle farine il burro a pezzettini, freddo di frigo ma plasmabile, e avviate la planetaria con la foglia portandola lentamente a velocità medio-bassa. Fate lavorare la macchina per alcuni minuti, fino a ottenere un composto dall'aspetto simile a sabbia bagnata.<br />
Aggiungete lo zucchero a velo, mescolate bene e poi, con la macchina al minimo della velocità, versate a filo il latte tiepido e fate girare fino a che il tutto non si compatta in un impasto omogeneo. Se il composto risulta troppo sgranato e tende a sbriciolarsi quando viene pressato tra le dita aggiungete ancora un cucchiaio di latte.<br />
Rovesciate l'impasto su un pezzo di pellicola steso sul piano di lavoro e compattatelo in un panetto schiacciato, aiutandovi con i lembi della pellicola. Avvolgete bene il panetto nella pellicola e fatelo riposare in frigorifero per almeno 30-40 minuti (e fino a 2 giorni).<br />
Dopo il riposo togliete il panetto dal frigo e immediatamente spezzettatelo con le mani, lavorandolo per qualche secondo per renderlo di nuovo plasmabile (ma senza scaldarlo) sul piano spolverato con poca farina di riso, poi stendetelo con il mattarello allo spessore di 3 mm e ritagliate i biscotti disponendoli via via su una placca ricoperta di carta da forno.<br />
Praticate, con il retro di uno spiedino di legno, dei forellini nei biscotti (impediscono che i biscotti si gonfino troppo in cottura) e cospargete la superficie con lo zucchero semolato, che in cottura caramellerà leggermente rendendo i biscotti più aromatici e deliziosamente croccanti.<br />
Parcheggiate i biscotti in frigorifero per mezz'ora prima di infornarli e poi cuoceteli in forno preriscaldato statico (ventilato se cuocete i biscotti su due livelli) a 170° per 10-15 minuti, lasciando per gli ultimi 2 minuti di cottura lo sportello del forno aperto a spiffero. Alla fine i bordi dei biscotti dovranno risultare ben dorati ma non troppo scuri.<br />
Sfornate i biscotti e lasciateli raffreddare sulla teglia prima di riporli in una scatola di latta: diventeranno croccantissimi e saranno pronti per essere disposti su un vassoio e serviti al vostro <i>Tè tra donne</i>!<br />
<br />
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<a href="https://1.bp.blogspot.com/-EM5iY04f-0I/WQHmGamudWI/AAAAAAAADRw/R1jdPEYhmEEMewZRpCAidxFaMIVci7KLACEw/s1600/1-Cuori%2Bintegrali%2B001.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="368" src="https://1.bp.blogspot.com/-EM5iY04f-0I/WQHmGamudWI/AAAAAAAADRw/R1jdPEYhmEEMewZRpCAidxFaMIVci7KLACEw/s400/1-Cuori%2Bintegrali%2B001.jpg" width="400" /></a></div>
<br />
Le ricette di <i>Un tè tra donne</i>, però, non sono soltanto preparazioni culinarie. Ci sono "ricette" per la conversazione, per le attività, per i giochi sociali. Condividerò anche quelle, un po' per volta, sulle pagine del blog, e le riunirò tutte nella nuova pagina dedicata a <i>Un tè tra donne</i> che da oggi figura nell'<i>home page</i> di <i>Cum Gaudio Magno</i>.<br />
Amiche lettrici, vi lascio oggi con l'augurio specialissimo di riuscire a creare, nel tempo della vostra quotidianità, quel tempo personale che è una preziosa risorsa e un diritto fondamentale per ciascun essere umano, uomo o donna che sia... e con un suggerimento: se ricevete un invito per <i>Un tè tra donne</i>, accettatelo e <a href="https://www.facebook.com/groups/1355955331110408/">unitevi</a> a questo allegro e colorato movimento! ;-)</div>
Gaudio (Franci)http://www.blogger.com/profile/09440441536892395930noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-5385540801624194184.post-40386602331403630772017-05-05T14:00:00.000+02:002017-07-22T18:52:06.575+02:00Fave marinate con menta, alloro e pepe bianco<i>Ciao Franci,</i><br />
<i>ti scrivo per la nostra iniziativa <a href="http://www.glutenfreetravelandliving.it/sorpresa-calendario-gluten-free/">Gluten Free Calendar</a>. Tu sei la nostra prossima giudice, grazie al fatto che hai inviato un gran numero di ricette al <a href="https://www.glutenfreetravelandliving.it/100-gluten-free-friday/">Gluten Free Fri(Day)</a> di <a href="https://www.glutenfreetravelandliving.it/">Gluten Free Travel and Living</a>. A maggio tocca alle fave e agli asparagi e tu dovresti fare una ricetta che ha questi ingredienti come protagonisti e postarla venerdì 5 maggio. Ti andrebbe di farlo?</i><br />
<i><br /></i>
Seguono, in stretto ordine cronologico, i pensieri suscitati in me dalla lettura delle parole citate:<br />
<i>- WOW!!! Che onore essere stata scelta dalle colleghe sglutinate come giudice del Gluten Free Calendar per <a href="https://www.glutenfreetravelandliving.it/fave-asparagi-ingredienti-di-maggio/">il mese di maggio</a>!</i><br />
<i>- Ma il cinque maggio è tra una settimana! Scegliere la ricetta, realizzarla, fotografare il piatto, scrivere il post, tutto deve essere fatto prima del cinque... E come faccio a preparare tutto in tempo, con il corso che sto frequentando, la collaborazione al Pasta Madre Day del sette maggio... e soprattutto con la cucina di casa GaudioMagno chiusa per lavori di manutenzione???</i><br />
- <i>Potrei usare quella ricettina con le fave che ho trovato l'anno scorso sulla mia rivista di cucina preferita e che non ho mai pubblicato perché aveva bisogno di qualche aggiustamento... e rifarla con tutti i cambiamenti a cui avevo pensato! E' facilissima, velocissima, leggerissima, freschissima, gustosissima, sfiziosissima e anche versatilissima e utilissima per tantissime altre preparazioni!</i><br />
<i>- Dunque, mentre la cucina è chiusa posso uscire a procurarmi gli ingredienti... se poi riesco ad accedere al frigorifero e a infilarci dentro le fave è perfetto... posso anche scrivere il post con la ricetta e l'introduzione... appena la cucina è di nuovo agibile e pulita io schizzo dentro a razzo e cucino... mentre la preparazione si raffredda preparo il set per le foto, e speriamo che quel giorno ci sia la luce adatta... Sì, penso proprio di potercela fare!</i><br />
<br />
<h2 style="text-align: center;">
<i>Fave marinate con menta, alloro e pepe bianco</i></h2>
<div>
<i><br /></i></div>
<div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://1.bp.blogspot.com/-Z2jYcGo79gE/WQn61VAsBzI/AAAAAAAADUc/YVWZZFTopnUp0OcGNCG7jNtZ3clzbWwWgCEw/s1600/1-Fave%2Bmarinate%2B004.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="301" src="https://1.bp.blogspot.com/-Z2jYcGo79gE/WQn61VAsBzI/AAAAAAAADUc/YVWZZFTopnUp0OcGNCG7jNtZ3clzbWwWgCEw/s400/1-Fave%2Bmarinate%2B004.jpg" width="400" /></a></div>
<i><br /></i></div>
<div>
<i><b>Ingredienti:</b></i></div>
<div>
250 g di fave fresche sgranate (scegliete quelle più piccole e tenere)</div>
<div>
1 cucchiaio scarso di olio extravergine di oliva</div>
<div>
1 spicchio di aglio</div>
<div>
mezzo cucchiaino di grani di pepe bianco<br />
1 foglia di alloro<br />
<div style="-webkit-text-stroke-width: 0px; color: black; font-family: 'Times New Roman'; font-size: medium; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: normal; letter-spacing: normal; line-height: normal; orphans: auto; text-align: start; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; widows: 1; word-spacing: 0px;">
<div style="margin: 0px;">
1 rametto di menta fresca</div>
</div>
</div>
<div>
sale</div>
<div>
250 ml di aceto di vino bianco<br />
<br /></div>
<div>
<b><i>Preparazione:</i></b></div>
<div>
Sbollentate le fave versandole in acqua bollente per un minuto scarso, poi scolatele e tuffatele subito in acqua e ghiaccio. Una volta fredde eliminate la pellicina che le riveste e mettetele da parte.</div>
<div>
Scaldate l'olio in una padella, unite l'aglio, il pepe, la foglia di alloro e il rametto di menta e fate insaporire per un paio di minuti a fuoco medio-basso, facendo attenzione a non far dorare l'aglio.</div>
<div>
Aggiungete le fave e fatele saltare per uno-due minuti o finché non si inteneriscono. Devono restare comunque sode.</div>
<div>
Salate leggermente, versate l'aceto e portate a ebollizione.</div>
<div>
Togliete dal fuoco, eliminate l'aglio, la menta e l'alloro e versate subito il tutto in un barattolo di vetro per conserve ben pulito. Chiudete immediatamente il barattolo avvitando bene il coperchio, capovolgetelo per 5 minuti, poi raddrizzatelo e lasciatelo raffreddare. Trasferite il barattolo nel frigorifero e attendete almeno qualche giorno prima di consumare le fave.<br />
<br /></div>
<div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://1.bp.blogspot.com/-1Ev8-azfkOc/WQn61KMWmwI/AAAAAAAADUU/ocricBh-okgwcwScWylpuCxkG9GbTfdbQCEw/s1600/2-Fave%2Bmarinate%2B007.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="307" src="https://1.bp.blogspot.com/-1Ev8-azfkOc/WQn61KMWmwI/AAAAAAAADUU/ocricBh-okgwcwScWylpuCxkG9GbTfdbQCEw/s400/2-Fave%2Bmarinate%2B007.jpg" width="400" /></a></div>
<br /></div>
<div>
Le fave marinate possono essere utilizzate come antipasto, in accompagnamento a formaggi e salumi, e per arricchire con un tocco di originalità una quantità di preparazioni, dai contorni alle insalate di cereali e di verdure. Un esempio sfizioso, velocissimo e di sicuro effetto?<br />
<br />
<h3 style="text-align: center;">
<i>Antipasto di formaggi e salumi con olive e fave marinate</i></h3>
</div>
<div>
<i><br /></i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://2.bp.blogspot.com/-VSofR7xr7Y4/WQn61JZuddI/AAAAAAAADUY/CHX1fxyxsL0wiOtuCWnqHad-8j14vYQ8ACLcB/s1600/3-Fave%2Bmarinate%2B012.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="333" src="https://2.bp.blogspot.com/-VSofR7xr7Y4/WQn61JZuddI/AAAAAAAADUY/CHX1fxyxsL0wiOtuCWnqHad-8j14vYQ8ACLcB/s400/3-Fave%2Bmarinate%2B012.jpg" width="400" /></a></div>
<div>
<i><br /></i></div>
<div>
<i><b>Ingredienti:</b></i></div>
<div>
formaggi e salumi misti, tagliati a cubi</div>
<div>
olive miste</div>
<div>
fave marinate</div>
<div>
olio extravergine di oliva</div>
<div>
qualche goccia della marinata delle fave</div>
<div>
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<div>
<b><i>Preparazione:</i></b></div>
<div>
Mescolate tutto in una ciotola e fate insaporire l'antipasto per qualche ora in frigorifero prima di servirlo in ciotoline più piccole, decorando con foglioline di menta fresca.</div>
<div>
<br /></div>
<div>
<div>
Questa ricetta partecipa al <a href="http://www.glutenfreetravelandliving.it/gffd-ricette/" target="_blank">100% GLUTEN FREE FRI(DAY)</a> di <a href="http://www.glutenfreetravelandliving.it/" target="_blank">Gluten Free Travel and Living</a>...<br />
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
<a href="http://www.glutenfreetravelandliving.it/100-gluten-free-friday/" target="_blank"><img alt="I Love Gluten Free (FRI)DAY – Gluten Free Travel & Living" src="http://www.glutenfreetravelandliving.it/img/ilove-gffd.png" height="100" rel="lightbox" title="CODE" width="200" /></a><br />
<br />
<div style="text-align: left;">
... e al <a href="https://www.glutenfreetravelandliving.it/fave-asparagi-ingredienti-di-maggio/">Gluten Free Calendar di maggio</a>:<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://3.bp.blogspot.com/-2bJ4pQEjj2M/WQpINyqpvbI/AAAAAAAADUs/fJYEV6YSXysnvgZu69LqSfUPTTVKCfWFgCLcB/s1600/banner%2BGFC.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="200" src="https://3.bp.blogspot.com/-2bJ4pQEjj2M/WQpINyqpvbI/AAAAAAAADUs/fJYEV6YSXysnvgZu69LqSfUPTTVKCfWFgCLcB/s200/banner%2BGFC.jpg" width="200" /></a></div>
<br />
Se avete un blog di cucina, questo mese mettetevi in gioco e partecipate al Gluten Free Calendar! Leggete <a href="https://www.glutenfreetravelandliving.it/fave-asparagi-in%E2%80%A6dienti-di-maggio">qui</a> le poche e semplici regole da seguire e unitevi a me e alle mie colleghe sglutinate... avete tempo fino al 27 maggio!</div>
</div>
</div>
Gaudio (Franci)http://www.blogger.com/profile/09440441536892395930noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-5385540801624194184.post-83139763367312465292017-04-18T08:00:00.000+02:002017-04-18T08:00:06.272+02:00Pane di grano duro senza impasto con cottura frigo-forno, ovvero L'ultimo pane di OrlandoUna fredda sera di novembre 2016, nella cucina di una nota <i>foodblogger</i> della Palude.<br />
"... Le nove e quarantacinque... la mezzora di riposo è passata, posso fare la prima piega di rinforzo... schiaccio leggermente l'impasto... lo allargo a rettangolo... porto il lembo superiore al centro... sovrappongo il lembo inferiore... ruoto di novanta gradi... appiattisco ancora e ripeto la piega... arrotondo lievemente... guarda qua com'è bello liscio! Sta venendo prop... <i>Ommioddio!!!</i> Che cosa ho fatto!!! <i>CHE COSA HO FATTO!!!"</i><br />
La nota <i>foodblogger</i> della Palude si accascia su una sedia, prendendosi la testa con le mani.<br />
"Ho fatto una cosa <i>terribile</i>!"<br />
A fatica, la nota <i>foodblogger</i> della Palude si alza barcollando e, con la stanza intera che sembra girarle intorno vorticosamente, riesce a trascinarsi, sostenendosi alle pareti, fino al salotto dove crolla sul divano, le gambe mollicce, la vista annebbiata, la fronte imperlata di sudore.<br />
"Amore... ho fatto una cosa <i>terribile</i>..."<br />
"Cioè? Che hai fatto?"<br />
"... una cosa terribile, terribile..."<br />
"Ma vuoi parlare? Che hai fatto? Mi stai spaventando!"<br />
"Non l'ho fatto apposta, giuro... Non so come sia potuto accadere... Non l'ho fatto apposta..."<br />
"Ma cosa hai fatto, si può sapere? Guarda che comincio a inquietarmi!"<br />
"<a href="http://cumgaudiomagno.blogspot.it/2014/11/la-vera-storia-della-torta-di-padre-pio.html">Orlando</a>..."<br />
"Orlando? <i>Orlando</i> cosa?"<br />
"Ecco... Orlando..."<br />
"Che c'entra Orlando? Che hai fatto a Orlando? Parla!"<br />
"Io... io... l'ho messo tutto nell'impasto del pane..."<br />
"E allora?"<br />
"L'ho rinfrescato e l'ho messo tutto nel pane... mi sono dimenticata di tenerne da parte un pochino da conservare nel frigo... me ne sono accorta solo alla prima piega... non ne ho più... non ho più Orlando!"<br />
Gli occhi della nota <i>foodblogger</i> della Palude si riempiono di lacrime.<br />
"Ma come, non hai più Orlando! Hai ucciso Orlando! Il <i>mio</i> Orlando!"<br />
"Amore, mi dispiace... Giuro che non l'ho fatto apposta... E' stato un incidente."<br />
"Ma quante volte ti ho detto di non impastare di sera, che sei stanca! E adesso non abbiamo più Orlando! Ma sei sicura che non puoi recuperarne un po' da qualche parte? Che so, dal barattolo sporco del rinfresco, un piattino, una posata?"<br />
"No, ho lavato tutto e il barattolo l'ho sciacquato e l'ho messo nella lavastoviglie... <i>la lavastoviglie!!!</i>"<br />
La nota <i>foodblogger</i> della Palude balza in piedi e corre in cucina. In due salti raggiunge la lavastoviglie, apre lo sportello, fa scorrere il cestello superiore e ne estrae un vasetto di vetro capovolto, sporco di qualche goccia biancastra e melmosa.<br />
"Grazie al cielo non ho mai dato retta a quelli che dicono di lavare i barattoli del <i>licoli</i> col dito e l'acqua bollente! E' un'idea disperata... ma devo tentare!"<br />
Con cura, la nota <i>foodblogger</i> della Palude recupera dal vasetto di vetro le gocce acquose con un coltello a punta tonda, facendole cadere in un piccolissimo barattolo di vetro. Poi, usando una bilancia digitale di altissima precisione, pesa pochi decigrammi di farina e di acqua e li versa nel barattolino, mescolandoli alla melma annacquata.<br />
"Adesso non resta che aspettare e vedere se..."<br />
"Ma che stai facendo?"<br />
"Ho recuperato qualche goccia di Orlando dal barattolo che avevo sciacquato e messo nella lavastoviglie e ho tentato di fare un rinfresco... magari ci sono ancora dei batteri attivi... Dobbiamo aspettare e vedere se domani ci sono segni di fermentazione. Se l'esperimento fallisce, dovrò cercare qualcuno che mi dia un po' del suo <i>licoli</i>."<br />
"Io non voglio un altro <i>licoli</i>. Io voglio Orlando. Ma come hai potuto..."<br />
<br />
La notte della nota <i>foodblogger</i> della Palude trascorre inquieta, tra sogni agitati e vaghi sensi di colpa.<br />
Al mattino...<br />
"Amore! E' vivo! Orlando è vivo! Guarda quella bollicina microscopica! L'ho recuperato, evviva!... Caspita, com'è venuto bene il pane che ho impastato ieri sera! Non si può certo dire che Orlando non ci abbia messo.... <i>tutto se stesso</i>!"<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://4.bp.blogspot.com/-Bt49Ukve-XQ/WO6aTLVsD7I/AAAAAAAADP4/_GSj0T5Cn58qceWNHa7pYRJwZuGjjquwACLcB/s1600/3-P_20170301_131658_NT.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="235" src="https://4.bp.blogspot.com/-Bt49Ukve-XQ/WO6aTLVsD7I/AAAAAAAADP4/_GSj0T5Cn58qceWNHa7pYRJwZuGjjquwACLcB/s400/3-P_20170301_131658_NT.jpg" width="400" /></a></div>
<br />
Come forse alcuni dei miei <strike>venticinque</strike> novecentocinquantaquattro lettori sapranno, sono una persona piuttosto pigra e tendo a fare molte cose cercando di ottenere il massimo risultato col minimo sforzo.<br />
Il pane è una di queste, soprattutto in estate, e ciò mi porta alla costante ricerca di qualche tecnica che mi permetta di impastarlo risparmiandomi la sia pur minima fatica, compresa quella di accendere la planetaria e regolare a mano il selettore di velocità.<br />
Quando ho visto <a href="http://blog.giallozafferano.it/pasticcerapasticciata/pane-senza-impasto-video/">questa ricetta</a> della mia amica Loredana ho capito che la mia ricerca era finita! :D<br />
Sono più di due mesi che panifico allegramente e senza sforzo con questo metodo. L'ho applicato per impastare diverse farine, ho aggiunto dei semi all'impasto base, ho apportato qualche cambiamento per quanto riguarda la cottura, e adesso posso finalmente e con sicurezza affermare che... <i>sono pronta per l'estate!</i> :D<br />
Grazie, Loredana, per i tuoi insegnamenti, per i tanti consigli... e per i tuoi ottimi video che mi hai permesso di inserire in questo post! ;)<br />
<br />
<h2 style="text-align: center;">
<i>Pane di grano duro (quasi) senza impasto con cottura frigo-forno</i></h2>
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<i><br /></i></div>
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<a href="https://3.bp.blogspot.com/-7WXZeVmzoY4/WO6aTe3HFfI/AAAAAAAADQA/MA7qO1krGMI89b2LA1X_5z0Tjqa6RSvXwCLcB/s1600/2-P_20170301_131324.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="225" src="https://3.bp.blogspot.com/-7WXZeVmzoY4/WO6aTe3HFfI/AAAAAAAADQA/MA7qO1krGMI89b2LA1X_5z0Tjqa6RSvXwCLcB/s400/2-P_20170301_131324.jpg" width="400" /></a></div>
<i><br /></i></div>
<div>
<i><b>Ingredienti:</b></i></div>
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100 g di licoli appena rinfrescato</div>
<div>
500 g di semola rimacinata di grano duro </div>
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345 g di acqua</div>
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5 g di sale fino</div>
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<i>facoltativamente, potete aggiungere </i>50 g di semi misti tostati<i>, che nella pagnotta della foto non ho messo ma che ci stanno benissimo!</i></div>
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<br /></div>
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<b><i>Preparazione:</i></b></div>
<div>
<i>Idealmente, dovreste iniziare rinfrescando il lievito al mattino, impastare all'ora di pranzo, far lievitare l'impasto durante il pomeriggio, parcheggiarlo in frigo per la notte e cuocerlo la mattina seguente.</i></div>
<div>
<i>Questa dose di lievito e questi tempi sono calcolati per una temperatura ambiente di 20-21°. In estate diminuite la quantità di lievito.</i></div>
<div>
<u>Prima autolisi</u></div>
<div>
Mentre il licoli fermenta preparate la prima autolisi, in modo che durante le ore necessarie per il raddoppio inizi a formarsi la maglia glutinica.</div>
<div>
Mescolate in una ciotola ampia la semola rimacinata con il sale e aggiungete poco per volta tutta l'acqua, mescolando con una forchetta o con la mano finché la semola non è tutta bagnata. Non dovete impastare: fermatevi quando il composto è ancora granuloso e slegato ma non c'è più semola asciutta sul fondo della ciotola:<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<iframe allowfullscreen="" class="YOUTUBE-iframe-video" data-thumbnail-src="https://i.ytimg.com/vi/C9ZobtMksnE/0.jpg" frameborder="0" height="266" src="https://www.youtube.com/embed/C9ZobtMksnE?feature=player_embedded" width="320"></iframe></div>
<br /></div>
<div>
Coprite con un piatto e aspettate che il licoli raddoppi di volume.</div>
<div>
