Mezz'ora prima, in una sera qualunque di oltre dieci anni fa, nella mia camera a casa dei miei.
Sul marrone scuro del parquet sotto la finestra, in un angolino tra la mia scrivania e la parete, noto qualcosa.
Qualcosa di giallo.
Qualcosa di lungo.
Qualcosa di sottile.
Qualcosa di arricciolato.
Porc...! Un verme! Che schifo...!
Non può restare lì.
Non vivo, almeno.
E a pensarci bene, direi neanche morto...
Sì, ma intanto bisogna renderlo morto.
A mani nude, neanche a pensarci.
Mi devo armare.
Con la più classica delle armi casalinghe contro gli esseri animati, di qualsiasi taglia, colore, forma e dimensione.
La ciabatta.
Allungo il braccio verso il pavimento e spatam!, meno un colpo.
Il verme guizza, si contorce, si allunga, si restringe.
Io trattengo il respiro.
Si muove ancora.
Ma porc...!
Devo menare di nuovo.
Espiro.
Mi concentro sulla mano armata di ciabatta.
Rilasso il braccio e la spalla.
Inspiro.
Alzo il braccio.
Spatapam!
Ritiro la mano.
Il verme guizza, si contorce, si allunga, si restringe...!
Ma come... ma che è spiritato 'sto verme??
Alzo di nuovo il braccio, ma il ribrezzo mi vince, e lo abbasso.
Da sola non ce la faccio.
"Papà! Corri!... C'è un verme... Là, per terra, sotto la finestra... Ho provato a schiacciarlo, ma non muore!... Sì, quello giallo, lì nell'angolo!"
Mio padre si arma a sua volta, alza il braccio, si allunga, prende la mira e spatapam!
E il verme guizza, si contorce, si allunga e si restringe!
Facciamo entrambi un salto all'indietro.
"Ma come è possibile?!"
"Mena più forte! Mena più forte!"
Mio padre si lancia e pam! spam! spatam! spatapam!
Mentre il verme guizza, si contorce, si allunga e si restringe, più vivo e più arzillo che mai.
Allora mio padre ruggisce e spatapatapam!
"Striscia la ciabatta per terra! Strisciala! Schiaccialo! Schiaccialo!"
Spatapatapatapampampampampammmmmmm!!!!!!!!!
"Ma non è possibile!! Non ci credo!! Non può essere che 'sto verme ancora guizza, si contorce, si allunga e si restringe!"
"Papà! Che facciamo?"
L'unica cosa possibile.
L'unica mossa che resta.
Only the brave.
Solo gli ardimentosi.
Solo papà.
Contro il verme.
Corpo a corpo.
A mani nude.
Lo guardo mentre si china, allunga il braccio, apre la mano, tende le dita, le piega, chiude la mano, ritira il braccio, si rialza, si volta, viene verso di me, apre le dita e mi mostra il corpo del nostro nemico.
Un lungo, sottile, arricciolato elastico giallo!
BUON COMPLEANNO, PAPA'!
Torta al cioccolato fondente con crema pasticcera... scientifica!
Per l'idea e per la base della torta sono partita da qui, apportando qualche lieve modifica alla ricetta di Alice.
Per la crema pasticcera invece ho seguito quasi alla lettera la ricetta di Luca Montersino che ho visto qui da Piero.
Per la crema pasticcera invece ho seguito quasi alla lettera la ricetta di Luca Montersino che ho visto qui da Piero.
Ingredienti:
Per la torta (stampo da 22 cm):
200 g di cioccolato fondente al 72% di cacao
100 g di burro
2 cucchiai di latte
100 g di zucchero semolato
3 uova
60 g di farina 00
1 cucchiaino di estratto liquido di vaniglia
1 cucchiaino raso di lievito per dolci
Per la crema pasticcera:
400 g di latte intero fresco
100 g di panna fresca
150 g di tuorli (circa 9 uova medie)
150 g di zucchero semolato
36 g di amido di mais
buccia di limone
mezza bacca di vaniglia
Per la decorazione:
granella di fave di cacao
cuoricini di cioccolato e cereali
ciliegie (non ho resistito quando ho visto che al mercato c'era ancora qualche durone!)
Preparazione:
Torta
Sciogliete a bagnomaria il cioccolato con il burro e il latte.
Nel frattempo montate i tuorli con lo zucchero fino a renderli chiari e spumosi.
Sempre mescolando, unite alle uova montate il composto di cioccolato.
Aggiungete l'estratto di vaniglia e la farina setacciata insieme al lievito e mescolate per rendere il composto omogeneo.
Montate gli albumi a neve e uniteli al composto un po' per volta, mescolando delicatamente con una forchetta con movimenti dal basso verso l'alto per non smontarli.
Versate il composto in una tortiera imburrata e spolverizzata di cacao e infornate in forno statico e preriscaldato a 170° per circa 35 minuti.
Sfornate, fate raffreddare per 5-10 minuti, togliete la torta dallo stampo e lasciatela raffreddare completamente su una gratella.
Crema pasticcera (filmato qui):
In una pentola ampia mettete a scaldare il latte e la panna con la scorza di limone e i semi estratti dal baccello di vaniglia.
In una ciotola montate i tuorli con lo zucchero.
Aggiungete l'amido di mais, mescolate delicatamente per incorporarlo alle uova e riprendete a montare.
Quando il latte arriva all'ebollizione abbassate la fiamma e versate nella pentola tutto il composto di uova montate, senza mescolare.
Alzate la fiamma e aspettate che il latte inizi a fuoriuscire dai bordi della crema di uova, salendo e bucando al centro il composto.
Mescolate velocemente con una frusta per pochi secondi, mentre la crema si addensa.