<u>Seconda autolisi</u></div>
<div>
Versate sul composto autolitico il licoli raddoppiato ed eventualmente i semi misti tostati e amalgamate il tutto con le mani fino a ottenere un composto omogeneo. Di nuovo, non dovete impastare ma soltanto fare in modo che il lievito e i semi vengano incorporati nel composto e si distribuiscano omogeneamente.</div>
<div>
Coprite la ciotola con il piatto e aspettate un'ora.</div>
<div>
<u>Impasto</u></div>
<div>
Rovesciate il composto, che sarà ormai diventato un tutt'uno abbastanza asciutto, su un piano spolverato con un po' di semola rimacinata e date 4-5 colpi di <i>slap-and-fold</i>. Non di più, perché il glutine del grano duro è piuttosto corto, tenace e poco elastico e rischiereste di strappare la maglia glutinica insistendo troppo con lo <i>slap-and-fold</i>. Fermatevi appena l'impasto è liscio.</div>
<div>
Arrotondate leggermente l'impasto e lasciatelo riposare scoperto per 30 minuti.</div>
<div>
<u>Pieghe di rinforzo</u></div>
<div>
Date un giro di pieghe di rinforzo, arrotondate leggermente l'impasto e lasciatelo riposare per 30 minuti coperto a campana con una ciotola.</div>
<div>
Date un secondo giro di pieghe di rinforzo, arrotondate l'impasto, copritelo con la ciotola e aspettate altri 30 minuti.</div>
<div>
Date un terzo e ultimo giro di pieghe, effettuate una leggera pirlatura e mettete l'impasto in una ciotola oliata per la prima lievitazione.<br />
Questo video mostra le fasi della lavorazione del pane dalla seconda autolisi fino a questo punto:<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<iframe allowfullscreen="" class="YOUTUBE-iframe-video" data-thumbnail-src="https://i.ytimg.com/vi/lqY7e-xtegU/0.jpg" frameborder="0" height="266" src="https://www.youtube.com/embed/lqY7e-xtegU?feature=player_embedded" width="320"></iframe></div>
<br /></div>
<div>
<u>Formatura</u></div>
<div>
Fate lievitare l'impasto finché non raddoppia di volume o quasi, poi capovolgetelo su un piano spolverato con poca semola e formatelo a pagnotta:<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<iframe allowfullscreen="" class="YOUTUBE-iframe-video" data-thumbnail-src="https://i.ytimg.com/vi/l5ScM2tTNaQ/0.jpg" frameborder="0" height="266" src="https://www.youtube.com/embed/l5ScM2tTNaQ?feature=player_embedded" width="320"></iframe></div>
<br /></div>
<div>
Sistemate l'impasto in una ciotola larga abbastanza da contenere l'aumento di volume del pane, rivestita con un telo da cucina pulito e spolverato abbondantemente con semola rimacinata. Cospargete la superficie del pane con altra semola (o con farina di mais se volete una crosta un po' più croccante), rimboccate i lembi del telo coprendo bene l'impasto, chiudete la ciotola in una busta di plastica e mettetela in frigorifero.<br />
<div style="font-family: 'times new roman';">
<div style="margin: 0px;">
Al mattino estraete la ciotola dal frigo e valutate le dimensioni dell'impasto, che dovrà essere visibilmente aumentato di volume. Premendo un dito sui lati del pane, dovrete sentire l'impasto morbido e gonfio e l'impronta creata dal dito dovrà tornare su lentamente e lasciare una piccola traccia. Se così non fosse, lasciate lievitare ancora l'impasto a temperatura ambiente.</div>
<div style="margin: 0px;">
Una piccola nota: in inverno può essere conveniente far partire la seconda lievitazione a temperatura ambiente prima di mettere il pane nel frigo oppure effettuare la prima lievitazione tenendo l'impasto al caldo, altrimenti il pane potrebbe non lievitare abbastanza durante le ore di frigo per via della temperatura bassa.</div>
</div>
</div>
<div>
<u>Cottura</u></div>
<div>
Al momento di cuocere il pane sistemate sulla base del forno un pentolino con due dita d'acqua per creare vapore e umidità all'interno del forno, infilate una griglia nella parte inferiore del forno (se il vostro forno ha cinque livelli, il secondo partendo dal basso), sistemate sulla griglia una teglia per la cottura del pane (<u>non antiaderente</u>: usate se possibile una teglia in ferro come quelle delle pizzerie a taglio), accendete il forno al massimo e aspettate che raggiunga la temperatura impostata.</div>
<div>
Quando il forno arriva a temperatura estraete con cautela la teglia rovente, spolveratela con un po' di semola o di farina di mais e rovesciatevi sopra il pane capovolgendo la ciotola. Bagnatevi una mano e accarezzate tutta la superficie del pane (questo serve a mantenerla leggermente umida nelle prime fasi della cottura ed evita di dover aprire il forno per vaporizzare acqua al suo interno), poi con un bisturi o una lametta da barba praticatevi dei tagli profondi 1-2 centimetri, tenendo la lama inclinata di 45° rispetto alla superficie del pane:<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<iframe allowfullscreen="" class="YOUTUBE-iframe-video" data-thumbnail-src="https://i.ytimg.com/vi/oJce2Okx7RE/0.jpg" frameborder="0" height="266" src="https://www.youtube.com/embed/oJce2Okx7RE?feature=player_embedded" width="320"></iframe></div>
<br />
Infornate immediatamente il pane, posizionando la teglia sulla griglia e sistemando la placca del forno capovolta al primo livello, quello subito sotto la resistenza superiore del forno, in modo da schermare il calore proveniente dall'alto rallentando così la formazione della crosta e permettendo al pane di espandersi nelle prime fasi della cottura, agevolato anche dal vapore prodotto dal pentolino. Cuocete in questo modo a 240° per 20 minuti, poi abbassate la temperatura a 220° e continuate la cottura per altri 20 minuti.<br />
Togliete il pentolino e cuocete ancora per 10 minuti, stavolta attivando la ventilazione e tenendo lo sportello del forno socchiuso (incastratevi il manico di un cucchiaio di legno), poi portate la temperatura a 200°, eliminate la leccarda dal "cielo" del forno e trasferite il pane dalla teglia direttamente sulla griglia del forno. Cuocete per altri 10 minuti con la ventilazione e lo sportello aperto a spiffero, poi spegnete il forno e lasciate il pane al suo interno per altri 30 minuti, sempre con la ventilazione attiva e lo sportello aperto a spiffero, in modo che il pane si asciughi bene anche all'interno. Con questo tipo di cottura si ottiene un pane con una crosta sottile che resta croccante fino al giorno dopo.<br />
Trascorsa la mezzora di raffreddamento nel forno estraete il pane e posizionatelo in verticale appoggiato a una parete. Lasciatelo raffreddare per almeno 3-4 ore prima di tagliarlo.<br />
<br />
Per vostra (e mia) comodità, ecco uno schema che riassume le fasi e i tempi dell'impasto e della cottura. E' puramente indicativo, perché i tempi di lievitazione variano in funzione della temperatura, della forza e della quantità del lievito, mentre le indicazioni di cottura vanno testate nel proprio forno in quanto è scientificamente dimostrato che ogni forno è diverso dall'altro.<br />
- ore 8: rinfresco del licoli (da tenere al caldo se non è estate) e preparazione della prima autolisi<br />
- ore 12: seconda autolisi<br />
- ore 13: impasto con 4-5 colpi di <i>slap-and-fold</i> + riposo scoperto<br />
- ore 13.30: prima piega di rinforzo + riposo coperto a campana<br />
- ore 14: seconda piega di rinforzo + riposo coperto a campana<br />
- ore 14.30: terza piega di rinforzo + pirlatura + prima lievitazione<br />
- ore 19.30 (indicativamente): formatura + passaggio in frigo.<br />
Il mattino seguente valutare l'aumento di volume, se necessario completare la seconda lievitazione e procedere con la cottura:<br />
- preriscaldare il forno a 240° con pentolino sul fondo e griglia con teglia vuota nella parte bassa<br />
- rovesciare il pane sulla teglia, bagnarne la superficie, praticare i tagli e infornare immediatamente<br />
- cuocere il pane nella parte bassa del forno, con il pentolino sul fondo e la leccarda capovolta al livello più alto, per 20 minuti a 240°<br />
- abbassare la temperatura a 220° e cuocere per 20 minuti<br />
- togliere il pentolino e cuocere con forno ventilato e a spiffero per 10 minuti, sempre a 220°<br />
- abbassare la temperatura a 200°, togliere la leccarda, trasferire il pane sulla griglia e cuocere con forno ventilato e a spiffero per 10 minuti<br />
- spegnere il forno e lasciare il pane all'interno per 30 minuti con forno ventilato e a spiffero<br />
- sfornare il pane e lasciarlo raffreddare in verticale per 3-4 ore.<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://2.bp.blogspot.com/-j2XlQYNRrrA/WO6aTUsESyI/AAAAAAAADP8/qqCJrJ9_n2o2mm24qBbvrlz0_m5p50HqACEw/s1600/1-P_20170301_131158.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="225" src="https://2.bp.blogspot.com/-j2XlQYNRrrA/WO6aTUsESyI/AAAAAAAADP8/qqCJrJ9_n2o2mm24qBbvrlz0_m5p50HqACEw/s400/1-P_20170301_131158.jpg" width="400" /></a></div>
<br />
"Amore, ti presento Clodoveo. L'ho avuto oggi da un'amica e starà con noi finché Orlando non si sarà ripreso."<br />
"Non voglio estranei. Voglio Orlando."<br />
"Orlando si sta ristabilendo, ma ci vorrà del tempo e Clodoveo ci aiuterà fino ad allora. E poi sai una cosa? Funziona alla grande, 'sto <i>licoli</i>... Quasi quasi me lo tengo, insieme a Orlando!"</div>
Gaudio (Franci)http://www.blogger.com/profile/09440441536892395930noreply@blogger.com8tag:blogger.com,1999:blog-5385540801624194184.post-73620814115607047332017-03-13T08:00:00.000+01:002018-11-19T15:08:08.999+01:00Yogurt fatto in casa, senza yogurtiera e senza tecnologia!<i>Cara Gaudio,</i><br />
<i>quando leggerai queste righe, io sarò già lontano.</i><br />
<i>Me ne vado.</i><br />
<i>Sì, ti lascio.</i><br />
<i>Lascio questa casa fredda, buia e silenziosa.</i><br />
<i>Lascio questa vita di cure scarse, di soddisfazioni poche o nulle.</i><br />
<i>Già, nulle.</i><br />
<i>Tu che non parli mai di me.</i><br />
<i>Tu che non ritieni che io possa avere un posto nel tuo blog di cucina.</i><br />
<i>Tu che riversi il tuo amore su un acido, melmoso personaggio.</i><br />
<i>Me ne vado, Gaudio.</i><br />
<i>Non rimpiango di essere stato con te fino ad ora.</i><br />
<i>Non rimpiango questi anni in cui ti ho curato e protetto.</i><br />
<i>Mi dicevi sempre, ricordi?, che se stavi bene era grazie a me.</i><br />
<i>Che da quando c'ero io, non ti ammalavi mai.</i><br />
<i>Non ti ho mai chiesto niente, Gaudio, e forse questo è stato il mio errore.</i><br />
<i>Ti ho visto parlare ogni giorno con quell'altro, preoccuparti per lui, procurarti il meglio per lui.</i><br />
<i>Per me, quello che capitava. E niente saluto al mattino, niente buonanotte la sera.</i><br />
<i>Giorno dopo giorno tu parlavi di lui al mondo, mentre io restavo nel silenzio e nell'oblio.</i><br />
<i>Ti ho amato, Gaudio, ma è finita.</i><br />
<i>Ho capito che anch'io voglio, ho diritto al mio posto al sole.</i><br />
<i>E' per questo che me ne vado.</i><br />
<i>Mi trasferisco ai Caraibi.</i><br />
<i>Ti prego, non cercarmi ora, non fingere un interesse che non c'è mai stato.</i><br />
<i>Abbi cura di te, Gaudio.</i><br />
<i>Sei una bella persona, a modo tuo, e nonostante tutto sono felice di aver vissuto con te e di essere stato, in tutti questi anni, </i><br />
<div style="text-align: right;">
<i>Il tuo yogurt fatto in casa</i></div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://1.bp.blogspot.com/-rGyYoY7UAbQ/WMW7-f4RSpI/AAAAAAAADA0/YCQLd8fi-ZkjtoE5GWIGLJd2YdovEZvbgCLcB/s1600/1-Yogurt%2B001.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="400" src="https://1.bp.blogspot.com/-rGyYoY7UAbQ/WMW7-f4RSpI/AAAAAAAADA0/YCQLd8fi-ZkjtoE5GWIGLJd2YdovEZvbgCLcB/s400/1-Yogurt%2B001.jpg" width="288" /></a></div>
<br />
Davvero, non so perché io abbia aspettato fino ad ora per pubblicare la ricetta dello yogurt fatto in casa.<br />
Forse perché per me produrlo è diventato un gesto talmente quotidiano, come andare a comprare il latte, che non ci faccio nemmeno più caso.<br />
Ma dopo che tante persone mi hanno chiesto di spiegare come si fa, mi sono decisa!<br />
<br />
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://1.bp.blogspot.com/-ZX8iTcohFd8/WMW790IkMDI/AAAAAAAADAw/Q-YMyLKIZ14pDa5f4SSKq7LzX9PjmELvwCEw/s1600/2-Yogurt%2B004.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="400" src="https://1.bp.blogspot.com/-ZX8iTcohFd8/WMW790IkMDI/AAAAAAAADAw/Q-YMyLKIZ14pDa5f4SSKq7LzX9PjmELvwCEw/s400/2-Yogurt%2B004.jpg" width="285" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><i>"... il cucchiaino resta in piedi come una vanga conficcata nella neve..."</i></td></tr>
</tbody></table>
<br />
Lo yogurt fatto in casa è di una bontà unica e di una semplicità disarmante, in tutti i sensi.<br />
Bastano un po' di latte e di fermenti, una temperatura adeguata e il tutto avviene senza muovere un dito, nello spazio di una notte.<br />
E sì, perfino senza l'ausilio della tecnologia!<br />
Nessuna macchinetta da comprare, ma solo... uno scatolone e una coperta!<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://3.bp.blogspot.com/-Fpbr9Pxp9PU/WMW7-reWLpI/AAAAAAAADA4/EBzXFaiMiAogcYw1cbQgj9Fu0VDTYlRxQCEw/s1600/3-Yogurt%2B010.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="400" src="https://3.bp.blogspot.com/-Fpbr9Pxp9PU/WMW7-reWLpI/AAAAAAAADA4/EBzXFaiMiAogcYw1cbQgj9Fu0VDTYlRxQCEw/s400/3-Yogurt%2B010.jpg" width="311" /></a></div>
<br />
Vediamo come tutto questo sia possibile.<br />
Lo <a href="https://it.wikipedia.org/wiki/Yogurt">yogurt</a> è latte fermentato da <i>lattobacilli</i> che si nutrono di lattosio, per cui per produrlo in casa è sufficiente partire dai fermenti, nutrirli con del latte, tenerli al caldo e... aspettare!<br />
Dove trovare i fermenti? Nello yogurt, naturalmente!<br />
<i>Aho', nun ce sto a capi' gnente! Me servono i fermenti pe</i><i>' fa</i><i>' </i><i>'sto iogurt e me serve lo iogurt pe</i><i>' trova</i><i>' </i><i>'sti fermenti? Ma che me stai a di</i><i>'</i><i>?</i><br />
E' proprio così, lettore che commenti sempre dal fondo! Lo yogurt contiene fermenti lattici vivi, perciò il posto migliore per trovare i fermenti è proprio un vasetto di yogurt del supermercato!<br />
<i>Aho'...</i><br />
Lo so, lo so, <i>nun ce stai ancora a capi</i><i>' gnente</i>, ma adesso ti spiego tutto per benino, a te e agli altri <strike>venticinque</strike> settantadue lettori che sono rimasti lì basiti davanti allo schermo! :-D<br />
<br />
Si parte, come spiegavo al lettore che commenta sempre dal fondo, comprando al supermercato un vasetto di yogurt che abbia queste caratteristiche:<br />
- deve essere <i>al naturale e non zuccherato</i>; magro o intero è indifferente, quello che conta sono i fermenti che contiene;<br />
- la <i>data di scadenza</i> deve essere la <i>più lontana possibile</i>: più è fresco lo yogurt, più fermenti ancora vivi avremo a disposizione;<br />
- deve avere <i>un sapore che vi piaccia</i>, tenendo presente che lo yogurt che produrrete a casa vostra avrà un sapore leggermente meno acido di quello acquistato.<br />
Potete scegliere indifferentemente uno yogurt biologico oppure no, e potete anche usare, se vi piace, lo yogurt greco, purché al naturale.<br />
<br />
Una volta scelto lo yogurt adatto, è la volta del latte, che può essere fresco o a lunga conservazione, biologico o non biologico. Io li ho provati tutti e non ho riscontrato differenze sostanziali tra questi tipi di latte né nel sapore né nella consistenza del prodotto finale. La ricetta che ho trovato anni fa in rete (e che purtroppo non posso linkare perché la pagina che la riportava è stata rimossa) raccomandava l'uso di latte UHT, ossia a lunga conservazione, perché il trattamento termico a cui viene sottoposto il latte a lunga conservazione abbatte la carica batterica e di conseguenza il latte contiene meno microorganismi in grado di riprodursi quando lo scaldiamo per produrre il nostro yogurt. Ovviamente, dovendo provocare una fermentazione nel latte non è il caso di scherzare con microorganismi & co., ma io uso da un bel pezzo latte fresco e sono ancora viva e in buona salute, dato che anche il latte fresco viene pastorizzato per abbatterne almeno in parte la carica batterica. Perciò, scegliete pure a cuor leggero il vostro latte preferito.<br />
Il sapore e la consistenza del prodotto finale cambiano invece molto a seconda che si usi latte intero o latte parzialmente scremato: lo yogurt prodotto a partire dal latte intero ha un sapore più pieno, è più denso, più cremoso, più avvolgente. In poche parole, è più buono!<br />
<br />
Ora che abbiamo i fermenti e abbiamo il latte con cui nutrirli, dobbiamo fornire loro il calore necessario per attivarne il metabolismo. Ciò che fanno le yogurtiere elettriche, ossia mantenere al loro interno una temperatura costante intorno ai 40 gradi, noi lo faremo con uno scatolone e una coperta di lana!<br />
Anche se il latte in commercio è pastorizzato, è raccomandabile sottoporlo comunque a un trattamento termico casalingo. Per questo motivo faremo sobbollire leggermente il latte (a 90° circa), per un tempo che ci consentirà anche di far evaporare una parte dell'acqua contenuta nel latte allo scopo di ottenere uno yogurt più denso e cremoso.<br />
<br />
Dopo la sobbollitura bisogna raffreddare il latte fino a una temperatura che permetta ai lattobacilli di <strike>mangiare e scop</strike>... nutrirsi e riprodursi. La temperatura ideale è intorno ai 40° e la misureremo immergendo un dito nel latte, fino a sentirlo caldo ma non ustionante. Ovviamente potete usare un termometro da cucina, ma per qualche strano motivo a me lo yogurt viene meglio se uso il dito.<br />
<br />
Una volta raggiunti i 40° dobbiamo stemperare lo yogurt del supermercato con un po' di latte caldo, per renderlo omogeneo e fluido, e mescolarlo al resto del latte facendolo distribuire bene, dopodiché possiamo versarlo nei vasetti, filtrandolo con un colino, e riporre i vasetti in uno scatolone avvolgendoli per bene in una coperta di lana che manterrà il calore per il tempo necessario alla fermentazione.<br />
Si può versare il latte anche in un unico contenitore grande. Io preferisco usare dei vasetti di vetro monoporzione perché sono molto pratici e in questo modo si evita che lo yogurt venga ripetutamente a contatto con l'aria ogni volta che si preleva dal contenitore la quantità desiderata. Prelevare un po' di yogurt da un unico contenitore, inoltre, fa sì che si separi un po' di liquido che poi resta a galleggiare lì dove si è affondato il cucchiaio, mentre lo yogurt rimasto diventa più denso. Niente di male, basta mescolare e lo yogurt diventa omogeneo come prima, ma a me comunque non piace.<br />
<br />
Quanto tempo dura la fermentazione? Dipende dalla temperatura dell'ambiente. Se il latte versato nei vasetti è alla giusta temperatura, ci vogliono dalle 8 alle 14 ore per avere pronto lo yogurt. Giusto lo spazio di un pomeriggio e di una notte! Quando lo yogurt sarà pronto potrete trasferirlo in frigorifero per interrompere la fermentazione e farlo rassodare un pochino, e gustarlo non appena si sarà raffreddato, o anche appena tiepido, se vi piace.<br />
<br />
<i>Aho', co' tutte 'ste chiacchiere me sta a gira' la testa! Statte 'n po' zitta e dacce 'sta ricetta</i><i>!</i><br />
Ti accontento subito, lettore! :-D<br />
<br />
<h2 style="text-align: center;">
<i>Yogurt fatto in casa, senza yogurtiera</i></h2>
<div>
<i><br /></i></div>
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<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://4.bp.blogspot.com/-rGyYoY7UAbQ/WMW7-f4RSpI/AAAAAAAADA0/tGA-gaEtmzAOoKoz4VAullbIiLkFAK_4ACEw/s1600/1-Yogurt%2B001.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="400" src="https://4.bp.blogspot.com/-rGyYoY7UAbQ/WMW7-f4RSpI/AAAAAAAADA0/tGA-gaEtmzAOoKoz4VAullbIiLkFAK_4ACEw/s400/1-Yogurt%2B001.jpg" width="288" /></a></div>
<i><br /></i></div>
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<b style="font-style: italic;">Ingredienti per circa </b><b><i>6 vasetti monoporzione da 150 ml:</i></b></div>
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1 l di latte</div>
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<span style="background-color: white;">20 g</span> di yogurt al naturale non zuccherato </div>
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<br /></div>
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<b><i>Attrezzatura:</i></b></div>
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<i>utensili e vasetti non necessitano di essere sterilizzati, ma devono essere comunque ben puliti</i></div>