Spegnete la fiamma e continuate a mescolare rapidamente con la frusta, per circa 15 secondi.
Per far raffreddare la crema senza che si formi la pellicina in superficie io uso immergere la pentola in un bagnomaria di acqua fredda e cubetti di ghiaccio, mescolando la crema con una spatola in silicone, con movimenti ampi, fino a farla intiepidire... e così ho fatto anche questa volta!
Ricoprite la torta con la crema fredda e decoratela come vi pare.
Sia la base che la crema sono migliori il giorno dopo. Vi suggerisco quindi di prepararle in anticipo, almeno di qualche ora.
La torta non si affossa al centro raffreddandosi. La base non è soffice, soprattutto se è appena uscita dal frigo, per cui è meglio tagliarla con un coltello invece che con una paletta per dolci.
L'elevato numero di tuorli richiesti dalla ricetta serve a dare alla crema un sapore più deciso.
L'amido di mais serve a darle consistenza, mentre l'amido di riso (che io non ho usato ma Montersino sì) le conferisce cremosità.
E se i tuorli sono montati a dovere al momento di versarli nel latte bollente, l'aria incorporata nella montata impedisce che cuociano all'istante!
Grazie a Piero per le spiegazioni scientifiche precise e puntuali... e anche brevi, non venendo da me! :D
Sia la base che la crema sono migliori il giorno dopo. Vi suggerisco quindi di prepararle in anticipo, almeno di qualche ora.
La torta non si affossa al centro raffreddandosi. La base non è soffice, soprattutto se è appena uscita dal frigo, per cui è meglio tagliarla con un coltello invece che con una paletta per dolci.
L'elevato numero di tuorli richiesti dalla ricetta serve a dare alla crema un sapore più deciso.
L'amido di mais serve a darle consistenza, mentre l'amido di riso (che io non ho usato ma Montersino sì) le conferisce cremosità.
E se i tuorli sono montati a dovere al momento di versarli nel latte bollente, l'aria incorporata nella montata impedisce che cuociano all'istante!
Grazie a Piero per le spiegazioni scientifiche precise e puntuali... e anche brevi, non venendo da me! :D
AHAHAHAAHAHA HAHAHAHAHAH AHAHAHAAHA AHAAHAHAH AHAHAHAHHAHA AHAHAHAHAHAH AHAHAHAHHAHA AHAAHHAAHAAH AHAHAHHA AHAA AHHAAHA AHA HAHAAAAAH...
RispondiEliminaOh mon Dieu!!
Mi sto contorcendo dalle risate...
Franciiiiiiiiii, te possino a te e al finto verme!!!!!
Quanto alla torta... cosa dire???
Che è meravigliosa già semplicemente perché l'hai pensata e fatta per papà...
Poi certo..., una base così cioccolatosa ricoperta da una crema pasticcera scientifica non lascia indifferenti e fa venir voglia di prendere un cucchiaino da infilare nello schermo ed affondarlo in quella fetta!!
Un bacio grande a te e Nico :***************
In questo caso, meglio una forchettina che un cucchiaino!
EliminaQuanto al verme, papà se lo ricorda ancora! :D
Ti abbraccio! :****************
E come dimenticarlo un verme del genere!!!!!!!!!!
Eliminaahahahahahhahahahahahahaahahahahahahahhahahahahahahaahahahahahahahhaha :DDDDDDD
:D :D :D :D
EliminaChe bellissima torta, che bellissima storia! :) Mi piace che ogni ricetta abbia un suo aspetto di vita dietro :) . Io personalmente non sono affatto un'amante della crema e del cioccolato assieme (o uno, o l'altro). Ma stavolta mi hai conquistata (tutto merito della tua storia! ;) ) Un bacio, Laura. <3
RispondiEliminaGrazie, Laura!
EliminaMi piace raccontare quello che c'è dietro le mie ricette: è la differenza tra un blog e un ricettario! ;o)
Crema e cioccolato insieme in questo modo non lo avevo mai provato... e anch'io ne sono stata conquistata!
Un bacio anche a te. :o)
CORAGGIOSO EH , IL PAPA'!!!POST MOLTO SIMPATICO!!!CHE DIRE POI DELLA TORTA??? SUPERBA!!!BACI SABRY
RispondiEliminaSemplicemente eroico! ;o)
EliminaGrazie, sabrina!
te mi fai morire.....spatapame BUM!! ...e poi era un elastico..ma si può???? AHAHHAHAHHAHHAHAHHA
RispondiEliminasei bravissima e per le mie corde TROPPO Scientifica..io nun jela fo....mi scoccio.....ecciao!!!
Allora segui la ricetta religiosamente senza fare domande! AHAHAHAHAHAHAHAHAHAH
EliminaBacioni!!
E meno male che era un elastico e non un povero verme! Non facevate prima con paletta-scopa e lancio del malcapitato, all'esterno?!? Ahahahahah!!!!
RispondiEliminaMi piace la base cioccolatosa accompagnata da crema. Bello anche ľaspetto! ;)
Baci!
Grazie, Silvia!
EliminaPrendere il verme con la scopa e poi trasportarlo all'esterno mentre si contorce tutto nella paletta?? Noooooooooooooo!!!! :D :D :D
Mi hai fatto ridere dalle risate con la storia del verme finto!!! Ottima la torta, invitante e sicuramente squisita!
RispondiEliminaGrazie, Virginia!
EliminaLa torta era golosissima... peccato che sia finita! ;o)
Che spettacolo!!!
RispondiEliminaGrazie!! :o)))
Eliminaahahahaah, la storia del verme mi ha fatto morire! :D :D :D
RispondiEliminaA presto e...grazie per la citazione ;)
Grazie a te per la ricetta, il filmato e tutte le spiegazioni! :o)
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