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una pentola dal fondo spesso e dalla capacità di circa 2 litri</div>
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una ciotolina in cui stemperare lo yogurt di partenza con qualche cucchiaio di latte</div>
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una piccola frusta a mano per stemperare lo yogurt e per mescolare il latte durante il riscaldamento</div>
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un mestolo</div>
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un imbuto</div>
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un colino che possa andare dentro l'imbuto</div>
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6 vasetti di vetro da 150 ml, con coperchio</div>
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uno scatolone</div>
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una coperta di lana che possa essere infilata dentro allo scatolone</div>
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un dito mignolo per misurare la temperatura del latte</div>
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<br /></div>
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<b><i>Preparazione:</i></b></div>
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Cominciate versando il latte nella pentola e ponendolo a riscaldare senza coperchio su un fornello di dimensioni medie e al minimo della fiamma per 40-45 minuti se usate latte freddo di frigo e 30 minuti se il latte è a temperatura ambiente (potete tenerlo sul fuoco per un tempo più lungo se volete uno yogurt particolarmente denso: in questo caso, però, ne otterrete una quantità minore). Il latte dovrà riscaldarsi lentamente fino ad arrivare a sobbollire appena; dovrete vedere del vapore salire dalla pentola e il latte dovrà ridursi leggermente per effetto dell'evaporazione. Se avete un termometro da cucina, portate il latte a 90° e tenetelo a questa temperatura per almeno 15 minuti.<br />
<div style="-webkit-text-stroke-width: 0px; color: black; font-family: 'Times New Roman'; font-size: medium; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: normal; letter-spacing: normal; line-height: normal; orphans: auto; text-align: start; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; widows: 1; word-spacing: 0px;">
<div style="margin: 0px;">
Le prime volte dovrete sperimentare per imparare a regolare la fiamma in modo da fornire al latte calore sufficiente da portarlo lentamente a una leggera sobbollitura, ma non troppo da farlo bollire e gonfiare: non perdetelo di vista, perché se il calore è eccessivo il latte si gonfia rapidamente e basta un nulla per ritrovarsi a pulire i fornelli dal latte tracimato dalla pentola!</div>
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Appena iniziate a riscaldare il latte, versate lo yogurt di partenza nella ciotolina, copritelo con un piattino e tenetelo a temperatura ambiente fino al momento di usarlo.<br />
Quando il latte comincerà a scaldarsi mescolatelo brevemente con la frusta a mano ogni due-tre minuti per evitare che si formi la pellicola sulla superficie e permettere l'evaporazione dell'acqua. Se dovesse comunque formarsi la pellicola, basterà che mescoliate di nuovo e più frequentemente. Mescolate fino alla fine del processo.<br />
Trascorso il tempo del riscaldamento e della sobbollitura, spegnete il fuoco e lasciate raffreddare il latte nella pentola, sempre senza coperchio, per circa 20 minuti (un po' di più in piena estate). Continuate a mescolare il latte (la pellicola continuerà a formarsi finché il latte sarà caldo) perché l'evaporazione continua anche durante il raffreddamento.</div>
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Nel frattempo preparate accanto ai fornelli tutti gli attrezzi e i vasetti di vetro, infilate l'imbuto nel collo di un vasetto e il colino dentro all'imbuto e preparate lo scatolone foderandolo internamente con la coperta di lana.</div>
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15-20 minuti dopo aver spento la fiamma iniziate a controllare la temperatura del latte. Immergete nel latte caldo la punta del dito mignolo (pulito!) fino a bagnare tutta l'unghia e contate fino a cinque: se sentite che scotta, la temperatura del latte è ancora troppo alta; se invece avvertite una sensazione di calore gradevole e riuscite a tenere il dito immerso anche più a lungo, allora il latte ha raggiunto la temperatura adatta all'inoculazione dei fermenti. </div>
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Mescolate lo yogurt nella ciotolina con la frusta a mano nel caso che il siero si sia separato e unitevi un po' di latte caldo con il mestolo; stemperate lo yogurt con il latte, usando la frusta e aggiungendo altro latte poco per volta fino a quando il composto sarà omogeneo, fluido e senza grumi. Versate nella pentola lo yogurt stemperato nel latte e mescolate con la frusta per distribuirlo nel resto del latte caldo.</div>
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Ora potete riempire i vasetti con il mestolo, filtrando il latte attraverso il colino posizionato all'interno dell'imbuto. Riempite un vasetto per volta, chiudetelo con il coperchio e sistematelo nello scatolone, al centro della coperta. Procedete fino a riempire tutti i vasetti, coprendo la pentola con il coperchio mentre li chiudete e li sistemate nello scatolone per non far scendere troppo la temperatura del latte. Non è necessario chiudere ermeticamente i vasetti.</div>
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Quando tutti i vasetti saranno stati sistemati nello scatolone, avvolgeteli bene nella coperta facendo in modo che la coperta non possa aprirsi e lasciare scoperti i vasetti. Chiudete lo scatolone e sistematelo in un luogo tranquillo e tiepido (io lo tengo in cucina e quando fa molto freddo lo metto accanto al termosifone) dove possa rimanere senza che dobbiate spostarlo e lasciate fermentare il latte senza toccare i vasetti fino a quando lo yogurt non sarà pronto. A seconda della temperatura dell'ambiente i fermenti impiegano da 8 a 14 ore per trasformare il latte in yogurt. Solitamente io lo preparo nel pomeriggio e lascio che il latte fermenti fino alla mattina dopo.</div>
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Una volta pronto lo yogurt trasferite i vasetti nel frigorifero per bloccare la fermentazione: più tempo i fermenti resteranno a lavorare nello yogurt, più quest'ultimo risulterà acido.</div>
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Conservate lo yogurt nel frigorifero e consumatelo entro 7-10 giorni. Oltre questo tempo lo yogurt ammuffisce.</div>
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<i>Yogurt alla frutta</i>. Potete arricchire il vostro yogurt con marmellate, confetture o frutta fresca e il dolcificante che preferite, ma se volete uno yogurt alla frutta che sia simile a quelli confezionati dovete ricorrere a una <i>preparazione di frutta</i>, ossia frutta tagliata a dadini e cotta con l'aggiunta di zucchero che ne garantisca la conservabilità. Scegliete il tipo di frutta che preferite e cuocetela rapidamente con una quantità di zucchero che si adatti al vostro gusto, aggiungendo se volete spezie e/o frutta secca spezzettata (quest'ultima andrà aggiunta alla preparazione di frutta a fine cottura), e fate raffreddare il tutto. Una volta che lo yogurt sarà pronto, ossia fermentato e rassodato in frigorifero, potrete aggiungervi la preparazione di frutta mescolando delicatamente e riporre lo yogurt in frigorifero a insaporire.</div>
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<i>Per produrre più yogurt</i> dovete usare più latte, più <i>starter</i> (ovvero lo yogurt di partenza), una pentola più grande e calcolare più tempo sia per la sobbollitura che per il raffreddamento. Per fermentare il doppio del latte occorre usare il doppio dello <i>starter</i> e calcolare il doppio del tempo, oltre a usare una pentola di capacità all'incirca doppia.<br />
<br />
<i>Se il latte non si addensa</i>, al 99,9% significa che il latte è stato portato o tenuto a fermentare a una temperatura troppo bassa per attivare la fermentazione. Quando questo accade (mettete in conto che almeno una volta nella vita succede!), potete comunque attivare la fermentazione in due modi. Il primo consiste semplicemente nel versare tutto il latte nella pentola, scaldarlo fino alla temperatura di <i>comfort</i> del dito mignolo (40° almeno), travasarlo nei vasetti, riporre nuovamente questi ultimi nello scatolone bene avvolti nella coperta di lana e aspettare che i lattobacilli compiano il loro lavoro. Il secondo metodo per far partire la fermentazione consiste nello scaldare i vasetti usando il forno. Accendetelo al minimo e immediatamente spegnetelo, accendendo contemporaneamente la luce del forno; appoggiate tutti i vasetti sulla placca del forno insieme a un termometro per ambienti e infilate la placca nel forno il più vicino possibile alla lampadina e fate in modo che la temperatura misurata dal termometro resti intorno a 40°; dopo qualche ora controllate la fermentazione scuotendo leggermente i vasetti.<br />
Per il restante 0,01%... avete dimenticato di unire lo <i>starter </i>al latte!<br />
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<i>Cosa abbinare allo yogurt?</i> Beh, questo mica devo dirvelo io! Ma se volete un paio di suggerimenti...<br />
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<a href="https://1.bp.blogspot.com/-YOmnwYpdKTA/WMW8CuQbi8I/AAAAAAAADA8/EiGxZvlwrMs3x8RjjEsGOI1kocVBV5CaACEw/s1600/4-Yogurt%2B014.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="313" src="https://1.bp.blogspot.com/-YOmnwYpdKTA/WMW8CuQbi8I/AAAAAAAADA8/EiGxZvlwrMs3x8RjjEsGOI1kocVBV5CaACEw/s400/4-Yogurt%2B014.jpg" width="400" /></a></div>
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<li>Frutta fresca</li>
<li>Miele di castagno o miele di bosco, detto anche <i>miele di melata</i>: secondo me, strepitosi entrambi con questo yogurt!</li>
<li><a href="http://cumgaudiomagno.blogspot.it/2016/05/masala-granola-ovvero-la-granola.html">Granola</a></li>
<li><a href="http://cumgaudiomagno.blogspot.it/2016/01/canditi-stellari-episodio-i-larancia.html">Sciroppo di arance candite</a></li>
<li>Salsa di frutta</li>
</ol>
<br />
E ovviamente potete sperimentare tutte le combinazioni possibili!<br />
<br />
Come piace a me? Così!<br />
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<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://4.bp.blogspot.com/-GNYyJoRV5zo/WMW8DeewRsI/AAAAAAAADBA/7r5hMcg_jiwhtgU1q03DHNGN9ZgzKWTFwCEw/s1600/5-Yogurt%2B021.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="340" src="https://4.bp.blogspot.com/-GNYyJoRV5zo/WMW8DeewRsI/AAAAAAAADBA/7r5hMcg_jiwhtgU1q03DHNGN9ZgzKWTFwCEw/s400/5-Yogurt%2B021.jpg" width="400" /></a></div>
<br />
E il biscottino...?<br />
Beh, quella è un'altra storia... :-)<br />
<br />
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Questa ricetta partecipa al <a href="http://www.glutenfreetravelandliving.it/gffd-ricette/" target="_blank">100% GLUTEN FREE FRI(DAY)</a> di <a href="http://www.glutenfreetravelandliving.it/" target="_blank">Gluten Free Travel and Living</a>...<br />
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<a href="http://www.glutenfreetravelandliving.it/100-gluten-free-friday/" target="_blank"><img alt="I Love Gluten Free (FRI)DAY – Gluten Free Travel & Living" src="http://www.glutenfreetravelandliving.it/img/ilove-gffd.png" height="100" rel="lightbox" title="CODE" width="200" /></a></div>
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Gaudio (Franci)http://www.blogger.com/profile/09440441536892395930noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-5385540801624194184.post-23403071930223764092017-02-03T08:00:00.000+01:002017-02-03T08:00:39.662+01:00Crostata all'arancia con granella di pistacchi e volo di farfalline di cacao"Franci! Buonissima quella crostata che mi hai portato ad assaggiare l'altro giorno! Un sapore e un profumo unici! Ma l'hai fatta tu?"<br />
"Sì."<br />
"Non ci credo, impossibile!"<br />
"..."<br />
"Me la rifai per il mio compleanno, vero? Troppo buona!"<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://1.bp.blogspot.com/-QRp0QEuL2sk/WJJZ5t9l59I/AAAAAAAACww/ziuwsXXXDDo7-it2hU3NNv5tlfWrBD5EQCLcB/s1600/3-IMG_bri119.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="223" src="https://1.bp.blogspot.com/-QRp0QEuL2sk/WJJZ5t9l59I/AAAAAAAACww/ziuwsXXXDDo7-it2hU3NNv5tlfWrBD5EQCLcB/s400/3-IMG_bri119.JPG" width="400" /></a></div>
<br />
Con buona pace della mia dirimpettaia, che si è pappata questa crostata per ben due volte, l'ho fatta io, sì.<br />
E mica una sola volta.<br />
Cinque.<br />
Perché questo è uno di quei dolci che non si dimenticano facilmente.<br />
Un guscio di pasta frolla profumata di agrumi, di burro e di vaniglia racchiude una morbidissima crema dall'intenso aroma di arancia, dal colore allegro e dalla consistenza leggera di una nuvola, sulla quale danzano farfalline di polvere di cacao, librandosi in volo su un prato di profumatissimi pistacchi tostati.<br />
Un dolce da fine pasto elegante e raffinato, che ha sempre conquistato tutte le persone alle quali l'ho servito.<br />
Uno di quelli la cui ultima fetta vi farà spuntare una lacrima all'angolo degli occhi.<br />
La ricetta, che viene da <a href="http://profumodilievito.blogspot.it/2010/02/tarte-allarancia.html">qui</a> e che ho conosciuto grazie a <a href="http://ipasticcidelloziopiero.blogspot.it/2010/03/onore-al-maestro.html">Piero</a>, è una di quelle <i>ricetteperfette</i> che non falliscono mai e che si piazzano meritatamente ai primi posti di qualunque lista di <i>cavalli di battaglia</i> culinari.<br />
La pasta frolla è quella <i><a href="http://cumgaudiomagno.blogspot.it/2014/05/quiche-dolce-di-fragole-con-frolla.html">scientifica</a></i> che ormai i miei lettori conoscono, la <i>ricettaperfetta</i> sia nell'esecuzione che nel risultato.<br />
L'unica modifica l'ho fatta alla dose della crema, che ho aumentato della metà perché volevo che il guscio fosse ben pieno, e <i>chissenefrega</i> delle calorie, per una volta.<br />
La decorazione è opera mia e mi dispiace non aver avuto la mano ferma quando ho liberato in volo le farfalline di cacao, ma dopo aver sempre rinunciato a pubblicare la ricetta per un motivo o per un altro (<i>la prima volta è solo una prova</i>, <i>la devo regalare e non posso tagliarne una fetta per mostrare l'interno</i>, <i>non ne è avanzata nemmeno una fetta da fotografare per mostrare l'interno</i>, <i>si è fatto tardi e non c'è più luce per le foto</i>, <i>c</i><i>'è luce ma le foto che ho fatto non mi piacciono</i>, <i>porcamiseria mentre la sformavo si è spatasciata sul tavolo!</i>...) stavolta non avevo proprio voglia di rimandarla per uno sbuffo di cacao!<br />
Una raccomandazione: se volete sformarla senza timore di romperla <u>usate uno stampo con il fondo mobile</u>, soprattutto se aumentate la quantità di crema come ho fatto io.<br />
<br />
<h2 style="text-align: center;">
<i>Crostata all'arancia con granella di pistacchi</i></h2>
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<i><br /></i></div>
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<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://1.bp.blogspot.com/-pFgOlH7huTo/WJJZ6egd4DI/AAAAAAAACw0/IjZTJjMIdasikreAHx6a82EdSmPcysyywCLcB/s1600/1-IMG_7964.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="326" src="https://1.bp.blogspot.com/-pFgOlH7huTo/WJJZ6egd4DI/AAAAAAAACw0/IjZTJjMIdasikreAHx6a82EdSmPcysyywCLcB/s400/1-IMG_7964.JPG" width="400" /></a></div>
<i><br /></i></div>
<div>
<i><b>Ingredienti per uno stampo col fondo mobile di 2</b></i><b><i>8 cm di diametro:</i></b></div>
<div>
<u>Per la pasta frolla</u>:</div>
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225 g di farina 00</div>
<div>
25 g di fecola di patate</div>
<div>
1,5 g di lievito istantaneo</div>
<div>
5 g di succo di limone</div>
<div>
125 g di burro bavarese a pezzettini, freddo ma appena morbido</div>
<div>
75 g di zucchero a velo</div>
<div>
60 g di uova intere (corrispondono a 1 uovo grande, più o meno)</div>
<div>
1,5 g di sale fino</div>
<div>
la scorza grattugiata di un limone</div>
<div>
1 cucchiaino di estratto di vaniglia (vedi <a href="http://cumgaudiomagno.blogspot.it/p/lo-spaccio-degli-ingredienti-inconsueti.html">qui</a>)</div>
<div>
farina di riso per lo spolvero</div>
<div>
<u>Per il ripieno</u>:</div>
<div>
240 g di uova intere (4-5 uova)</div>
<div>
150 g di zucchero semolato</div>
<div>
la scorza grattugiata di 3 arance non trattate</div>
<div>
375 g di succo di arancia (serviranno più o meno 6 arance), filtrato con un colino per eliminare la polpa</div>
<div>
150 g di panna fresca</div>
<div>
3 cucchiai di Cointreau<br />
un pizzico di sale</div>
<div>
marmellata di arance</div>
<div>
<u>Per la finitura</u>:</div>
<div>
50 g di pistacchi al naturale</div>
<div>
cacao amaro in polvere</div>
<div>
<br /></div>
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<b><i>Preparazione:</i></b></div>
<div>
<u>Pasta frolla</u></div>
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Una o due ore prima di iniziare la preparazione della pasta frolla, preparate e pesate tutti gli ingredienti e metteteli in frigo, in modo da lavorare con ingredienti ben freddi. Mettete in frigo anche tutti gli utensili che vi serviranno.</div>
<div>
<i>Con la planetaria:</i></div>
<div>
Versate nella ciotola la farina, la fecola e il lievito, già setacciati insieme e mescolati bene con una frusta a mano.</div>
<div>
Sempre mescolando con la frusta a mano, versate a filo il succo di limone e distribuitelo bene nella farina.</div>
<div>
Unite il burro, freddo di frigo ma plasmabile, e avviate la planetaria con la foglia portandola lentamente a velocità medio-bassa (2 per il Kenwood). Fate lavorare la macchina per alcuni minuti, fino a ottenere un composto dall'aspetto simile a sabbia bagnata.</div>
<div>
Aggiungete lo zucchero a velo e mescolate bene con la frusta a mano o di nuovo a macchina, sempre con la foglia.</div>
<div>
Formate un cratere al centro e versatevi le uova già sbattute con il sale, l'estratto di vaniglia e la scorza di limone grattugiata.</div>
<div>
Avviate la macchina al minimo e fatela girare brevemente, fino a quando il tutto non si compatta in un impasto omogeneo.</div>
<div>
Rovesciate l'impasto su un pezzo di pellicola steso sul piano di lavoro e compattatelo in un panetto schiacciato, aiutandovi con i lembi di pellicola. Avvolgete bene il panetto nella pellicola e trasferitelo in frigorifero per almeno 2 ore e fino a 2 giorni. Oppure, congelatelo fino a due-tre mesi e mettetelo a scongelare in frigorifero 24 ore prima di stenderlo.</div>
<div>
<i>A mano:</i></div>
<div>
<div>
Versate in una ciotola ampia e fredda la farina, la fecola e il lievito, già setacciati insieme e mescolati bene con una frusta a mano.</div>
<div>
Sempre mescolando con la frusta, versate a filo il succo di limone e distribuitelo bene nella farina.</div>
<div>
Unite il burro, freddo di frigo ma plasmabile, e tagliatelo nella farina usando un <i><a href="https://www.youtube.com/watch?v=BFdOZHY5joY">pastry cutter</a></i> o un coltello a lama lunga o una spatola metallica, fino a ridurlo in briciole. Con le punte delle dita fredde strofinate per bene le briciole di burro fredde con la farina finché quest'ultima non assumerà un aspetto sabbioso.</div>
</div>
<div>
Aggiungete lo zucchero a velo, mescolando delicatamente con la frusta.</div>
<div>
<span style="background-color: #fcffef; font-family: "georgia" , "utopia" , "palatino linotype" , "palatino" , serif; font-size: 14.49px; line-height: 21.735px;">Unite l'uovo, che avrete precedentemente sbattuto insieme al sale, alla scorza di limone e alla vaniglia e tenuto in frigo, e cominciate a mescolare con una forchetta fredda finché è possibile, poi continuate usando il </span><i style="background-color: #fcffef; font-family: Georgia, Utopia, 'Palatino Linotype', Palatino, serif; font-size: 14.49px; line-height: 21.735px;">pastry cutter</i><span style="background-color: #fcffef; font-family: "georgia" , "utopia" , "palatino linotype" , "palatino" , serif; font-size: 14.49px; line-height: 21.735px;"> oppure una spatola con la quale schiaccerete e trascinerete il composto strusciandolo sul fondo della ciotola o su un piano di lavoro (<a href="http://profumodilievito.blogspot.it/2008/02/la-frolla.html">qui</a> ci sono delle foto che illustrano la tecnica ). Non dovete impastare, ma soltanto amalgamare per bene tutti gli ingredienti fino a ottenere un composto morbido e dal colore omogeneo, anche se ancora slegato. L</span><span style="font-family: "georgia" , "utopia" , "palatino linotype" , "palatino" , serif;"><span style="font-size: 14.49px; line-height: 21.735px;">'impasto sarà pronto quando, raccogliendone un po' di briciole e schiacciandole nel pugno, resterà insieme senza sbriciolarsi; se così non fosse, lavoratelo ancora un po</span></span><span style="font-family: "georgia" , "utopia" , "palatino linotype" , "palatino" , serif; font-size: 14.49px; line-height: 21.735px;">' con il </span><i style="background-color: #fcffef; font-family: Georgia, Utopia, 'Palatino Linotype', Palatino, serif; font-size: 14.49px; line-height: 21.735px;">pastry cutter</i><span style="background-color: #fcffef; font-family: "georgia" , "utopia" , "palatino linotype" , "palatino" , serif; font-size: 14.49px; line-height: 21.735px;"> o la spatola.</span></div>
<div>
<div>
Rovesciate l'impasto su un pezzo di pellicola steso sul piano di lavoro e compattatelo in un panetto schiacciato, aiutandovi con i lembi di pellicola. Avvolgete bene il panetto nella pellicola e trasferitelo in frigorifero per almeno 2 ore e fino a 2 giorni. Oppure, congelatelo fino a due-tre mesi e mettetelo a scongelare in frigorifero 24 ore prima di stenderlo.</div>
</div>
<div>
<i>Stesura</i><i>:</i></div>
<div>
<div style="background-color: #fcffef; font-family: Georgia, Utopia, 'Palatino Linotype', Palatino, serif; font-size: 14.49px; line-height: 21.735px;">
Al momento di stendere la pasta frolla, tiratela fuori dal frigo e immediatamente spezzate il panetto con le mani, lavorandolo per pochi secondi su un piano di lavoro leggermente spolverato con poca farina di riso fino a renderlo plasmabile, senza però scaldarlo troppo con le mani.</div>
<div style="background-color: #fcffef;">
<div style="font-family: Georgia, Utopia, 'Palatino Linotype', Palatino, serif; font-size: 14.49px; line-height: 21.735px;">
Appiattitelo leggermente e iniziate a stenderlo con il mattarello, girandolo in continuazione e dando alla sfoglia una forma per quanto possibile circolare.</div>
<div style="font-family: Georgia, Utopia, 'Palatino Linotype', Palatino, serif; font-size: 14.49px; line-height: 21.735px;">
Confrontate la larghezza della sfoglia con quella dello stampo, calcolando anche l'altezza del bordo.</div>
<div style="font-family: Georgia, Utopia, 'Palatino Linotype', Palatino, serif; font-size: 14.49px; line-height: 21.735px;">
Quando le dimensioni della sfoglia saranno appropriate, arrotolatela sul mattarello, sollevatela al di sopra dello stampo e srotolatela delicatamente dal mattarello calandola dentro la teglia.</div>
<div style="font-family: Georgia, Utopia, 'Palatino Linotype', Palatino, serif; font-size: 14.49px; line-height: 21.735px;">
Sistemate la frolla sui bordi dello stampo e tagliate via l'eccedenza rotolando il mattarello sul bordo della teglia.</div>
<div style="font-family: Georgia, Utopia, 'Palatino Linotype', Palatino, serif; font-size: 14.49px; line-height: 21.735px;">
Il video qui sotto mostra tutto il procedimento in maniera molto chiara (grazie, <a href="http://ipasticcidelloziopiero.blogspot.it/">Piero</a>!):</div>
<div style="font-family: Georgia, Utopia, 'Palatino Linotype', Palatino, serif; font-size: 14.49px; line-height: 21.735px;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; font-family: georgia, utopia, 'palatino linotype', palatino, serif; font-size: 14.49px; line-height: 21.735px; text-align: center;">
<iframe allowfullscreen="" class="YOUTUBE-iframe-video" data-thumbnail-src="https://i.ytimg.com/vi/-JxNQerAKrs/0.jpg" frameborder="0" height="266" src="https://www.youtube.com/embed/-JxNQerAKrs?feature=player_embedded" width="320"></iframe></div>
<div style="font-family: Georgia, Utopia, 'Palatino Linotype', Palatino, serif; font-size: 14.49px; line-height: 21.735px;">
<span style="font-size: 14.49px; line-height: 21.735px;"><br /></span></div>
<div>
<span style="font-family: "georgia" , "utopia" , "palatino linotype" , "palatino" , serif; font-size: 14.49px; line-height: 21.735px;">Aggiustate la frolla sui bordi e mettete la teglia in frigo, ben avvolta nella pellicola, per almeno </span><span style="font-family: "georgia" , "utopia" , "palatino linotype" , "palatino" , serif;"><span style="font-size: 14.49px; line-height: 21.735px;">30 minuti, meglio se per qualche ora.</span></span><br />
<span style="font-family: "georgia" , "utopia" , "palatino linotype" , "palatino" , serif;"><span style="font-size: 14.49px; line-height: 21.735px;">Quando sarete pronti per cuocere la base, preriscaldate il forno a 180° in modalità statica, togliete la teglia dal frigo, bucate la base con una forchetta, copritela con un foglio di alluminio facendolo arrivare oltre i bordi e riempite <u>tutto lo stampo</u> con fagioli secchi, prestando attenzione a spingerli bene contro i bordi della crostata, in modo che questi ultimi non crollino durante la cottura in bianco.</span></span><br />
<span style="font-family: "georgia" , "utopia" , "palatino linotype" , "palatino" , serif;"><span style="font-size: 14.49px; line-height: 21.735px;">Infornate la base sulla placca del forno al livello centrale, abbassate la temperatura a </span></span><span style="font-family: "georgia" , "utopia" , "palatino linotype" , "palatino" , serif; font-size: 14.49px; line-height: 21.735px;">17o° e cuocete per 20 minuti, dopodiché eliminate i fagioli </span><span style="font-family: "georgia" , "utopia" , "palatino linotype" , "palatino" , serif;"><span style="font-size: 14.49px; line-height: 21.735px;">(toglieteli dallo stampo </span></span><span style="font-family: georgia, utopia, 'palatino linotype', palatino, serif; font-size: 14.49px; line-height: 21.735px;">un po' per volta </span><span style="font-family: "georgia" , "utopia" , "palatino linotype" , "palatino" , serif;"><span style="font-size: 14.49px; line-height: 21.735px;">usando un cucchiaio, con cautela perché saranno roventi</span></span><span style="font-family: "georgia" , "utopia" , "palatino linotype" , "palatino" , serif; font-size: 14.49px; line-height: 21.735px;">) e l</span><span style="font-family: "georgia" , "utopia" , "palatino linotype" , "palatino" , serif;"><span style="font-size: 14.49px; line-height: 21.735px;">'alluminio e continuate la cottura per </span></span><span style="font-family: "georgia" , "utopia" , "palatino linotype" , "palatino" , serif; font-size: 14.49px; line-height: 21.735px;">10 minuti circa o fino a quando la base non sarà leggermente colorata, poi sfornatela e lasciatela raffreddare leggermente.</span><br />
<span style="font-family: "georgia" , "utopia" , "palatino linotype" , "palatino" , serif; font-size: 14.49px; line-height: 21.735px;"><u>Ripieno</u></span><br />
<span style="font-family: "georgia" , "utopia" , "palatino linotype" , "palatino" , serif; font-size: 14.49px; line-height: 21.735px;">Mentre la base è in forno preparate il ripieno.</span><br />
<span style="font-family: "georgia" , "utopia" , "palatino linotype" , "palatino" , serif; font-size: 14.49px; line-height: 21.735px;">In una ciotola mescolate lo zucchero con la scorza delle </span><span style="font-family: "georgia" , "utopia" , "palatino linotype" , "palatino" , serif;"><span style="font-size: 14.49px; line-height: 21.735px;">3 arance, sfregando con le dita per impregnare bene lo zucchero.</span></span><br />
<span style="font-family: "georgia" , "utopia" , "palatino linotype" , "palatino" , serif;"><span style="font-size: 14.49px; line-height: 21.735px;">In un'altra ciotola sbattete leggermente le uova con una frusta a mano, poi unite lo zucchero con la scorza di arancia e il sale e mescolate bene per amalgamare il tutto, senza montare.</span></span><br />
<span style="font-family: "georgia" , "utopia" , "palatino linotype" , "palatino" , serif;"><span style="font-size: 14.49px; line-height: 21.735px;">Sempre mescolando con la frusta a mano, versate a filo il succo di arancia filtrato, la panna e il liquore.</span></span><br />
<span style="font-family: "georgia" , "utopia" , "palatino linotype" , "palatino" , serif;"><span style="font-size: 14.49px; line-height: 21.735px;">Spalmate un velo di marmellata di arance sul fondo e sui bordi del guscio di pasta frolla, poi versatevi il ripieno arrivando fino a 4-5 mm dal bordo e infornate la crostata. Per evitare che la crema, completamente liquida, trabocchi dal guscio mentre infornate la teglia, procedete in questo modo: mettete la teglia con il guscio vuoto sulla placca del forno acceso a 170°, aprite lo sportello e infilate la placca nelle guide del livello centrale, in modo che stia perfettamente in orizzontale ma senza spingerla fino in fondo, lasciando quindi che la placca con la teglia sopra fuoriesca dal forno. Trasferite la crema in un contenitore tipo caraffa con beccuccio e lentamente versate la crema nel guscio; se non avete la caraffa, riempite il guscio prendendo la crema con un mestolo. Spingete delicatamente la placca dentro al forno, chiudete lo sportello, abbassate la temperatura a 150° e cuocete la crostata per 30-35 minuti circa. Poiché ogni forno è diverso dall'altro dovrete regolarvi "a occhio": la crostata sarà pronta quando la crema smetterà di sembrare liquida. Controllate la cottura dopo i primi 20 minuti scuotendo leggermente la teglia: se la crema è liquida e la superficie è completamente lucida continuate la cottura fino a quando la superficie della crema diventerà opaca e scuotendo delicatamente la teglia vedrete la crema ondeggiare come un budino. Al giusto punto di cottura la crema deve essere compatta ma ancora tremolante: </span></span><span style="font-family: "georgia" , "utopia" , "palatino linotype" , "palatino" , serif; font-size: 14.49px; line-height: 21.735px;">con il raffreddamento </span><span style="font-family: "georgia" , "utopia" , "palatino linotype" , "palatino" , serif; font-size: 14.49px; line-height: 21.735px;">si compatterà ulteriormente.</span><br />
<span style="font-family: "georgia" , "utopia" , "palatino linotype" , "palatino" , serif; font-size: 14.49px; line-height: 21.735px;">Sfornate la crostata, lasciatela raffreddare completamente, poi toglietela dallo stampo e fatela scivolare sul piatto di servizio.</span><br />
<span style="font-family: "georgia" , "utopia" , "palatino linotype" , "palatino" , serif; font-size: 14.49px; line-height: 21.735px;">Mentre la crostata si raffredda tostate i pistacchi in una padella o un pentolino dal fondo pesante, tenendoli per 4-</span><span style="font-family: "georgia" , "utopia" , "palatino linotype" , "palatino" , serif;"><span style="font-size: 14.49px; line-height: 21.735px;">5 minuti su fiamma medio-bassa e smuovendoli spesso. Trasferiteli in un piatto, allargateli e fateli raffreddare, poi tritateli al coltello ottenendo unna granella con cui decorerete la crostata.</span></span><br />
<span style="font-family: "georgia" , "utopia" , "palatino linotype" , "palatino" , serif;"><span style="font-size: 14.49px; line-height: 21.735px;">Per realizzare la decorazione della foto, appoggiate uno <i><a href="https://www.youtube.com/watch?v=Qaj14Wo1vwA">stencil</a></i> al centro della crostata fredda e disponete la granella di pistacchi tutto intorno al suo bordo, poi completate la decorazione cospargendo lo <i>stencil</i> con il cacao in polvere e rimuovetelo (possibilmente con mano più ferma della mia).</span></span><br />
<span style="font-family: "georgia" , "utopia" , "palatino linotype" , "palatino" , serif;"><span style="font-size: 14.49px; line-height: 21.735px;"><br /></span></span>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://2.bp.blogspot.com/-Kho6axZULq4/WJJZ5Cuy0BI/AAAAAAAACws/zOqRXI3iYVQisaMayq8BiC6YKtp2xAiIgCLcB/s1600/2-IMG_bri117.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="215" src="https://2.bp.blogspot.com/-Kho6axZULq4/WJJZ5Cuy0BI/AAAAAAAACws/zOqRXI3iYVQisaMayq8BiC6YKtp2xAiIgCLcB/s400/2-IMG_bri117.JPG" width="400" /></a></div>
<span style="font-family: "georgia" , "utopia" , "palatino linotype" , "palatino" , serif;"><span style="font-size: 14.49px; line-height: 21.735px;"><br /></span></span>
<span style="font-family: "georgia" , "utopia" , "palatino linotype" , "palatino" , serif;"><span style="font-size: 14.49px; line-height: 21.735px;">A questo punto potreste aver avanzato una certa quantità di crema, di panna e di uovo sbattuto, oltre alla marmellata di arancia e alla granella di pistacchi.</span></span><br />
<span style="font-family: "georgia" , "utopia" , "palatino linotype" , "palatino" , serif;"><span style="font-size: 14.49px; line-height: 21.735px;">E potreste essere intenti a porvi la domanda cruciale <i>E mo che ce faccio co</i></span></span><span style="font-family: "georgia" , "utopia" , "palatino linotype" , "palatino" , serif;"><span style="font-size: 14.49px; line-height: 21.735px;"><i>' tutta 'sta roba?</i></span></span><br />
<span style="font-family: "georgia" , "utopia" , "palatino linotype" , "palatino" , serif;"><span style="font-size: 14.49px; line-height: 21.735px;">Ci fate il</span></span><br />
<span style="font-family: "georgia" , "utopia" , "palatino linotype" , "palatino" , serif;"><span style="font-size: 14.49px; line-height: 21.735px;"><br /></span></span>
<br />
<h4 style="text-align: center;">
<span style="font-family: "georgia" , "utopia" , "palatino linotype" , "palatino" , serif;"><span style="font-size: 14.49px; line-height: 21.735px;"><i>Budino di recupero degli avanzi della crostata all'arancia con granella di pistacchi</i></span></span></h4>
</div>
<div style="text-align: center;">
<span style="font-family: "georgia" , "utopia" , "palatino linotype" , "palatino" , serif;"><span style="font-size: 14.49px; line-height: 21.735px;"><i><br /></i></span></span>
<span style="font-family: "georgia" , "utopia" , "palatino linotype" , "palatino" , serif;"><span style="font-size: 14.49px; line-height: 21.735px;"><i>la foto non l'ho fatta perché il dolce di recupero è meno bello della crostata</i></span></span></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="font-family: "georgia" , "utopia" , "palatino linotype" , "palatino" , serif;"><span style="font-size: 14.49px; line-height: 21.735px;"><i>ma è talmente buono che la ricetta ve la scrivo lo stesso!</i></span></span></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="font-family: "georgia" , "utopia" , "palatino linotype" , "palatino" , serif;"><span style="font-size: 14.49px; line-height: 21.735px;"><i><br /></i></span></span></div>
<div style="text-align: left;">
<span style="font-family: "georgia" , "utopia" , "palatino linotype" , "palatino" , serif;"><span style="font-size: 14.49px; line-height: 21.735px;"><i><b>Ingredienti:</b></i></span></span></div>
<div style="text-align: left;">
<span style="font-family: "georgia" , "utopia" , "palatino linotype" , "palatino" , serif;"><span style="font-size: 14.49px; line-height: 21.735px;">crema, panna, uovo sbattuto, marmellata di arancia, granella di pistacchi avanzati</span></span></div>
<div style="text-align: left;">
<span style="font-family: "georgia" , "utopia" , "palatino linotype" , "palatino" , serif;"><span style="font-size: 14.49px; line-height: 21.735px;">fette biscottate </span></span><span style="font-family: "georgia" , "utopia" , "palatino linotype" , "palatino" , serif; font-size: 14.49px; line-height: 21.735px;">(</span><span style="font-family: "georgia" , "utopia" , "palatino linotype" , "palatino" , serif; font-size: 14.49px; line-height: 21.735px;">o fette di pane, pan di spagna, plumcake, pandoro, panettone eccetera)</span></div>
<div style="text-align: left;">
<span style="font-family: "georgia" , "utopia" , "palatino linotype" , "palatino" , serif;"><span style="font-size: 14.49px; line-height: 21.735px;"><br /></span></span></div>
<div style="text-align: left;">
<span style="font-family: "georgia" , "utopia" , "palatino linotype" , "palatino" , serif;"><span style="font-size: 14.49px; line-height: 21.735px;"><b><i>Preparazione:</i></b></span></span></div>
<div style="text-align: left;">
<span style="font-family: "georgia" , "utopia" , "palatino linotype" , "palatino" , serif;"><span style="font-size: 14.49px; line-height: 21.735px;">Alla crema avanzata aggiungete la panna e l'uovo sbattuto e mescolate.</span></span></div>
<div style="text-align: left;">
<span style="font-family: "georgia" , "utopia" , "palatino linotype" , "palatino" , serif;"><span style="font-size: 14.49px; line-height: 21.735px;">Rivestite uno stampo (andrà bene anche una piccola teglia di alluminio monouso) con carta da forno bagnata, ben strizzata e asciugata, facendola sporgere dai bordi abbastanza da poter in seguito coprire tutta la superficie del dolce, e disponete sul fondo uno strato di fette biscottate.</span></span></div>
<div style="text-align: left;">
<span style="font-family: "georgia" , "utopia" , "palatino linotype" , "palatino" , serif;"><span style="font-size: 14.49px; line-height: 21.735px;">Versate un po' di crema fino a bagnarle bene e distribuitevi sopra la marmellata. Fate un altro strato di fette biscottate, versate altra crema e aggiungete altra marmellata, e così via fino ad esaurire gli avanzi, terminando con le fette biscottate.</span></span></div>
<div style="text-align: left;">
<span style="font-family: "georgia" , "utopia" , "palatino linotype" , "palatino" , serif;"><span style="font-size: 14.49px; line-height: 21.735px;">Coprite il dolce con i lembi di carta da forno e infornatelo a 150° in modalità statica per 3</span></span><span style="font-family: "georgia" , "utopia" , "palatino linotype" , "palatino" , serif; font-size: 14.49px; line-height: 21.735px;">5-40 minuti.</span></div>
<div style="text-align: left;">
<span style="font-family: "georgia" , "utopia" , "palatino linotype" , "palatino" , serif; font-size: 14.49px; line-height: 21.735px;">Fatelo raffreddare bene in frigorifero prima di capovolgerlo su un piatto e servitelo tagliato a fette e cosparso con la granella di pistacchi... e se lo desiderate ancora pi</span><span style="font-family: "georgia" , "utopia" , "palatino linotype" , "palatino" , serif;"><span style="font-size: 14.49px; line-height: 21.735px;">ù <i>porco</i>, irroratelo con la salsa al cacao che trovate <a href="http://cumgaudiomagno.blogspot.it/2015/02/torta-stregata-al-cioccolato-con-salsa.html">qui</a></span></span><span style="font-family: "georgia" , "utopia" , "palatino linotype" , "palatino" , serif;"><span style="font-size: 14.49px; line-height: 21.735px;">!</span></span><br />
<span style="font-family: "georgia" , "utopia" , "palatino linotype" , "palatino" , serif;"><span style="font-size: 14.49px; line-height: 21.735px;"><br /></span></span>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://4.bp.blogspot.com/-VzGVPZlVczI/WJJZ7_IyZHI/AAAAAAAACw4/MqEpCdZUB1wwkSuR7lNo2ldnwOjPR5x0QCLcB/s1600/4-IMG_bri120.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="252" src="https://4.bp.blogspot.com/-VzGVPZlVczI/WJJZ7_IyZHI/AAAAAAAACw4/MqEpCdZUB1wwkSuR7lNo2ldnwOjPR5x0QCLcB/s400/4-IMG_bri120.JPG" width="400" /></a></div>
<span style="font-family: "georgia" , "utopia" , "palatino linotype" , "palatino" , serif;"><span style="font-size: 14.49px; line-height: 21.735px;"><br /></span></span>
<span style="font-family: "georgia" , "utopia" , "palatino linotype" , "palatino" , serif;"><span style="font-size: 14.49px; line-height: 21.735px;">E se vi avanza anche la salsa al cacao?</span></span><br />
<span style="font-family: "georgia" , "utopia" , "palatino linotype" , "palatino" , serif;"><span style="font-size: 14.49px; line-height: 21.735px;">Beh... con tante fette biscottate a disposizione, o fette di pane, </span></span><span style="font-family: georgia, utopia, 'palatino linotype', palatino, serif; font-size: 14.49px; line-height: 21.735px;">pan di spagna, plumcake, pandoro, panettone eccetera, mica devo dirvelo io, cosa ci dovete fare</span><span style="font-family: georgia, utopia, 'palatino linotype', palatino, serif; font-size: 14.49px; line-height: 21.735px;">! :-D</span></div>
</div>
</div>
Gaudio (Franci)http://www.blogger.com/profile/09440441536892395930noreply@blogger.com4tag:blogger.com,1999:blog-5385540801624194184.post-18280447306526933382017-01-18T08:00:00.000+01:002017-04-30T11:40:34.790+02:00Plumcake variegato con grano duro e frutti di bosco, ovvero Il plumcake del piccolo chimicoSono nel mio periodo del grano duro.<br />
Lo mangio in chicchi.<br />
Uso la farina per farne pane: la pagnotta con la <a href="http://cumgaudiomagno.blogspot.it/2015/10/un-po-duro-un-po-tenero-il-pane-con-la.html" style="font-style: italic;">petarta</a> e quella di <a href="http://cumgaudiomagno.blogspot.it/2017/04/pane-di-grano-duro-senza-impasto-con.html">grano duro al 100%</a>, il bauletto <a href="http://cumgaudiomagno.blogspot.it/2016/12/bauletto-ai-semi-con-grano-duro-e.html">ai semi</a> e quello <a href="http://cumgaudiomagno.blogspot.it/2016/01/bauletto-pandicarota-al-farro-e-grano.html">alla carota</a>, le ciambelle "Tressette" <a href="http://cumgaudiomagno.blogspot.it/2016/02/ciambella-tressette-ovvero-pane-ai-tre.html">con esubero di licoli</a> o <a href="http://cumgaudiomagno.blogspot.it/2016/05/ciambella-tressette-con-prefermento-per.html">con il prefermento</a>.<br />
E come non ricordare la pasta fatta in casa dal nostro Magno, le fettuccine <a href="http://cumgaudiomagno.blogspot.it/2014/04/famolo-strano-fettuccine-more-in-salsa.html">more</a> e quelle <a href="http://cumgaudiomagno.blogspot.it/2014/03/fettucine-mbriache-al-negramaro.html">'mbriache</a>, gli <a href="http://cumgaudiomagno.blogspot.it/2016/01/umbricelli-di-farro-e-grano-duro-con.html">umbricelli</a>, le <a href="http://cumgaudiomagno.blogspot.it/2015/05/orecchiette-lazio-pugliesi-con-farina.html">orecchiette</a> e i <a href="http://cumgaudiomagno.blogspot.it/2016/05/maccheroncini-di-primavera-al-grano-arso.html">maccheroncini?</a><br />
Non so se si è capito: il grano duro mi piace.<br />
Ma se in queste preparazioni classiche il grano duro mi piace, quando lo infilo nei dolci diventa una droga.<br />
I <a href="http://cumgaudiomagno.blogspot.it/2015/10/bocconcini-di-grano-duro-con-fichi-e.html">bocconcini ai fichi</a>, la <a href="http://cumgaudiomagno.blogspot.it/2015/01/torta-speziata-alla-montanara.html">torta speziata</a> alla montanara e la <a href="http://cumgaudiomagno.blogspot.it/2016/10/galette-alle-mele-con-pasta-frolla-di.html">galette alle mele</a> sono irresistibili.<br />
La pasta frolla fatta con il grano duro ha un sapore unico, paradisiaco.<br />
Da non tornare più indietro.<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://1.bp.blogspot.com/-LBalHLJvkmE/WH1NZyTxN_I/AAAAAAAACwU/V7UNfN1KY_YpIxAm2uHzXDw_E5xJeO7iQCLcB/s1600/6-Plum%2Bcake%2Bal%2Bgrano%2Bduro%2B024.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="276" src="https://1.bp.blogspot.com/-LBalHLJvkmE/WH1NZyTxN_I/AAAAAAAACwU/V7UNfN1KY_YpIxAm2uHzXDw_E5xJeO7iQCLcB/s400/6-Plum%2Bcake%2Bal%2Bgrano%2Bduro%2B024.jpg" width="400" /></a></div>
<br />
Solo una cosa mancava alle mie sperimentazioni.<br />
Qualcosa di morbido e soffice.<br />
Una torta da colazione e merenda.<br />
Un plumcake da affettare, mordere e tuffare nel latte e nel tè.<br />
E poi perdersi in quella profumata, inebriante morbidezza.<br />
Doso, peso, mescolo, verso, inforno.<br />
Sformo, lascio raffreddare, affetto, guardo.<br />
Sì, prima guardo.<br />
Poi, mangio.<br />
Profumato, lo è.<br />
Saporito, anche.<br />
Magari un tantino asciutto.<br />
E forse... un po' compatto.<br />
Un po' <i>tanto</i>.<br />
<i>E certo, è grano duro, mica frumento.</i><br />
E dire che l'ho mescolato con la sofficissima farina di frumento!<br />
Non ci siamo.<br />
Serve <i>l'idea</i>.<br />
Quel <i>quid</i> ("qualcosa") che conferisca al dolce umidità e morbidezza, che permetta all'impasto di svilupparsi, agli alveoli di aprirsi...<br />
<i>Aho', guarda che è 'n plumcheic, mica stai a fa' er pane!</i><br />
Ehm... giusto... forse mi sono lasciata trascinare un tantino! :D<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://4.bp.blogspot.com/-v5nGXVa2ibA/WH1NUbCjHJI/AAAAAAAACwM/MxXQPdPN9bU7KUnq_N7seZqgmbOfVgfwwCEw/s1600/1-Plum%2Bcake%2Bal%2Bgrano%2Bduro%2B003.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="385" src="https://4.bp.blogspot.com/-v5nGXVa2ibA/WH1NUbCjHJI/AAAAAAAACwM/MxXQPdPN9bU7KUnq_N7seZqgmbOfVgfwwCEw/s400/1-Plum%2Bcake%2Bal%2Bgrano%2Bduro%2B003.jpg" width="400" /></a></div>
<br />
<i>L'idea</i> arriva come tutte le grandi idee.<br />
Per caso.<br />
Ché poi lo sappiamo tutti, vero, che il caso non esiste? ;)<br />
Nel mio caso (è proprio il... <i>caso</i> di dirlo!), il caso (<i>eheheh</i>) prende le vesti di <a href="http://bressanini-lescienze.blogautore.espresso.repubblica.it/2009/05/04/bicarbonato-lievito-chimico-o-baking-soda/">un articolo scientifico sugli agenti lievitanti</a> che capita sotto ai miei occhi giusto un paio di giorni dopo, proprio mentre mastico il mio plumcake un pochino troppo asciutto e compatto.<br />
<i>"Un agente lievitante è una sostanza chimica che aiuta un impasto a crescere di volume prima e durante la cottura. L'aria stessa può fungere da agente lievitante... Altre volte può essere l'acqua ad agire da agente lievitante... Il più delle volte però è l'anidride carbonica a creare delle bolle nell'impasto che durante la cottura aumentano di volume. La CO2 nel caso di pane e pizze è quasi esclusivamente generata da microorganismi, come il lievito di birra o il lievito madre. Solamente in casi particolari, come nel caso del pane irlandese </i><a href="http://cumgaudiomagno.blogspot.it/2014/06/pane-felice-allavena-lievitazione.html">Irish Soda Bread</a><i>, viene usato il bicarbonato di sodio. Questa sostanza... a secco si decompone spontaneamente a temperature attorno ai 200 gradi producendo anidride carbonica... Tuttavia in presenza di acqua la produzione di CO2 inizia anche a temperatura ambiente, ed è velocissima se l'acqua viene portata all'ebollizione..." </i><br />
<i>Uhm, davvero interessante l'uso del bicarbonato come agente lievitante. Continuiamo a leggere... Qui dice che </i><i>"tipicamente il bicarbonato viene utilizzato in compagnia di una sostanza acida... La componente acida può essere direttamente presente nell'alimento o nell'impasto. Molti alimenti sono naturalmente acidi e quindi possono reagire direttamente con il bicarbonato e formare così le bolle di anidride carbonica: lo yogurt, il latticello, il cioccolato, il cacao non trattato, la melassa e lo zucchero integrale, succhi di frutta e così via..." </i><br />
<i>Caspita, non sapevo della melassa... Ecco perché quella volta che ho usato lo zucchero mascobado ho fatto un macello! Ma se... visto che... allora... allora... allora potrei sfruttare le proprietà del bicarbonato di sodio per rendere questo plumcake un po' meno compatto!</i><br />
Afferro carta e penna e inizio a mettere per iscritto la mia formula... pardon, ricetta.<br />
<i>Mescolo il grano duro con il frumento, altrimenti viene una mappazza... Aggiungo il lievito istantaneo come al solito e lo rinforzo con il bicarbonato... E con cosa lo faccio reagire, 'sto bicarbonato? Col succo di limone, ecco, sì, il succo di limone andrà bene... E anche con lo yogurt, giusto, mi serve lo yogurt per rendere il plumcake più morbido e umido... Lo zucchero di canna Demerara biologico, perfetto, che è bello scuro, così il fruttosio contenuto nella melassa trattiene l'umidità e il plumcake non si secca... Le uova grandi, perché la semola di grano duro assorbe più acqua della farina di frumento... Profumo con la scorza di limone, che col grano duro si sposa a meraviglia... Un pochino di vaniglia e poi basta, perché troppi aromi coprirebbero il sapore del grano duro che è delicato... E infine una bella variegatura scura, per decorare e aggiungere un pizzico di golosità... con i frutti di bosco, ecco, che sono fatti apposta per stare insieme al grano duro... Me lo sento, stavolta viene come dico io!</i><br />
<br />
<h2 style="text-align: center;">
<i>Plumcake variegato con grano duro e frutti di bosco</i></h2>
<div>
<i><br /></i></div>
<div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://1.bp.blogspot.com/-gT5z9YR5Jrc/WH1NYisLPfI/AAAAAAAACwQ/NOuwj9zqI1cYZVOP491jXopYPrm5A_z2ACEw/s1600/5-Plum%2Bcake%2Bal%2Bgrano%2Bduro%2B020.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="300" src="https://1.bp.blogspot.com/-gT5z9YR5Jrc/WH1NYisLPfI/AAAAAAAACwQ/NOuwj9zqI1cYZVOP491jXopYPrm5A_z2ACEw/s400/5-Plum%2Bcake%2Bal%2Bgrano%2Bduro%2B020.jpg" width="400" /></a></div>
<i><br /></i></div>
<div>
<i><b>Ingredienti per uno stampo di 2</b></i><b><i>5 x 11 </i></b><i><b>cm:</b></i></div>
<div>
125 g di farina 00</div>
<div>
125 g di semola rimacinata di grano duro</div>
<div>
10 g di lievito istantaneo</div>
<div>
1/4 di cucchiaino (1,3 g) di bicarbonato di sodio</div>
<div>
un pizzico di sale fino</div>
<div>
2 uova grandi</div>
<div>
125 g di zucchero di canna Demerara polverizzato</div>
<div>
<div>
1 cucchiaino di estratto liquido di vaniglia</div>
</div>
<div>
scorza grattugiata di 1 limone non trattato</div>
<div>
170 g di yogurt bianco intero non zuccherato</div>
<div>
2,5 cucchiai di olio extravergine di oliva</div>
<div>
1 cucchiaino di succo di limone</div>
<div>
confettura di frutti di bosco</div>
<div>
<br /></div>
<div>
<b><i>Preparazione:</i></b></div>
<div>
Setacciate e mescolate la farina, la semola, il lievito, il bicarbonato e il sale.</div>
<div>
Sbattete le uova con lo zucchero, la vaniglia e la scorza del limone fino a farle diventare chiare e spumose.</div>
<div>
Emulsionate lo yogurt con l'olio e il succo di limone in una ciotola ampia.</div>
<div>
Unite un po' per volta il composto di uova montate al composto di yogurt, mescolando delicatamente dal basso verso l'alto per non smontare le uova.</div>
<div>
Sempre mescolando delicatamente unite il composto di polveri e poi, lavorando rapidamente, versate metà del composto nello stampo imburrato e infarinato oppure foderato di carta da forno bagnata e strizzata bene.</div>
<div>
Con un cucchiaino distribuite la confettura sulla superficie del composto e mescolatela leggermente disegnando delle spirali sull'impasto con il manico del cucchiaino o la lama di un coltello o uno stuzzicadenti.</div>
<div>
Coprite con il resto del composto, distribuite altra confettura e variegate la superficie nello stesso modo.</div>
<div>
Cuocete in forno statico preriscaldato a 170° per 40 minuti.</div>
<div>
Sfornate, attendete 5-10 minuti e togliete il dolce dallo stampo, lasciandolo raffreddare su una gratella.<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://1.bp.blogspot.com/-DwUZSS8g0yk/WH1NT0cWOQI/AAAAAAAACwI/fXpsdN7D2TIi-PkmNt8YOkmHqOFkRY5zwCEw/s1600/2-Plum%2Bcake%2Bal%2Bgrano%2Bduro%2B007.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="363" src="https://1.bp.blogspot.com/-DwUZSS8g0yk/WH1NT0cWOQI/AAAAAAAACwI/fXpsdN7D2TIi-PkmNt8YOkmHqOFkRY5zwCEw/s400/2-Plum%2Bcake%2Bal%2Bgrano%2Bduro%2B007.jpg" width="400" /></a></div>
<br />
Gustate il plumcake a colazione e a merenda, accompagnandolo con la bevanda che preferite... e ringraziate la chimica! :D<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://3.bp.blogspot.com/-1ngOGMQX0YE/WH1NSWBQzsI/AAAAAAAACwE/D1R96DDJLpoYdt3h4-yEkltGIyiNQ9IUQCEw/s1600/3-Plum%2Bcake%2Bal%2Bgrano%2Bduro%2B013.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="292" src="https://3.bp.blogspot.com/-1ngOGMQX0YE/WH1NSWBQzsI/AAAAAAAACwE/D1R96DDJLpoYdt3h4-yEkltGIyiNQ9IUQCEw/s400/3-Plum%2Bcake%2Bal%2Bgrano%2Bduro%2B013.jpg" width="400" /></a></div>
<br /></div>
Gaudio (Franci)http://www.blogger.com/profile/09440441536892395930noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-5385540801624194184.post-9718536100039447722017-01-03T08:00:00.000+01:002017-01-03T08:00:15.881+01:00Granola cookies, ovvero I biscotti alla granola<div style="text-align: center;">
<i>L'anno vecchio se ne va</i></div>
<div style="text-align: center;">
<i>e mai più ritornerà.</i></div>
<div style="text-align: center;">
<i>Io gli ho dato una valigia</i></div>
<div style="text-align: center;">
<i>di capricci e impertinenze,</i></div>
<div style="text-align: center;">
<i>di lezioni fatte male,</i></div>
<div style="text-align: center;">
<i>di bugie e disobbedienze,</i></div>
<div style="text-align: center;">
<i>e gli ho detto: "Porta via,</i></div>
<div style="text-align: center;">
<i>questa è tutta roba mia."</i></div>
<div style="text-align: center;">
<i><br /></i></div>
<div style="text-align: center;">
<i>Anno nuovo avanti avanti,</i></div>
<div style="text-align: center;">
<i>ti fan festa tutti quanti.</i></div>
<div style="text-align: center;">
<i>Tu la gioia e la salute</i></div>
<div style="text-align: center;">
<i>porta ai cari genitori,</i></div>
<div style="text-align: center;">
<i>ai parenti e agli amici,</i></div>
<div style="text-align: center;">
<i>rendi lieti tutti i cuori.</i></div>
<div style="text-align: center;">
<i>D'esser buono ti prometto,</i></div>
<div style="text-align: center;">
<i>anno nuovo benedetto!</i></div>
<br />
<div style="text-align: left;">
L'autore sembra che sia anonimo.</div>
<div style="text-align: left;">
Ma per me è sempre stata, e sempre lo sarà, la poesia di Capodanno di nonno Otello.</div>
Buon anno!<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://4.bp.blogspot.com/-g529u52bqu0/WGfpkn0LkJI/AAAAAAAACvU/WryB892Amfc7lviX9pPwYC5vBOeBp7CEwCLcB/s1600/1-Granola%2Bcookies%2B007.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="275" src="https://4.bp.blogspot.com/-g529u52bqu0/WGfpkn0LkJI/AAAAAAAACvU/WryB892Amfc7lviX9pPwYC5vBOeBp7CEwCLcB/s400/1-Granola%2Bcookies%2B007.jpg" width="400" /></a></div>
<br />
Due parole su questa ricetta, che ho ripreso, senza quasi nessuna modifica, da Martha Stewart, sono doverose.<br />
Questi dolcetti sono una delle più grandi <strike>porcate</strike> prelibatezze che io abbia mai preparato.<br />
Il profumo dolce del cocco, il gusto intenso del cioccolato fondente, il sapore acidulo dei cranberry, il croccante dei semi di zucca, di lino e dei fiocchi di cocco e di cereali, tutto insieme in un biscotto morbido e aromatico che si prepara in un lampo, giusto il tempo di mescolare gli ingredienti, far rassodare l'impasto, ridurlo in palline e via in forno...<br />
E anche l'unico modo che conosco per usare la <a href="http://cumgaudiomagno.blogspot.it/2016/05/masala-granola-ovvero-la-granola.html">granola</a> come ingrediente senza farla passare direttamente dal barattolo alla bocca!<br />
Amici lettori, se avete in programma ancora qualche riunione festosa e vi è rimasto un po' di spazio libero tra un panettone e un pandoro, preparateli: scompariranno in un baleno insieme ai sensi di colpa!<br />
<br />
<h2 style="text-align: center;">
<i>Granola cookies</i></h2>
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<i><br /></i></div>
<div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://1.bp.blogspot.com/-wsPID3UirVo/WGfplAqx5NI/AAAAAAAACvY/ml14aYAzvD4_Rs3SQTBR8wCfLfxnXPsAACLcB/s1600/2-Granola%2Bcookies%2B013.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="266" src="https://1.bp.blogspot.com/-wsPID3UirVo/WGfplAqx5NI/AAAAAAAACvY/ml14aYAzvD4_Rs3SQTBR8wCfLfxnXPsAACLcB/s400/2-Granola%2Bcookies%2B013.jpg" width="400" /></a></div>
<i><br /></i></div>
<div>
<i><b>Ingredienti per circa 40 biscotti:</b></i></div>
<div>
90 g di olio di cocco *</div>
<div>
90 g di zucchero di canna Demerara, polverizzato in un macinacaffè</div>
<div>
2 uova</div>
<div>
1 cucchiaino di estratto di vaniglia</div>
<div>
130 g di farina 00</div>
<div>
mezzo cucchiaino di bicarbonato</div>
<div>
mezzo cucchiaino di sale fino</div>
<div>
60 g di fiocchi di cereali misti interi</div>
<div>
40 g di semi di lino</div>
<div>
80 g di semi di zucca tostati decorticati</div>
<div>
50 g di fiocchi di cocco sbriciolati (cioè cocco secco in scaglie sottili)</div>
<div>
140 g di cioccolato fondente tritato grossolanamente</div>
<div>
140 g di cranberry (i mirtilli rossi americani) tritati grossolanamente</div>
<div>
* <i>per questo ingrediente vedi <a href="http://cumgaudiomagno.blogspot.it/p/lo-spaccio-degli-ingredienti-inconsueti.html">qui</a></i></div>
<div>
<br /></div>
<div>
<b><i>Preparazione:</i></b></div>
<div>
<i>L'olio di cocco si presenta liquido a temperature superiori ai 26°. Quando ho preparato questi biscotti in casa c</i><i>'erano 20° e l</i><i>'olio di cocco</i><i> era del tutto solido. Per batterlo insieme allo zucchero come richiesto dalla ricetta avrei dovuto farlo ammorbidire scaldandolo di pochi gradi e controllando attentamente che si ammorbidisse senza liquefarsi, ma dopo aver pesato, preparato, tritato e mescolato tutti gli altri ingredienti la mia pazienza era bella che finita, per cui l</i><i>'ho sciolto a bagnomaria a temperatura bassissima e l</i><i>'ho semplicemente</i><i> mescolato con lo zucchero polverizzato. Voi regolatevi come credete.</i></div>
<div>
Sbattete (o mescolate) in una ciotola ampia l'olio di cocco con lo zucchero in polvere usando le fruste elettriche a media velocità.</div>
<div>
Aggiungete un uovo per volta, sbattendo dopo ogni aggiunta per amalgamare bene, e la vaniglia.</div>
<div>
Unite la farina setacciata e mescolata con il bicarbonato e il sale, mescolando con le fruste a bassa velocità soltanto finché il composto è ben amalgamato.</div>
<div>
Unite infine tutti gli altri ingredienti già mescolati, ri-mescolate bene il tutto e parcheggiate la ciotola in frigo per un'oretta, coperta con un piatto.</div>
<div>
Con un cucchiaio prelevate piccole quantità di composto e formate con le mani delle palline del peso di 25 g ognuna, schiacciatele leggermente e depositatele su una placca coperta di carta da forno o su una teglia antiaderente, distanziandole di 2-3 centimetri.</div>
<div>
Cuocete i biscotti in forno preriscaldato a 175° (ventilato se avete più teglie e li cuocete su due livelli) per 13-14 minuti ruotando le teglie di 180° dopo 7 minuti.</div>
<div>
Sfornate i biscotti, appoggiate le teglie su gratelle e lasciate che i biscotti si raffreddino del tutto prima di rimuoverli dalle teglie.</div>
Gaudio (Franci)http://www.blogger.com/profile/09440441536892395930noreply@blogger.com3tag:blogger.com,1999:blog-5385540801624194184.post-31642112996236041192016-12-30T10:38:00.001+01:002016-12-30T10:38:14.591+01:00Biscotti velocissimi con cioccolato e arancia canditaAlzi la mano chi non ha mai fatto i biscotti.<br />
Impastare, stendere, ritagliare, infornare, cuocere.<br />
Magari insieme ai bambini, con quelle irresistibili manine paffute e tenerelle che si infilano dappertutto, nella farina, nello zucchero, nelle uova, nel burro.<br />
Fare i biscotti sa di casa, di famiglia, di pomeriggi invernali trascorsi in cucina, nel calore profumato del forno mentre fuori piove.<br />
Impastare, stendere, ritagliare, infornare, cuocere.<br />
<div>
A molti mette allegria.</div>
<div>
A me, l'orticaria!</div>
<div>
Non tanto per l'impastare e lo stendere, ché quando si ha la <i><a href="http://cumgaudiomagno.blogspot.it/2014/05/quiche-dolce-di-fragole-con-frolla.html">ricettaperfetta</a></i> si fa in un attimo.</div>
<div>
Anche infornare e cuocere vanno da soli, una volta che si è imparato a conoscere il proprio forno.</div>
<div>
Ma tutto quello che c'è in mezzo!!!</div>
<div>
Stendo l'impasto e ritaglio i biscotti, ovviamente in modo <i>scientifico</i>, ossia facendo in modo di ottenere il maggior numero di biscotti possibile riducendo al minimo lo spazio tra l'uno e l'altro.</div>
<div>
Mentre calcolo di quanti gradi dovrò ruotare il tagliabiscotti per infilare il braccio dell'<a href="http://cumgaudiomagno.blogspot.it/2016/12/minimal-e-nudi-ovvero-gli-omini-di_27.html">omino di zenzero</a> giusto giusto tra la testa di uno e il piede di un altro, il calore della cucina ha ammorbidito l'impasto e i biscotti appena ritagliati prendono una strana aria malinconica e vengono via dal piano di lavoro stortignaccoli e mollicci, con la testolina inclinata da un lato e il braccino piegato dall'altro.</div>
<div>
Raddrizzo un piede qua e una gamba là e... mica li posso cuocere così, i miei biscotti, no no, serve almeno una mezzora di frigo per farli rassodare, altrimenti in cottura non terrebbero la forma!</div>
<div>
Copro la teglia piena di biscotti con la pellicola e la parcheggio in frigorifero.</div>
<div>
Nel frattempo, posso ricavare altri biscotti dai ritagli di impasto.</div>
<div>
O meglio, <i>potrei</i> ricavare altri biscotti dai ritagli di impasto, se non fosse che i ritagli adesso sono troppo morbidi per essere lavorati, stesi e ritagliati!</div>
<div>
Non ho altra scelta: devo farne un panetto e lasciarlo rassodare in frigorifero.</div>
<div>
Cosa che sarebbe veloce se potessi dare ai ritagli un'impastatina...</div>
<div>
... E invece no, perché s<i>ei matta, guai a re-impastare i ritagli, si sviluppa il glutine e poi i biscotti vengono coriacei e duri e se non li fai riposare abbastanza in frigorifero prima di infornarli si rattrappiscono in cottura, e mica vorrai avere dei biscotti più piccoli degli altri! No no, i ritagli vanno pressati, non impastati, capito? Pres-sa-ti!</i></div>
<div>
Sospiro.</div>
<div>
Presso i ritagli, ne ricavo un panetto, lo schiaccio, lo avvolgo nella pellicola e lo metto nella parte più fredda del mio frigorifero.</div>
<div>
Nel frattempo la mezzora di riposo dei biscotti già ritagliati è trascorsa.</div>
<div>
Sto per infornarli, quando...</div>
<div>
"Che fai?"</div>
<div>
"Faccio i biscotti, amore."</div>
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"Per quanto ancora ne avrai?"</div>
<div>
"Per tutto il pomeriggio. Ho appena iniziato e ho ancora un bel po' di impasto."</div>
<div>
"Io speravo di fare una passeggiata in centro a vedere il mercato natalizio."</div>
<div>
E spara l'arma infallibile: gli occhi da cerbiatto.</div>
<div>
<i>Evvabbè, se i biscotti riposano due ore invece di mezzora non sarà un problema...</i></div>
<div>
Al ritorno dal mercato natalizio posso infornare la prima teglia di biscotti e intanto stendere il panetto dell'impasto avanzato e ritagliare altri biscotti facendo combaciare i bordi il più possibile.</div>
<div>
Ciò nonostante, produco altri ritagli.</div>
<div>
Che vanno nuovamente pressati, schiacciati, avvolti nella pellicola e raffreddati in frigo.</div>
<div>
Mentre la seconda teglia di biscotti ritagliati sosta in frigorifero per la mezzora di riposo obbligatorio prima della cottura!</div>
<div>
Comincio a sentire che non ce la posso fare, ma mi faccio forza e continuo a stendere, ritagliare, pressare, schiacciare, avvolgere e lasciar riposare, finché arrivo a un momento cruciale.</div>
<div>
Gli ultimi ritagli di impasto non bastano per ritagliare un altro biscotto, neanche se li stendo direttamente all'interno del tagliabiscotti.</div>
<div>
A questo punto dovrei farne una pallina, schiacciarla e cuocerla insieme agli ultimi biscotti.</div>
<div>
Guardo l'ultima teglia che si è a poco a poco coperta di biscotti.</div>
<div>
E' piena, e il piccolo avanzo di impasto non ci sta.</div>
<div>
Sbuffo fumo dal naso.</div>
<div>
Afferro l'avanzo e me lo ficco in bocca.</div>
<div>
Crudo.</div>
<div>
Inforno gli ultimi biscotti mentre la mia mente si popola di pensieri inesprimibili su questo sito.</div>
<br />
Ecco, ora potete capire per quale motivo la ricetta che segue mi ha attratto irresistibilmente!<br />
<br />
<h2 style="text-align: center;">
<i>Biscotti al cioccolato e arancia candita</i></h2>
<div>
<i><br /></i></div>
<div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://2.bp.blogspot.com/-FmtxkiQbW7s/WGEpd_mnpyI/AAAAAAAACu4/QYmy_szNTTckbgSH5Ai4ft1KLDvgW16BACLcB/s1600/1-Biscotti%2Bveloci%2Bcacao%2Be%2Barancia%2Bcandita%2B006.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="400" src="https://2.bp.blogspot.com/-FmtxkiQbW7s/WGEpd_mnpyI/AAAAAAAACu4/QYmy_szNTTckbgSH5Ai4ft1KLDvgW16BACLcB/s400/1-Biscotti%2Bveloci%2Bcacao%2Be%2Barancia%2Bcandita%2B006.jpg" width="363" /></a></div>
<i><br /></i></div>
<div>
<i><b>Ingredienti per circa </b></i><b><i>56 biscotti:</i></b></div>
<div>
210 g di farina 00</div>
<div>
50 g di cacao amaro in polvere</div>
<div>
5 g di lievito istantaneo</div>
<div>
1 tuorlo + 1/2 albume</div>
<div>
0,5 g di sale</div>
<div>
110 g di burro bavarese morbido</div>
<div>
125 g di zucchero a velo</div>
<div>
scorza grattugiata di 1 arancia piccola</div>
<div>
45 g di <a href="http://cumgaudiomagno.blogspot.it/2016/01/canditi-stellari-episodio-i-larancia.html">arancia candita</a> tritata finemente, più altra per guarnire</div>
<div>
cioccolato fondente per guarnire</div>
<div>
<br /></div>
<div>
<b><i>Preparazione:</i></b><br />
In una ciotola setacciate e mescolate la farina con il cacao e il lievito.<br />
Con una forchetta sbattete leggermente il tuorlo e l'albume insieme al sale per scioglierlo.<br />
Con le fruste elettriche a velocità media lavorate il burro con lo zucchero fino a ottenere una crema morbida e omogenea, poi unite la scorza d'arancia grattugiata e lavorate ancora con le fruste per amalgamare bene il tutto.<br />
Aggiungete prima l'uovo con il sale e poi l'arancia candita, amalgamando bene con le fruste dopo ogni aggiunta.<br />
Infine, lavorando a mano o nella planetaria con la foglia a velocità minima, unite le polveri e mescolate finché il tutto non è ben amalgamato in un composto morbido e omogeneo.<br />
Fate cadere il composto su un foglio di carta da forno e con le mani sagomatelo in un cilindro di circa 4 cm di diametro (per ottenere biscotti perfettamente rotondi o quasi fate come in <a href="http://www.marthastewart.com/1082634/how-bake-perfectly-round-cookies">questo video</a>). Avvolgete il cilindro nella pellicola e congelatelo.<br />
Al momento di cuocere i biscotti, riscaldate il forno a 180° e affettate il cilindro ancora congelato in fette spesse mezzo centimetro, trasferendole via via su una teglia o una placca coperta di carta da forno (usate la carta da forno anche se la teglia è antiaderente perché questi biscotti si attaccano).<br />
Infornate subito i biscotti e cuoceteli per 8 minuti. Sfornateli e lasciateli raffreddare sulla teglia prima di spostarli.<br />
Quando saranno del tutto freddi spennellateli con il cioccolato fondente sciolto a bagnomaria e cospargeteli con il resto dell'arancia candita tritata. Lasciate indurire il cioccolato prima di trasferire i biscotti in un contenitore ermetico, dove si conserveranno per qualche giorno.<br />
<br />
<span style="background-color: #fcffef; font-family: Georgia, Utopia, 'Palatino Linotype', Palatino, serif; font-size: 14.49px; line-height: 21.735px;">La ricetta è tratta, con poche modifiche, dal bel libro </span><i style="background-color: #fcffef; font-family: Georgia, Utopia, 'Palatino Linotype', Palatino, serif; font-size: 14.49px; line-height: 21.735px;"><a href="http://cumgaudiomagno.blogspot.it/2014/11/cantucci-di-prato.html" style="color: #e90022; text-decoration: none;">Biscotti</a></i><span style="background-color: #fcffef; font-family: Georgia, Utopia, 'Palatino Linotype', Palatino, serif; font-size: 14.49px; line-height: 21.735px;"> di Mona Talbott e Mirella Misenti.</span></div>
Gaudio (Franci)http://www.blogger.com/profile/09440441536892395930noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-5385540801624194184.post-10123549418717421812016-12-27T08:00:00.000+01:002016-12-27T08:00:11.389+01:00Minimal e nudi, ovvero Gli omini di zenzero di GaudioPotrebbe essere il <i>karma</i>.<br />
O forse il destino.<br />
O magari, più semplicemente, la sfiga.<br />
Non saprei quale altro nome dare alla misteriosa forza che, alla vigilia di un importante tè con le amiche, mi ha impedito di decorare i miei omini di zenzero con la glassa di zucchero.<br />
Acqua e zucchero a velo, nient'altro.<br />
Due occhi, una bocca sorridente, le maniche di giacca e pantaloni e tre bottoni sul petto.<br />
E anche, su qualcuno, l'iniziale di un nome, per trasformare il biscottino in un originale e goloso segnaposto.<br />
Ma il <i>karma</i>, o il destino, o la sfiga, quel giorno aveva altri progetti per i miei omini.<br />
La glassa fatta decine di volte si rifiuta di uscire dalla <i>sac-à-poche</i>.<br />
Due gocce bianche, poi più nulla.<br />
Premo in punta, vicino al beccuccio, ma i miei polpastrelli tastano soltanto un grumo di zucchero bagnato e duro come la pietra.<br />
Trasferisco il resto della glassa nel <i><a href="http://www.bakaji.com/images/prodotti/Penna-decoratrice-pennovo-con-_01824702.jpg">pennovo</a></i>, un geniale ovetto di silicone e sei beccucci intercambiabili, l'invenzione del secolo per creare decorazioni col cioccolato fuso.<br />
<i>Se funziona con il cioccolato, funzionerà anche con la glassa.</i><br />
Il ragionamento fila.<br />
La glassa invece no.<br />
Libero il beccuccio del <i>pennovo</i> dallo zucchero raggrumato e decido di fare come ai vecchi tempi di prima della <i>sac-à-poche</i>.<br />
Di prima che la comprassi, non di prima che la inventassero.<br />
Ritaglio un quadrato di carta da forno, lo buco al centro con uno stuzzicadenti, lo infilo nell'anello tra pollice e indice con il forellino verso il basso e riempio il sacchetto improvvisato con la glassa che rimane.<br />
Chiudo il sacchetto di carta e premo sulla punta.<br />
Non esce niente.<br />
Premo di nuovo.<br />
Di nuovo, non esce niente.<br />
Apro il sacchetto e scopro che un grumo di zucchero indurito ha ostruito il forellino.<br />
Mi lascio andare a commenti poco edificanti sulle glasse, sugli omini di zenzero e sulla sorte avversa.<br />
Poi stacco la testa all'omino usato per prova e mentre lo sgranocchio penso che però son buoni i miei omini di zenzero, così fragranti, porosi e friabili, con il sapore caldo e pungente dello zenzero e delle spezie.<br />
E decido che in fondo son belli anche così, i miei omini.<br />
Nudi, eleganti e raffinati, con quel colore scuro di melassa e la loro lineare semplicità.<br />
<i>Minimal</i>, li hanno definiti le amiche il giorno dopo.<br />
Stai a vedere che ho lanciato una nuova moda!<br />
<br />
<h2 style="text-align: center;">
<i>Gingerbread men, ovvero Gli omini di zenzero</i></h2>
<div>
<i><br /></i></div>
<div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://4.bp.blogspot.com/-O0X9ZaPaGbs/WGDt38uKbCI/AAAAAAAACuo/Wfp3o066gywiAewpRtrUN0mvu0cp4lXfgCLcB/s1600/2-Omini%2Bdi%2Bzenzero%2B006.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="256" src="https://4.bp.blogspot.com/-O0X9ZaPaGbs/WGDt38uKbCI/AAAAAAAACuo/Wfp3o066gywiAewpRtrUN0mvu0cp4lXfgCLcB/s400/2-Omini%2Bdi%2Bzenzero%2B006.jpg" width="400" /></a></div>
<i><br /></i></div>
<div>
<i><b>Ingredienti:</b></i></div>
<div>
310 g di farina 00</div>
<div>
6 g di bicarbonato</div>
<div>
2 g di <i>allspice</i> *</div>
<div>
6 g di zenzero in polvere</div>
<div>
2 g di cannella in polvere</div>
<div>
<div>
1 uovo a temperatura ambiente</div>
<div>
3 g di sale fino</div>
</div>
<div>
125 g di burro bavarese morbido</div>
<div>
90 g di zucchero di canna Demerara polverizzato</div>
<div>
60 g di melassa di canna da zucchero *</div>
<div>
poca farina di riso per la lavorazione</div>
<div>
a piacere vostro, glasse e confettini colorati per la decorazione</div>
<div>
* <i>vedi <a href="http://cumgaudiomagno.blogspot.it/p/lo-spaccio-degli-ingredienti-inconsueti.html">qui</a></i></div>
<div>
<i><b><br /></b></i></div>
<div>
<b><i>Preparazione:</i></b></div>
<div>
Setacciate la farina in una ciotola e mescolatela con il bicarbonato e le spezie.</div>
<div>
Sbattete leggermente l'uovo con una forchetta insieme al sale per scioglierlo.</div>
<div>
Con le fruste elettriche a velocità media lavorate il burro morbido con lo zucchero polverizzato per qualche minuto, fino a ottenere una crema morbida e omogenea.</div>
<div>
Unite la melassa, amalgamate e aggiungete l'uovo con il sale. Lavorate il composto con le fruste per renderlo omogeneo.</div>
<div>
A mano o nella planetaria, con la foglia e a velocità minima, unite le polveri e mescolate finché il tutto non è ben amalgamato in un composto morbido.</div>
<div>
Fate cadere il composto su un pezzo di pellicola, compattatelo con le mani formando un panetto schiacciato, avvolgetelo bene e fatelo riposare in frigorifero per almeno 2 ore, oppure congelatelo e fatelo poi scongelare in frigorifero per 24 ore prima di stenderlo.<br />
Al momento di usarlo, prendetelo dal frigo e lavoratelo brevemente con le mani su un piano spolverato con poca farina di riso fino a renderlo plasmabile, senza scaldarlo. Stendetelo allo spessore di mezzo centimetro e ritagliate i biscotti, trasferendoli via via su una teglia antiaderente o sulla placca del forno coperta di carta da forno. Coprite bene i biscotti con pellicola a contatto e trasferiteli in frigorifero per mezz'ora almeno prima di cuocerli, in modo che mantengano bene la forma durante la cottura.<br />
Quanto ai ritagli di impasto, <u>non reimpastateli</u>: pressateli insieme con le mani fino a ottenere nuovamente un panetto, schiacciatelo, avvolgetelo nella pellicola e lasciatelo riposare nuovamente in frigo finché non si sarà indurito, poi procedete nuovamente a stenderlo e a ritagliare altri biscotti. Tutto questo serve a far sì che l'impasto non sviluppi glutine, che renderebbe i biscotti duri e coriacei, e che i biscotti stessi non si rattrappiscano in cottura risultando più piccoli di quelli cotti per primi.<br />
Quando sarete pronti a cuocere i biscotti, portate il forno a 180° e infornateli, prendendoli direttamente dal frigo, per 10-12 minuti, poi sfornateli e fateli raffreddare leggermente prima di trasferirli con cautela su una gratella fino al raffreddamento completo.<br />
Una volta freddi potete decorarli come volete.</div>
<div>
Si conservano bene per diversi giorni, ben chiusi in un contenitore ermetico.</div>
<div>
<i><b><br /></b></i>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://2.bp.blogspot.com/-nxXG1s2bImk/WGDt3CmLfII/AAAAAAAACuk/QqSXn45AdVIWR6LGi1s1H-0xHRC3j1F4gCEw/s1600/1-Omini%2Bdi%2Bzenzero%2B002.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="237" src="https://2.bp.blogspot.com/-nxXG1s2bImk/WGDt3CmLfII/AAAAAAAACuk/QqSXn45AdVIWR6LGi1s1H-0xHRC3j1F4gCEw/s400/1-Omini%2Bdi%2Bzenzero%2B002.jpg" width="400" /></a></div>
<i><b><br /></b></i></div>
<div>
La ricetta è tratta, con poche modifiche, dal bel libro <i><a href="http://cumgaudiomagno.blogspot.it/2014/11/cantucci-di-prato.html">Biscotti</a></i> di Mona Talbott e Mirella Misenti.</div>
Gaudio (Franci)http://www.blogger.com/profile/09440441536892395930noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5385540801624194184.post-66260437082735665802016-12-23T16:38:00.000+01:002016-12-23T16:38:02.204+01:00Cuori di cioccolato bianco e nero alla tripla frutta<div style="text-align: center;">
<i>E' Natale anche per me,</i></div>
<div style="text-align: center;">
<i>che ora so ch'è giunto il poi.</i></div>
<div style="text-align: center;">
<i><br /></i></div>
<div style="text-align: center;">
<i>Vivo i giorni dell'Avvento...</i></div>
<div style="text-align: center;">
<i>Poi verrò. Verrò da voi.</i></div>
<div style="text-align: center;">
<i><br /></i></div>
<div style="text-align: center;">
<i>Verrò a dir la vita nova,</i></div>
<div style="text-align: center;">
<i>com'è sorta dal passato.</i></div>
<div style="text-align: center;">
<i>Verrò a chiedervi la forza</i></div>
<div style="text-align: center;">
<i>d'esser solo perdonato.</i></div>
<div style="text-align: center;">
<i><br /></i></div>
<div style="text-align: center;">
<i>Se un abbraccio avrò a suggello,</i></div>
<div style="text-align: center;">
<i>ne vivrò. Vivrò contento.</i></div>
<div style="text-align: center;">
<i>E se è troppo quel che chiedo,</i></div>
<div style="text-align: center;">
<i>lascerò che parli il tempo.</i></div>
<div style="text-align: center;">
<i><br /></i></div>
<div style="text-align: center;">
<i>E' Natale anche per me.</i></div>
<div style="text-align: center;">
<i>Poi verrò. Son già nel vento...</i></div>
<div style="text-align: center;">
<i><br /></i></div>
<div style="text-align: right;">
<i>Sarà il dì d'una favola bella...</i></div>
<div style="text-align: right;">
<i><br /></i></div>
<div style="text-align: center;">
(Pietro Maroncelli, <i>Poi verrò</i>, 2016)</div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: left;">
Amici lettori, vi auguriamo tutto il meglio per le prossime festività.</div>
<div style="text-align: left;">
E ve lo auguriamo veramente... con il cuore!</div>
<div style="text-align: left;">
<br /></div>
<h2 style="text-align: center;">
<i>Cuori di cioccolato bianco e nero alla tripla frutta</i></h2>
<div>
<i><br /></i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://2.bp.blogspot.com/-Ab8nix0efGU/WF1DE1r5yNI/AAAAAAAACuM/V718Ax7Ke7cSt85XZceV4j9FD834U4lIwCLcB/s1600/1-Cuori%2Bcioccolato%2Be%2Btripla%2Bfrutta%2B003.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="250" src="https://2.bp.blogspot.com/-Ab8nix0efGU/WF1DE1r5yNI/AAAAAAAACuM/V718Ax7Ke7cSt85XZceV4j9FD834U4lIwCLcB/s400/1-Cuori%2Bcioccolato%2Be%2Btripla%2Bfrutta%2B003.jpg" width="400" /></a></div>
<div>
<i><br /></i></div>
<div>
<i><b>Ingredienti per </b></i><b><i>1</i></b><i><b>2 cuori bianchi e </b></i><b><i>12 cuori neri</i></b><i><b>:</b></i></div>
<div>
<div>
<i>Le etichette "Ricette vegane" e "Senza latte" si riferiscono ai soli cuori di cioccolato fondente.</i></div>
</div>
<div>
200 g di cioccolato fondente al 70% di cacao</div>
<div>
200 g di cioccolato bianco</div>
<div>
24 mandorle pelate</div>
<div>
24 pistacchi</div>
<div>
12 mezzi gherigli di noce (da cui ricavare, ovviamente, 24 quarti di noce)</div>
<div>
24 cranberry disidratati</div>
<div>
24 pezzetti di <a href="http://cumgaudiomagno.blogspot.it/2016/01/canditi-stellari-episodio-i-larancia.html">scorze di arancia candita</a></div>
<div>
<i>o tutto ciò che la vostra fantasia vi suggerisce...</i></div>
<div>
<i><br /></i></div>
<div>
<i><b>Preparazione:</b></i></div>
<div>
Tostate la frutta secca in forno caldo a 150° per 12-15 minuti, poi trasferitela in un piatto e lasciatela raffreddare.</div>
<div>
Spezzettate il cioccolato fondente e scioglietelo a bagnomaria (il contenitore del cioccolato non deve toccare l'acqua e l'acqua non deve bollire).</div>
<div>
Quando il cioccolato sarà sciolto e omogeneo, versatene 15 g sul fondo di uno stampino in silicone a forma di cuore, sbattetelo su un piano per uniformare lo spessore del cioccolato e ripetete fino a riempire tutti gli stampini.</div>
<div>
Mentre il cioccolato negli stampini è ancora morbido poggiatevi sopra una mandorla, un pistacchio, un quarto di noce, una scorzetta di arancia e un cranberry per ogni cuore, premendoli leggermente nel cioccolato.</div>
<div>
Ripetete tutto il procedimento per i cuori di cioccolato bianco.</div>
<div>
Lasciate raffreddare completamente i cuori prima di toglierli dagli stampini. Si conservano a temperatura ambiente per diversi giorni, ben chiusi in un contenitore ermetico.</div>
<div>
<br /></div>
<div>
Da un'idea di <i>Cucina Naturale</i>.</div>
<div>
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://2.bp.blogspot.com/-9hsRnvNjYzE/WF1DEXf34-I/AAAAAAAACuI/BXmOQo6hCTkRny26VKSSQqWORT7YkWajACEw/s1600/2-Cuori%2Bcioccolato%2Be%2Btripla%2Bfrutta%2B008.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="260" src="https://2.bp.blogspot.com/-9hsRnvNjYzE/WF1DEXf34-I/AAAAAAAACuI/BXmOQo6hCTkRny26VKSSQqWORT7YkWajACEw/s400/2-Cuori%2Bcioccolato%2Be%2Btripla%2Bfrutta%2B008.jpg" width="400" /></a></div>
<div>
<br /></div>
<div>
<div style="text-align: left;">
Questa ricetta partecipa al <a href="http://www.glutenfreetravelandliving.it/gffd-ricette/" target="_blank">100% GLUTEN FREE FRI(DAY)</a> di <a href="http://www.glutenfreetravelandliving.it/" target="_blank">Gluten Free Travel and Living</a>.</div>
<div style="text-align: left;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
<a href="http://www.glutenfreetravelandliving.it/100-gluten-free-friday/" target="_blank"><img alt="I Love Gluten Free (FRI)DAY – Gluten Free Travel & Living" src="http://www.glutenfreetravelandliving.it/img/ilove-gffd.png" height="100" rel="lightbox" title="CODE" width="200" /></a></div>
</div>
Gaudio (Franci)http://www.blogger.com/profile/09440441536892395930noreply@blogger.com4tag:blogger.com,1999:blog-5385540801624194184.post-65622699386639395192016-12-19T08:00:00.000+01:002016-12-19T08:00:09.905+01:00Albero di Natale di brioche al panettone con licoli<i>Il presente post viene pubblicato senza introduzione in quanto l'autrice si è resa conto che a pochi giorni da Natale non ha ancora pubblicato nessuna delle ricette natalizie che ha preparato e ritiene che sia più proficuo per i lettori leggersi la ricetta piuttosto che le minchiatine che ha in testa.</i><br />
<i>L'autrice promette di fare del tutto per pubblicare anche le altre <strike>porcate</strike> ricette natalizie prima di Natale 2020 e per tornare a corredarle quanto prima del consueto assortimento di minchiatine.</i><br />
<i>L'autrice vorrebbe comunque che fosse spesa qualche parola su questa brioche per far sapere ai lettori quanto è buona, quanto è soffice e soprattutto quanto è profumata grazie </i><i>all'aroma di panettone, </i><i>alle arance candite fatte in casa, al rum scuro, al burro bavarese, al lievito naturale e a tutti gli altri ingredienti che ha usato, e anche quanto è bella e decorativa con la sua forma ad albero di Natale innevato di granella di zucchero, scintillante di confettini argentati e addobbato di stelline di marzapane, scorzette di arancia e ciliegine candite, e per garantire loro, se vorranno prepararla e portarla sulla loro tavola di Natale, una <strike>porca</strike> splendida figura natalizia!</i><br />
<br />
<h2 style="text-align: center;">
<i>Albero di Natale di brioche al panettone a lievitazione naturale</i></h2>
<div>
<i><br /></i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://1.bp.blogspot.com/-ROKv1pa-9k8/WFbOLp7aSuI/AAAAAAAACtU/kEMrsQoha1I9c-GB1uQIjapVjQC09OwvgCLcB/s1600/1-Brioche%2Balberello%2B004.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="292" src="https://1.bp.blogspot.com/-ROKv1pa-9k8/WFbOLp7aSuI/AAAAAAAACtU/kEMrsQoha1I9c-GB1uQIjapVjQC09OwvgCLcB/s400/1-Brioche%2Balberello%2B004.jpg" width="400" /></a></div>
<div>
<i><br /></i></div>
<div>
<i><b>Ingredienti per una tortiera a forma di albero di Natale lunga </b></i><b><i>38 cm dalla punta alla base e larga 28 cm alla base</i></b><i><b>:</b></i></div>
<div>
<u>Per il prefermento</u>:</div>
<div>
30 g di licoli, anche freddo di frigo e non rinfrescato</div>
<div>
125 g di farina manitoba (Mulino Marino, W 360-390)</div>
<div>
125 g di acqua</div>
<div>
<u style="font-family: Georgia, Utopia, 'Palatino Linotype', Palatino, serif; font-size: 14.49px; line-height: 21.735px;">Per l</u><span style="font-size: 14.49px; line-height: 21.735px;"><span style="font-family: "georgia" , "utopia" , "palatino linotype" , "palatino" , serif;"><u>'aroma panettone</u> </span></span>(ricetta di <a href="http://uncondominioincucina.blogspot.it/">Tamara</a> - <span style="font-size: 14.49px; line-height: 21.735px;"><span style="font-family: "georgia" , "utopia" , "palatino linotype" , "palatino" , serif;">dose per circa </span></span>150 g di aroma)<span style="font-family: georgia, utopia, 'palatino linotype', palatino, serif; font-size: 14.49px; line-height: 21.735px;">:</span></div>
<div>
<span style="font-family: georgia, utopia, 'palatino linotype', palatino, serif; font-size: 14.49px; line-height: 21.735px;">40 g di </span><a href="http://cumgaudiomagno.blogspot.it/2016/01/canditi-stellari-episodio-i-larancia.html" style="font-family: georgia, utopia, 'palatino linotype', palatino, serif; font-size: 14.49px; line-height: 21.735px;">arancia candita fatta in casa</a></div>
<div>
12 g di uvetta fatta ammorbidire in acqua e rum scuro</div>
<div>
scorza grattugiata di 1 limone non trattato</div>
<div>
40 g di sciroppo di canditi di arancia</div>
<div>
4 cucchiaini di estratto di vaniglia (vedi <a href="http://cumgaudiomagno.blogspot.it/p/lo-spaccio-degli-ingredienti-inconsueti.html">qui</a>)</div>
<div>
<div>
<span style="font-size: 14.49px; line-height: 21.735px;"><span style="font-family: "georgia" , "utopia" , "palatino linotype" , "palatino" , serif;">40 g di miele di arancio o di agrumi</span></span></div>
<div>
<span style="font-size: 14.49px; line-height: 21.735px;"><span style="font-family: "georgia" , "utopia" , "palatino linotype" , "palatino" , serif;">20 g di burro bavarese</span></span></div>
</div>
<div>
<u>Per l'impasto</u>:</div>
<div>
<div style="background-color: #fcffef; font-family: Georgia, Utopia, 'Palatino Linotype', Palatino, serif; font-size: 14.49px; line-height: 21.735px;">
tutto il prefermento</div>
<div style="background-color: #fcffef; font-family: Georgia, Utopia, 'Palatino Linotype', Palatino, serif; font-size: 14.49px; line-height: 21.735px;">
360 g di farina 0 (Mulino Marino, W 270-300)</div>
<div style="background-color: #fcffef; font-family: Georgia, Utopia, 'Palatino Linotype', Palatino, serif; font-size: 14.49px; line-height: 21.735px;">
140 g di latte intero fresco</div>
<div style="background-color: #fcffef; font-family: Georgia, Utopia, 'Palatino Linotype', Palatino, serif; font-size: 14.49px; line-height: 21.735px;">
1 uovo intero + 1 tuorlo</div>
<div style="background-color: #fcffef; font-family: Georgia, Utopia, 'Palatino Linotype', Palatino, serif; font-size: 14.49px; line-height: 21.735px;">
80 g di zucchero a velo</div>
<div style="background-color: #fcffef; font-family: Georgia, Utopia, 'Palatino Linotype', Palatino, serif; font-size: 14.49px; line-height: 21.735px;">
5 g di sale fino</div>
<div style="background-color: #fcffef; font-family: Georgia, Utopia, 'Palatino Linotype', Palatino, serif; font-size: 14.49px; line-height: 21.735px;">
<div style="font-family: 'Times New Roman'; font-size: medium; line-height: normal;">
<div style="font-family: Georgia, Utopia, 'Palatino Linotype', Palatino, serif; font-size: 14.49px; line-height: 21.735px;">
50 g di aroma panettone</div>
</div>
</div>
<div style="background-color: #fcffef; font-family: Georgia, Utopia, 'Palatino Linotype', Palatino, serif; font-size: 14.49px; line-height: 21.735px;">
70 g di burro bavarese, molto morbido ma non fuso</div>
</div>
<div style="background-color: #fcffef; font-family: Georgia, Utopia, 'Palatino Linotype', Palatino, serif; font-size: 14.49px; line-height: 21.735px;">
<span style="font-family: "times new roman"; font-size: small; line-height: normal;">6</span><span style="background-color: transparent;">0 g di </span><a href="http://cumgaudiomagno.blogspot.it/2016/01/canditi-stellari-episodio-i-larancia.html" style="background-color: transparent; font-size: 14.49px; line-height: 21.735px;">arancia candita fatta in casa</a>, scolata dallo sciroppo almeno 24 ore prima, fatta asciugare all'aria e tagliata a dadini</div>
<div style="background-color: #fcffef; font-family: Georgia, Utopia, 'Palatino Linotype', Palatino, serif; font-size: 14.49px; line-height: 21.735px;">
<span style="font-size: 14.49px; line-height: 21.735px;">50 g di uvetta ammorbidita nel rum scuro per una notte, poi scolata, strizzata e tamponata con carta da cucina</span></div>
<div style="background-color: #fcffef; font-family: Georgia, Utopia, 'Palatino Linotype', Palatino, serif; font-size: 14.49px; line-height: 21.735px;">
<span style="font-size: 14.49px; line-height: 21.735px;"><u>Per la lavorazione e la finitura</u>:</span></div>
<div style="background-color: #fcffef; font-family: Georgia, Utopia, 'Palatino Linotype', Palatino, serif; font-size: 14.49px; line-height: 21.735px;">
<span style="font-size: 14.49px; line-height: 21.735px;">farina di riso</span></div>
<div style="background-color: #fcffef; font-family: Georgia, Utopia, 'Palatino Linotype', Palatino, serif; font-size: 14.49px; line-height: 21.735px;">
<div style="font-size: 14.49px; line-height: 21.735px;">
<span style="font-size: 14.49px; line-height: 21.735px;">latte per spennellare</span></div>
</div>
<div style="background-color: #fcffef; font-family: Georgia, Utopia, 'Palatino Linotype', Palatino, serif; font-size: 14.49px; line-height: 21.735px;">
<span style="font-size: 14.49px; line-height: 21.735px;"><u>Per la decorazione:</u></span></div>
<div style="background-color: #fcffef; font-family: Georgia, Utopia, 'Palatino Linotype', Palatino, serif; font-size: 14.49px; line-height: 21.735px;">
<span style="font-size: 14.49px; line-height: 21.735px;">zucchero in granella</span></div>
<div style="background-color: #fcffef; font-family: Georgia, Utopia, 'Palatino Linotype', Palatino, serif; font-size: 14.49px; line-height: 21.735px;">
<span style="font-size: 14.49px; line-height: 21.735px;">ciliegie candite rosse, tagliate a metà</span></div>
<div style="background-color: #fcffef; font-family: Georgia, Utopia, 'Palatino Linotype', Palatino, serif; font-size: 14.49px; line-height: 21.735px;">
<span style="font-size: 14.49px; line-height: 21.735px;">arancia candita, tagliata a strisce</span></div>
<div style="background-color: #fcffef; font-family: Georgia, Utopia, 'Palatino Linotype', Palatino, serif; font-size: 14.49px; line-height: 21.735px;">
<span style="font-size: 14.49px; line-height: 21.735px;">confettini argentati</span></div>
<div style="background-color: #fcffef;">
<span style="font-family: "georgia" , "utopia" , "palatino linotype" , "palatino" , serif; font-size: 14.49px; line-height: 21.735px;">stelline di marzapane </span><span style="background-color: transparent; font-size: 14.49px; line-height: 21.735px;"><span style="font-family: "georgia" , "utopia" , "palatino linotype" , "palatino" , serif;">(ritagliatele con un tagliabiscotti da un pezzetto di marzapane steso sottilmente col mattarello, aiutandovi con poco zucchero a velo se dovesse attaccarsi al piano di lavoro; potete farlo il giorno prima e conservare le stelline in frigorifero, distanziate tra loro e ben coperte con la pellicola)</span></span></div>
<div style="background-color: #fcffef;">
<span style="background-color: transparent; font-size: 14.49px; line-height: 21.735px;"><span style="font-family: "georgia" , "utopia" , "palatino linotype" , "palatino" , serif;"><br /></span></span></div>
<div style="background-color: #fcffef;">
<span style="background-color: transparent; font-size: 14.49px; line-height: 21.735px;"><span style="font-family: "georgia" , "utopia" , "palatino linotype" , "palatino" , serif;"><b><i>Preparazione:</i></b></span></span></div>
<div style="background-color: #fcffef;">
<div style="font-family: Georgia, Utopia, 'Palatino Linotype', Palatino, serif; font-size: 14.49px; line-height: 21.735px;">
<u>Prefermento</u></div>
<div style="font-family: Georgia, Utopia, 'Palatino Linotype', Palatino, serif; font-size: 14.49px; line-height: 21.735px;">
Versate la farina in una ciotola e arieggiatela con una frustina a mano. Formate un buco al centro, versatevi il licoli e aggiungete l'acqua a poco a poco, mescolando bene con una forchetta per non creare grumi.</div>
<div style="font-family: Georgia, Utopia, 'Palatino Linotype', Palatino, serif; font-size: 14.49px; line-height: 21.735px;">
Trasferite il composto in un barattolo di vetro con le pareti dritte, chiudetelo con un coperchio, segnate il livello del composto con un elastico e lasciatelo fermentare finché non sarà almeno raddoppiato di volume. Il prefermento sarà pronto quando sarà pieno di bollicine e comincerà a collassare al centro, formando una piccola piega sulla superficie. Ci vorranno dalle 8 alle 14 ore, a seconda della temperatura dell'ambiente e della forza del lievito.</div>
<div>
<div style="font-family: Georgia, Utopia, 'Palatino Linotype', Palatino, serif; font-size: 14.49px; line-height: 21.735px;">
<u>Aroma panettone</u></div>
<div>
<i style="font-family: Georgia, Utopia, 'Palatino Linotype', Palatino, serif; font-size: 14.49px; line-height: 21.735px;">L'aroma panettone si può preparare con molto anticipo e conservare in frigorifero ben chiuso in un barattolo di vetro. Consiglio di prepararne una dose maggiore dei 50 g necessari per questa brioche perché è pi</i><span style="font-family: "georgia" , "utopia" , "palatino linotype" , "palatino" , serif;"><span style="font-size: 14.49px; line-height: 21.735px;"><i>ù facile lavorare con una quantità di ingredienti maggiore. Consiglio infine di usare arancia candita fatta in casa perché quella che si trova in vendita comunemente è troppo dura per essere ridotta in crema, oltre al fatto che il sapore non è nemmeno lontanamente paragonabile a quello delle arance candite fatte in casa.</i></span></span></div>
<div style="font-family: Georgia, Utopia, 'Palatino Linotype', Palatino, serif; font-size: 14.49px; line-height: 21.735px;">
Scolate bene l'arancia candita dallo sciroppo, pesatela e poi frullatela con l'uvetta, scolata e strizzata, e la scorza del limone fino a ridurla in pasta. Aggiungete lo sciroppo e la vaniglia e mescolate bene.</div>
<div style="font-family: Georgia, Utopia, 'Palatino Linotype', Palatino, serif; font-size: 14.49px; line-height: 21.735px;">
In un padellino a fuoco minimo sciogliete il burro e il miele, unite il composto di canditi e sciroppo e amalgamate bene. Versate il tutto in un barattolo di vetro, tappatelo bene, fatelo raffreddare e conservatelo in frigo.</div>
<div style="font-family: Georgia, Utopia, 'Palatino Linotype', Palatino, serif; font-size: 14.49px; line-height: 21.735px;">
Per usare l'aroma, prelevatene la quantità necessaria e fatelo tornare a temperatura ambiente: dovrà essere molto morbido.</div>
</div>
<div style="font-family: Georgia, Utopia, 'Palatino Linotype', Palatino, serif; font-size: 14.49px; line-height: 21.735px;">
<u>Impasto</u></div>
<div style="font-family: Georgia, Utopia, 'Palatino Linotype', Palatino, serif; font-size: 14.49px; line-height: 21.735px;">
<span style="font-size: 14.49px; line-height: 21.735px;">Per evitare di surriscaldare l'impasto durante la lavorazione, soprattutto in estate, tutti gli ingredienti (tranne il burro e l'aroma) dovranno essere freddi di frigo, quindi preparateli diverse ore prima. Mettete in frigo anche gli accessori della planetaria e una spatola tonda.</span></div>
<div>
<div style="font-family: Georgia, Utopia, 'Palatino Linotype', Palatino, serif; font-size: 14.49px; line-height: 21.735px;">
Versate la farina nella ciotola della planetaria e arieggiatela mescolandola con una frusta a mano. Unite tutto il prefermento, montate la foglia e avviate la macchina al minimo, versando contemporaneamente il latte. Fate girare la macchina finché tutta la farina non sarà stata incorporata. Se necessario, ribaltate l'impasto e incorporate a mano la farina che resta sul fondo della ciotola.</div>
<div style="font-family: Georgia, Utopia, 'Palatino Linotype', Palatino, serif; font-size: 14.49px; line-height: 21.735px;">
<div style="font-size: 14.49px; line-height: 21.735px;">
Con una forchetta sbattete le uova con lo zucchero a velo e unitene metà all'impasto, lavorando a velocità medio-bassa (velocità 2 del Kenwood); quando il composto apparirà mescolato in modo omogeneo, pur se ancora cremoso, unite il resto delle uova sbattute e continuate a mescolare alla stessa velocità.</div>
<div style="font-size: 14.49px; line-height: 21.735px;">
Unite il sale, poi tutto l'aroma e mescolate ancora. L'impasto sarà piuttosto cremoso. Fermate la macchina e ribaltatelo, a mano o con la spatola tonda, prendendolo da sotto e tirandolo su più volte. In questo modo si facilita la formazione della maglia glutinica e si evita di riscaldare troppo l'impasto.</div>
</div>
<div>
<div style="font-family: Georgia, Utopia, 'Palatino Linotype', Palatino, serif; font-size: 14.49px; line-height: 21.735px;">
Dopo aver lavorato l'impasto a mano per qualche minuto, spatolandolo nel modo descritto, montate il gancio a uncino e impastate portando la velocità da medio-bassa a media (da 2 a 4, sempre per il Kenwood). Quando vedete che l'impasto raccolto sui bordi della ciotola comincia a "filare", cioè a formare come dei grossi fili, aggiungete il burro ben morbido, unendolo un cucchiaino per volta ma di continuo, sempre controllando che la porzione di burro appena inserita venga assorbita prima di continuare ad aggiungerne. Durante l'inserimento del burro fermate la macchina ogni tanto e ribaltate l'impasto, spatolandolo a mano più volte come descritto in precedenza, per agevolare l'inserimento del grasso e aiutare ad incordare.</div>
<div style="font-family: Georgia, Utopia, 'Palatino Linotype', Palatino, serif; font-size: 14.49px; line-height: 21.735px;">
<div style="font-size: 14.49px; line-height: 21.735px;">
Dopo aver inserito tutto il burro continuate a impastare alla stessa velocità finché l'impasto non comincia a pulire la ciotola. Se necessario ribaltatelo a mano e date qualche altro colpo di spatola. Impastate finché l'impasto non pulisce la ciotola, poi aumentate lievemente la velocità (4,5 per il Kenwood) per qualche secondo per serrare l'incordatura. Fate la prova del velo: tendendo tra due dita un lembo di impasto, questo dovrà formare un velo sottile in grado di tendersi senza lacerarsi immediatamente.</div>
</div>
<div style="font-family: Georgia, Utopia, 'Palatino Linotype', Palatino, serif; font-size: 14.49px; line-height: 21.735px;">
Con il gancio al minimo inserite i canditi e l'uvetta, fermandovi appena sono incorporati. Ribaltate l'impasto a mano un paio di volte per distribuirli in modo omogeneo.</div>
<div style="font-family: Georgia, Utopia, 'Palatino Linotype', Palatino, serif; font-size: 14.49px; line-height: 21.735px;">
<div style="font-size: 14.49px; line-height: 21.735px;">
Trasferite l'impasto in una ciotola unta di olio, ungetevi i polpastrelli e date qualche giro di <a href="https://www.youtube.com/watch?v=DWyAtbTOw3s" style="color: #e90022; text-decoration: none;">pieghe in ciotola</a>, smettendo quando sentite che l<span style="font-size: 14.49px; line-height: 21.735px;">'impasto inizia a fare resistenza quando premete i lembi al centro</span><span style="font-size: 14.49px; line-height: 21.735px;">. Alla fine l'impasto sotto la vostra mano dovrà essere morbido ma sodo, elastico e teso e non più appiccicoso.</span></div>
<div style="font-size: 14.49px; line-height: 21.735px;">
Coprite la ciotola con un piatto e lasciatela a temperatura ambiente per un'oretta, in modo da far partire la lievitazione, poi coprite bene l'impasto con un pezzo di pellicola a contatto e trasferite la ciotola in frigo per 8-36 ore.</div>
</div>
<div style="font-family: Georgia, Utopia, 'Palatino Linotype', Palatino, serif; font-size: 14.49px; line-height: 21.735px;">
<u>Formatura</u></div>
<div style="font-family: Georgia, Utopia, 'Palatino Linotype', Palatino, serif; font-size: 14.49px; line-height: 21.735px;">
Togliete l'impasto dal frigo, trasferitelo su un piano di lavoro leggermente spolverato di farina di riso, prelevatene un pezzo del peso di 40 g e formatelo <a href="https://www.youtube.com/watch?v=J7No7dU8iCQ">a pallina</a>. Depositatelo nella tortiera ben imburrata e procedete nello stesso modo con il resto dell<span style="font-size: 14.49px; line-height: 21.735px;">'impasto, riempiendo tutto lo stampo. Dovreste ottenere </span><span style="font-size: 14.49px; line-height: 21.735px;">28 palline da 40 g e una </span><span style="font-size: 14.49px; line-height: 21.735px;">più piccola.</span></div>
<div style="font-family: Georgia, Utopia, 'Palatino Linotype', Palatino, serif; font-size: 14.49px; line-height: 21.735px;">
<span style="font-size: 14.49px; line-height: 21.735px;">Appoggiate un pezzo di pellicola sulla tortiera senza sigillarla e lasciate lievitare la brioche finché le palline non saranno raddoppiate di volume e belle morbide e gonfie al tatto.</span></div>
<div style="font-family: Georgia, Utopia, 'Palatino Linotype', Palatino, serif; font-size: 14.49px; line-height: 21.735px;">
<span style="font-size: 14.49px; line-height: 21.735px;"><br /></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://1.bp.blogspot.com/--QbZlybchJs/WFbOMGGqcnI/AAAAAAAACtY/obfbcwWUM3gzwkFlMY_lDhCBfhu36gkdgCEw/s1600/1-collage.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="400" src="https://1.bp.blogspot.com/--QbZlybchJs/WFbOMGGqcnI/AAAAAAAACtY/obfbcwWUM3gzwkFlMY_lDhCBfhu36gkdgCEw/s400/1-collage.jpg" width="295" /></a></div>
<div style="font-family: Georgia, Utopia, 'Palatino Linotype', Palatino, serif; font-size: 14.49px; line-height: 21.735px;">
<span style="font-size: 14.49px; line-height: 21.735px;"><br /></span></div>
<div style="font-family: Georgia, Utopia, 'Palatino Linotype', Palatino, serif; font-size: 14.49px; line-height: 21.735px;">
<span style="font-size: 14.49px; line-height: 21.735px;"><u>Cottura</u></span></div>
<div>
<span style="font-family: "georgia" , "utopia" , "palatino linotype" , "palatino" , serif; font-size: 14.49px; line-height: 21.735px;">Quando la brioche sarà pronta per la cottura, riscaldate il forno a </span><span style="font-family: "georgia" , "utopia" , "palatino linotype" , "palatino" , serif;"><span style="font-size: 14.49px; line-height: 21.735px;">1</span></span><span style="font-family: "georgia" , "utopia" , "palatino linotype" , "palatino" , serif; font-size: 14.49px; line-height: 21.735px;">60° in modalità statica, spennellate tutte le palline con il latte e cospargetele abbondantemente con lo zucchero in granella, poi infornate la brioche al livello centrale e cuocetela per 4</span><span style="font-family: "georgia" , "utopia" , "palatino linotype" , "palatino" , serif;"><span style="font-size: 14.49px; line-height: 21.735px;">5 minuti, ruotando la teglia dopo i primi 30 minuti.</span></span></div>
</div>
</div>
<div>
<span style="font-family: "georgia" , "utopia" , "palatino linotype" , "palatino" , serif;"><span style="font-size: 14.49px; line-height: 21.735px;">Sfornate la brioche e appoggiate la teglia su una gratella, lasciatela raffreddare per una decina di minuti e sformatela capovolgendola su un vassoio, poi appoggiate la griglia del forno raffreddata </span></span><span style="font-family: "georgia" , "utopia" , "palatino linotype" , "palatino" , serif; font-size: 14.49px; line-height: 21.735px;">sulla base della brioche</span><span style="font-family: "georgia" , "utopia" , "palatino linotype" , "palatino" , serif; font-size: 14.49px; line-height: 21.735px;"> </span><span style="font-family: "georgia" , "utopia" , "palatino linotype" , "palatino" , serif; font-size: 14.49px; line-height: 21.735px;">e capovolgetela di nuovo. Fate raffreddare completamente la brioche sulla griglia prima di trasferirla sul vassoio e </span><span style="font-family: "georgia" , "utopia" , "palatino linotype" , "palatino" , serif; font-size: 14.49px; line-height: 21.735px;">conservatela ben chiusa in un sacchetto di plastica per alimenti.</span></div>
<div>
<span style="font-family: "georgia" , "utopia" , "palatino linotype" , "palatino" , serif; font-size: 14.49px; line-height: 21.735px;">Poco prima di portarla in tavola decorate la brioche con le ciliegie candite, le scorzette di arancia, i confettini argentati e le stelline di marzapane.</span></div>
<div>
<span style="font-family: "georgia" , "utopia" , "palatino linotype" , "palatino" , serif; font-size: 14.49px; line-height: 21.735px;">Per servirla, lasciate che ogni commensale prenda la propria pallina staccandola con le mani dall</span><span style="font-family: "georgia" , "utopia" , "palatino linotype" , "palatino" , serif;"><span style="font-size: 14.49px; line-height: 21.735px;">'albero di Natale: quale migliore condivisione natalizia di questa? ;)</span></span></div>
<div>
<span style="font-family: "georgia" , "utopia" , "palatino linotype" , "palatino" , serif;"><span style="font-size: 14.49px; line-height: 21.735px;"><br /></span></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://1.bp.blogspot.com/-WcOQ1wmki6w/WFbOM1aWMRI/AAAAAAAACtc/pY5a_pt7GAAJGZkPLanRweFRpYEhL7tdACEw/s1600/1-collage%2B2.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="233" src="https://1.bp.blogspot.com/-WcOQ1wmki6w/WFbOM1aWMRI/AAAAAAAACtc/pY5a_pt7GAAJGZkPLanRweFRpYEhL7tdACEw/s320/1-collage%2B2.jpg" style="cursor: move;" width="320" /></a></div>
<div>
<span style="font-family: "georgia" , "utopia" , "palatino linotype" , "palatino" , serif; font-size: 14.49px; line-height: 21.735px;"><br /></span></div>
<div>
<span style="font-family: "georgia" , "utopia" , "palatino linotype" , "palatino" , serif; font-size: 14.49px; line-height: 21.735px;">Con questa ricetta partecipo a </span><a href="http://www.sonoiosandra.it/panissimo-1-15-aprile-2013/" style="color: #e90022; font-family: Georgia, Utopia, 'Palatino Linotype', Palatino, serif; font-size: 14.49px; line-height: 21.735px; text-decoration: none;">Panissimo</a><span style="font-family: "georgia" , "utopia" , "palatino linotype" , "palatino" , serif; font-size: 14.49px; line-height: 21.735px;"> #46, la raccolta di lievitati dolci e salati ideata da Sandra di </span><i style="font-family: Georgia, Utopia, 'Palatino Linotype', Palatino, serif; font-size: 14.49px; line-height: 21.735px;"><a href="http://www.sonoiosandra.it/" style="color: #e90022; text-decoration: none;">Sono io, Sandra</a></i><span style="font-family: "georgia" , "utopia" , "palatino linotype" , "palatino" , serif; font-size: 14.49px; line-height: 21.735px;"> e da Barbara di </span><i style="font-family: Georgia, Utopia, 'Palatino Linotype', Palatino, serif; font-size: 14.49px; line-height: 21.735px;"><a href="http://breadandcompanatico.com/" style="color: #e90022; text-decoration: none;">Bread & Companatico</a></i><span style="font-family: "georgia" , "utopia" , "palatino linotype" , "palatino" , serif; font-size: 14.49px; line-height: 21.735px;">, questo mese ospitata nel blog </span><i style="font-family: Georgia, Utopia, 'Palatino Linotype', Palatino, serif; font-size: 14.49px; line-height: 21.735px;"><a href="http://www.cardamomoandco.ifood.it/2016/12/calzoni-al-forno-senza-glutine-e-panissimo-46.html" style="color: #e90022; text-decoration: none;">Cardamomo & Co</a></i><span style="font-family: "georgia" , "utopia" , "palatino linotype" , "palatino" , serif; font-size: 14.49px; line-height: 21.735px;">.</span></div>
<div>
<span style="font-family: "georgia" , "utopia" , "palatino linotype" , "palatino" , serif; font-size: 14.49px; line-height: 21.735px;"><br /></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://4.bp.blogspot.com/-Ud9wmngjt4w/WFbJdWuOf3I/AAAAAAAACtI/kwxI0UvpJdssj75PYpfGq-Gc22VjnuTVQCLcB/s1600/PANISSIMO.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="200" src="https://4.bp.blogspot.com/-Ud9wmngjt4w/WFbJdWuOf3I/AAAAAAAACtI/kwxI0UvpJdssj75PYpfGq-Gc22VjnuTVQCLcB/s200/PANISSIMO.jpg" width="200" /></a></div>
<div>
<span style="font-family: "georgia" , "utopia" , "palatino linotype" , "palatino" , serif; font-size: 14.49px; line-height: 21.735px;"><br /></span></div>
</div>
Gaudio (Franci)http://www.blogger.com/profile/09440441536892395930noreply@blogger.com4tag:blogger.com,1999:blog-5385540801624194184.post-3407661986399886612016-12-14T08:00:00.000+01:002016-12-14T08:00:15.933+01:00Bauletto ai semi con grano duro e frumento semintegrale<div style="text-align: center;">
<i>Amate il pane:</i></div>
<div style="text-align: center;">
<i>cuore della casa,</i></div>
<div style="text-align: center;">
<i>profumo della mensa,</i></div>
<div style="text-align: center;">
<i>gioia del focolare.</i></div>
<div style="text-align: center;">
<i><br /></i></div>
<div style="text-align: center;">
<i>Rispettate il pane:</i></div>
<div style="text-align: center;">
<i>sudore della fronte,</i></div>
<div style="text-align: center;">
<i>orgoglio del lavoro,</i></div>
<div style="text-align: center;">
<i>poema di sacrificio.</i></div>
<div style="text-align: center;">
<i><br /></i></div>
<div style="text-align: center;">
<i>Onorate il pane:</i></div>
<div style="text-align: center;">
<i>gloria dei campi,</i></div>
<div style="text-align: center;">
<i>fragranza della terra,</i></div>
<div style="text-align: center;">
<i>festa della vita.</i></div>
<div style="text-align: center;">
<i><br /></i></div>
<div style="text-align: center;">
<i>Non sciupate il pane:</i></div>
<div style="text-align: center;">
<i>ricchezza della Patria,</i></div>
<div style="text-align: center;">
<i>il più soave dono di Dio,</i></div>
<div style="text-align: center;">
<i>il più santo premio</i></div>
<div style="text-align: center;">
<i>alla fatica umana.</i></div>
<div style="text-align: center;">
<i><br /></i></div>
<div style="text-align: center;">
(B. Mussolini, <i>Preghiera del pane</i>, 1928)</div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: left;">
Sull'autore di questo componimento molto è stato detto e molto è stato scritto.</div>
<div style="text-align: left;">
Non entro nel merito perché i nostri discorsi devono rimanere leggeri.</div>
<div style="text-align: left;">
Tuttavia queste parole mi toccano profondamente in momenti come ora, mentre in una giornata fredda e piovosa contemplo l'opera delle mie mani appena uscita dal forno, ne aspiro il profumo, ne ascolto il canto scricchiolante...</div>
<div style="text-align: left;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
<i>... il pane:</i></div>
<div style="text-align: center;">
<i>cuore della casa,</i></div>
<div style="text-align: center;">
<i>profumo della mensa,</i></div>
<div style="text-align: center;">
<i>gioia del focolare.</i></div>
<div style="text-align: center;">
<i><br /></i></div>
<div style="text-align: left;">
Canta, il pane.</div>
<div style="text-align: left;">
Appena sfornato, canta.</div>
<div style="text-align: left;">
Accosta l'orecchio alla crosta dorata e profumata.</div>
<div style="text-align: left;">
Trattieni il respiro.</div>
<div style="text-align: left;">
Ascolta...</div>
<div style="text-align: left;">
<br /></div>
<h2 style="text-align: center;">
<i>Bauletto ai semi con grano duro e frumento semintegrale</i></h2>
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<i><br /></i></div>
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<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://1.bp.blogspot.com/-wNlL1AsAuUY/WE7kQl_uV1I/AAAAAAAACsk/ddRWNuDab6MJ4D3yZj3REj0xCmiSTYMEQCLcB/s1600/6-Bauletto%2Bsemola%2Be%2Btipo%2Buno%2B024.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="300" src="https://1.bp.blogspot.com/-wNlL1AsAuUY/WE7kQl_uV1I/AAAAAAAACsk/ddRWNuDab6MJ4D3yZj3REj0xCmiSTYMEQCLcB/s400/6-Bauletto%2Bsemola%2Be%2Btipo%2Buno%2B024.jpg" width="400" /></a></div>
<i><br /></i></div>
<div>
<i><b>Ingredienti:</b></i><br />
<u>Per il prefermento</u>:<br />
<i>in inverno:</i><br />
30 g di licoli, anche non rinfrescato<br />
125 g di farina manitoba (Mulino Marino, W 370-390)<br />
125 g di acqua<br />
<i>in estate:</i><br />
20 g di licoli<br />
135 g di farina manitoba<br />
135 g di acqua<br />
<u>Per l'impasto</u>:<br />
tutto il prefermento<br />
180 g di farina tipo 1 (Molino Rossetto)<br />
180 g di semola rimacinata di grano duro<br />
210 g di acqua<br />
5 g di sale<br />
1 cucchiaino di malto d'orzo in sciroppo<br />
2 cucchiai di olio extravergine di oliva<br />
50 g di semi misti tostati<br />
<u>Per lo spolvero</u>:<br />
semola rimacinata di grano duro<br />
farina di mais fioretto<br />
<br />
<b><i>Preparazione:</i></b><br />
<u>Prefermento</u><br />
Mescolate gli ingredienti fino ad ottenere un composto liscio e senza grumi. Versatelo in un barattolo di vetro, segnate il livello con un elastico e lasciatelo fermentare a temperatura ambiente per tutta la notte. Ci vorranno dalle 8 alle 14 ore, a seconda della temperatura dell'ambiente e della forza del lievito. Il prefermento sarà pronto quando sarà almeno raddoppiato di volume e comincerà a collassare presentando una piccola piega sulla superficie.<br />
<u>Autolisi</u><br />
Subito dopo aver preparato il prefermento, riunite in una ciotola le farine insieme al sale, mescolate bene e aggiungete 200 g dell'acqua prevista per l'impasto. Mescolate con una forchetta fino a bagnare tutta la farina, senza impastare. Il composto deve risultare grossolano e grumoso e senza farina asciutta sul fondo della ciotola.<br />
Coprite la ciotola con un pezzo di pellicola e lasciatela in frigorifero per tutta la notte, fino al momento di impastare.<br />
<u>Impasto</u><br />
Mettete il composto autolitico nella ciotola della planetaria.<br />
Sciogliete il malto nel prefermento e versate il tutto nella planetaria.<br />
Avviate la macchina con la foglia a velocità bassa (velocità 2 del Kenwood) e versate i 10 g di acqua rimasti. Impastate per qualche minuto, fermando la macchina una o due volte e ribaltando a mano l'impasto e lavorandolo con una spatola finché non sarà ben mescolato e omogeneo.<br />
Montate il gancio e avviate la macchina a velocità 2, aumentando gradualmente fino a 4. Quando l'impasto attaccato alle pareti della planetaria comincerà a formare come dei grossi fili versate lentamente l'olio. Ogni tanto fermate la macchina, ribaltate l'impasto e lavoratelo a mano con la spatola per aiutare l'incordatura ed evitare che si riscaldi eccessivamente.<br />
Quando l'impasto comincia a pulire la ciotola date qualche giro a velocità 4,5 per serrare l'incordatura e fate la "prova velo": tendete un pezzettino di impasto tra le dita e verificate che formi un velo sottile.<br />
Con il gancio a velocità minima unite i semi, versandoli lentamente. Ribaltate a mano l'impasto per incorporarli completamente e distribuirli bene. Smettete di impastare appena i semi saranno stati tutti incorporati.<br />
<u>Pieghe in ciotola</u><br />
Versate l'impasto in una ciotola unta con un filo d'olio. Con i polpastrelli unti fate un giro di <a href="https://www.youtube.com/watch?v=DWyAtbTOw3s">pieghe in ciotola</a> e ribaltate l'impasto, poi coprite la ciotola con un piatto e lasciate riposare l'impasto per 10 minuti.<br />
Effettuate un secondo giro di pieghe, un secondo ribaltamento dell'impasto e un secondo riposo di 10 minuti, poi un terzo giro di pieghe al termine del quale ribalterete l'impasto e lo lascerete riposare per 30 minuti nella ciotola coperta con il piatto.<br />
<u>Pieghe di rinforzo e pirlatura</u><br />
Rovesciate l'impasto su un piano di lavoro spolverato di semola rimacinata e allargatelo, picchiettandolo con i polpastrelli lungo i bordi e al centro, fino a dargli una forma quadrangolare, e praticate un giro di <a href="https://www.youtube.com/watch?v=2nTk2fOqVeQ">pieghe di rinforzo</a> (fate tutto come nel video, senza però ribaltare l'impasto dopo il giro di pieghe e senza riporlo ogni volta a riposare nella ciotola), spolverando l'impasto con poca semola se vi si attacca alle dita. Copritelo con la ciotola rovesciata e lasciatelo riposare per 30 minuti.<br />
Praticate un secondo giro di pieghe di rinforzo e un secondo riposo di 30 minuti, sempre coprendo l'impasto a campana, poi un terzo giro di pieghe e una <a href="https://www.youtube.com/watch?v=n78Jn48dtuw" style="font-style: italic;">pirlatura</a>, dopodiché lasciate riposare l'impasto coperto a campana per 15 minuti prima di formare il filone.<br />
<u>Formatura</u><br />
Prelevate un pezzettino di impasto che userete come <a href="http://cumgaudiomagno.blogspot.it/2015/04/pane-quasi-senza-impasto-al-pomodoro-e.html">spia di lievitazione</a> e allargate il resto delicatamente con i polpastrelli formando un rettangolo con il lato corto rivolto verso di voi.<br />
Ripiegate gli angoli superiori del rettangolo verso il centro fino a unirli e cominciate ad arrotolare il rettangolo partendo dall'alto, serrando bene l'impasto in basso con i pollici (se non serrate bene l'impasto, il rotolo in formazione incorporerà aria che farà poi "srotolare" la fetta) mentre con il palmo delle mani accompagnate il rotolo che state formando senza però pressarlo né schiacciarlo.<br />
<br />
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td><a href="http://1.bp.blogspot.com/-nJcKgf0Yh9w/VTfPT70nWWI/AAAAAAAABMM/nBW5VQSAb3Y/s1600/collage%2BA.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="400" src="https://1.bp.blogspot.com/-nJcKgf0Yh9w/VTfPT70nWWI/AAAAAAAABMM/nBW5VQSAb3Y/s1600/collage%2BA.jpg" width="400" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="font-size: 12.8px;"><i>Fotografie di un altro impasto</i></td></tr>
</tbody></table>
<br />
Una volta arrotolato l'impasto, ruotatelo di 90° portando la piega di chiusura verso l'alto, allargatelo di nuovo con le dita, delicatamente (farà un po' di resistenza e lo sentirete più duro e sodo sotto le mani), e arrotolate nuovamente nello stesso modo.<br />
<br />
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td><a href="http://3.bp.blogspot.com/-w4tTHDjB9Xs/VTfPT_ltQRI/AAAAAAAABMQ/syEAMCAFbkI/s1600/collage%2BC.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="400" src="https://3.bp.blogspot.com/-w4tTHDjB9Xs/VTfPT_ltQRI/AAAAAAAABMQ/syEAMCAFbkI/s1600/collage%2BC.jpg" width="400" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="font-size: 12.8px;"><i>Fotografie di un altro impasto</i></td></tr>
</tbody></table>
<br />Sigillate bene la chiusura del rotolo strusciandola contro il piano di lavoro e depositate il pane, con la chiusura rivolta verso il basso, in uno stampo rettangolare rivestito di carta da forno e cosparso di semola e farina di mais. Io ho usato lo stampo azzurro in silicone dell'Ikea, e guardate cosa ho fatto per evitare che si deformasse sotto la spinta dei gas della lievitazione! :D</div>
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<br /></div>
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<a href="https://2.bp.blogspot.com/-vIahgJcRg3w/WE7kULpX2sI/AAAAAAAACso/UJyzJUx_q-42AA-lbXS3vuWTDxar3qmOQCLcB/s1600/1-Bauletto%2Bsemola%2Be%2Btipo%2Buno%2B002.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="265" src="https://2.bp.blogspot.com/-vIahgJcRg3w/WE7kULpX2sI/AAAAAAAACso/UJyzJUx_q-42AA-lbXS3vuWTDxar3qmOQCLcB/s400/1-Bauletto%2Bsemola%2Be%2Btipo%2Buno%2B002.jpg" width="400" /></a></div>
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<br /></div>
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Cospargete con la semola e la farina di mais anche la superficie del pane, appoggiatevi sopra un pezzo di pellicola e lasciatelo lievitare fino al raddoppio. Controllate la lievitazione premendo con un dito al lato dell'impasto: il pane è pronto da cuocere se lo sentite morbido e gonfio e se l'impronta del dito torna su velocemente lasciando una piccola traccia.</div>
<div>
<u>Cottura</u></div>
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Cuocete il pane in forno ventilato a 200°, al centro del forno, per 10 minuti.</div>
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Poi, aprite leggermente lo sportello del forno, incastratevi il manico di un cucchiaio di legno per tenere aperto uno spiraglio e continuate la cottura per altri 30 minuti.</div>
<div>
Infine, spegnete il forno lasciando la ventola in funzione e lo sportello aperto in fessura e fate asciugare il pane per 10 minuti.</div>
<div>
Sfornate, appoggiate lo stampo su una gratella e dopo 10 minuti sformate il pane sollevandolo con la carta da forno. Lasciatelo raffreddare un po' sulla gratella prima di staccare la carta dai lati del pane, e un altro po' prima di sfilarla da sotto la base.</div>
<div>
Non tagliate il pane prima di 3-4 ore.</div>
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<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://4.bp.blogspot.com/-vpQvSa7H43o/WE7kVWkZ9BI/AAAAAAAACss/aNRX8iYy35Myg5-p0zmv4Kqi0jo5wd-ngCEw/s1600/1-collage.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="315" src="https://4.bp.blogspot.com/-vpQvSa7H43o/WE7kVWkZ9BI/AAAAAAAACss/aNRX8iYy35Myg5-p0zmv4Kqi0jo5wd-ngCEw/s400/1-collage.jpg" width="400" /></a></div>
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Cielo, ma da quanto tempo non pubblicavo una ricetta?</div>
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Però non vi preoccupate, perché in tutto questo tempo non ho fatto altro che <strike>mangiare</strike> cucinare per voi!</div>
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Quando vedrete i risultati?</div>
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Eh...</div>
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Con questa ricetta partecipo a <a href="http://www.sonoiosandra.it/panissimo-1-15-aprile-2013/">Panissimo</a> #46, la raccolta di lievitati dolci e salati ideata da Sandra di <i><a href="http://www.sonoiosandra.it/">Sono io, Sandra</a></i> e da Barbara di <i><a href="http://breadandcompanatico.com/">Bread & Companatico</a></i>, questo mese ospitata nel blog <i><a href="http://www.cardamomoandco.ifood.it/2016/12/calzoni-al-forno-senza-glutine-e-panissimo-46.html">Cardamomo & Co</a></i>... Ciao, Stefania! :)</div>
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<br /></div>
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<div style="orphans: auto; text-align: start; text-indent: 0px; widows: 1;">
<div style="-webkit-text-stroke-width: 0px; color: black; font-family: 'Times New Roman'; font-size: medium; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: normal; letter-spacing: normal; line-height: normal; orphans: auto; text-align: start; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; widows: 1; word-spacing: 0px;">
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<div style="text-align: left;">
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://www.cakesandco.ifood.it/2016/10/pane-alla-segale-prugne-e-pepe-rosa-panissimo44.html" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://2.bp.blogspot.com/-HrpOMVXTuyc/V_IE81YcfFI/AAAAAAAACfI/NgfE3rODc8o3bduuCIE-o7FZwUddfeidgCLcB/s1600/PANISSIMO.jpg" /></a></div>
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Gaudio (Franci)http://www.blogger.com/profile/09440441536892395930noreply@blogger.com2