Ogni parola pronunciata è falsa. Ogni parola scritta è falsa. Ogni parola, è falsa. Ma cosa c'è senza la parola?
(Elias Canetti)
Una parola molto nota, dietro la quale c'è una storia poco nota.
Condivisa con me, come sempre, da Unaparolaalgiorno.it.
Spam
Significato: "Messaggio indesiderato, specie inviato per posta elettronica"
Dal nome di una marca americana di carne in scatola, oggetto di un celebre sketch dei Monty Python del 1970.
Lo spam è una presenza costante nelle nostre vite: il più delle volte, con questo termine si indicano i messaggi di posta elettronica non richiesti e indesiderati, specie a carattere commerciale. Acquisiti gli indirizzi con metodi spesso legalmente disinvolti, operatori del settore inviano email a tappeto sperando che qualcuno abbocchi all'offerta, volentieri insidiosa.
Com'è ovvio, lo spam come lo conosciamo oggi nasce con internet: fu all'inizio degli anni '90 che il suo uso invalse nel mondo anglosassone. Non è cristallino come sia emerso; ma è sicuro che tragga spunto da uno sketch del gruppo comico inglese dei Monty Python, risalente al 1970. In questo sketch, due avventori di una bettola domandano che cosa offra la casa, e ogni pietanza è comicamente incentrata sullo Spam (Well, what've you got? - Well, there's egg and bacon; egg sausage and bacon; egg and spam; egg bacon and spam; egg bacon sausage and spam; spam bacon sausage and spam; spam egg spam spam bacon and spam; spam sausage spam spam bacon spam tomato and spam [...]). 'Spam' è una marca di carne processata in scatola che durante l'ultima guerra rappresentò un alimento basilare sia per i civili inglesi, sia per i militari alleati, e per lunghi decenni il suo nome è rimasto molto vivo nell'immaginario collettivo.
Ora, i due avventori non gradiscono lo spam, ma gli viene proposto ineluttabilmente in ogni piatto: l'analogia con le email non richieste e indesiderate che travolgono la casella di posta elettronica è immediata e intuitiva. Anche in questo caso ci troviamo davanti a un esempio brillante della creatività e del retroterra culturale che sostengono molti termini del gergo della rete - per quanto invece, di primo acchito, possano sembrare aridi e arbitrari.
La torta che propongo prende spunto da una ricetta pubblicata sul numero di questo mese di Cucina Naturale, che ho modificato affinché potesse sviluppare al massimo gli aromi degli ingredienti che ho usato. In particolare, ho sostituito il cedro presente nella ricetta originale con i canditi di mandarino che ho prodotto in abbondanza con le scorze dei mandarini del mio albero.
Cuor di riso ai mandarini canditi con noci, cannella e pistacchi caramellati
Ingredienti per una tortiera a cuore lunga circa 22 cm:
Per il composto aromatico
50 g di burro bavarese
10 g di miele di arancio
1 cucchiaino di estratto liquido di vaniglia (vedi qui)
1 cucchiaino di sciroppo di mandarini canditi
1 cucchiaino di cannella in polvere
15 g di scorza di mandarino candita
Per la base
70 g di farina di riso
50 g di fecola di patate
7 g di lievito istantaneo
una presa di sale fino
2 uova, tuorli e albumi separati
50 g di zucchero di canna chiaro semolato
tutto il composto aromatico
1 cucchiaino di succo di limone
30 g di noci sgusciate e tritate grossolanamente
30 g di scorza di mandarino candita, tagliata a dadini
Per i pistacchi caramellati (raddoppiate la dose, perché una metà sicuramente ve li mangerete voi)
25 g di pistacchi al naturale, sgusciati
25 g di zucchero bianco semolato
Per la bagna
6 cucchiai di sciroppo di mandarini canditi
3 cucchiai di acqua
Copertura
75 g di cioccolato bianco
i pistacchi caramellati (se non ve li siete mangiati tutti nel frattempo)
20 g di scorza di mandarino candita tagliata a listarelle
un pizzico di paprika dolce
Per i mandarini canditi fatti in casa, la ricetta la trovate qui
Preparazione:
Composto aromatico
Fondete il burro a fuoco bassissimo. Unite il miele e mescolate. Aggiungete lo sciroppo, la vaniglia, la cannella e la scorza di mandarino candita frullata o tritata il più finemente possibile. Amalgamate bene il tutto, spegnete il fuoco, coprite con un coperchio e lasciate intiepidire.
Base
Mescolate e setacciate la farina di riso, la fecola e il lievito. Unite il sale e mescolate bene.
Montate i tuorli con lo zucchero fino a ottenere un composto chiaro e gonfio. Aggiungete il composto aromatico, continuando a sbattere, fino ad amalgamarlo per bene.
Unite il succo di limone agli albumi e montateli a neve ferma. Incorporateli delicatamente al resto dell'impasto, alternandoli con le farine.
Unite le noci e la scorza di mandarino candita, amalgamandoli all'impasto con una spatola.
Stendete il composto nella tortiera imburrata e infarinata con farina di riso. Cuocete in forno statico e preriscaldato a 160° per 25 minuti. Sfornate la torta e dopo 5 minuti toglietela dallo stampo e fatela raffreddare su una gratella.
Pistacchi caramellati
Mentre la torta si raffredda preparate i pistacchi caramellati.
Tostateli in forno caldo a 150° per 12 minuti, chiudeteli in un canovaccio e sfregateli per eliminare le pellicine.
Mettete lo zucchero in un pentolino col fondo pesante e fatelo sciogliere a fuoco medio senza mescolare, fino a ottenere un caramello biondo. Versate i pistacchi nel pentolino, cospargeteli con il caramello e trasferiteli su una teglia coperta di carta da forno, tenendoli per quanto possibile separati l'uno dall'altro. Fateli raffreddare. Se li preparate in anticipo, conservateli in un recipiente ben chiuso e al riparo dall'umidità (e da voi stessi).
Bagna
Quando la torta sarà fredda bucherellatene la superficie con uno stecchino e spennellatela con lo sciroppo di mandarini diluito con l'acqua, usando un pennello per distribuire uniformemente la bagna. Lasciate assorbire bene la bagna prima di spennellarne altra.
Copertura
Spezzettate il cioccolato e fondetelo a bagnomaria su fuoco bassissimo. Una volta completamente fuso toglietelo dal bagnomaria e aspettate che la temperatura scenda fino a 30° (potete appoggiare la bacinella del bagnomaria su una pezza bagnata e mescolare il cioccolato con una spatola: ci vorranno pochi minuti), poi versate il cioccolato sulla torta (la bagna deve essere stata assorbita e la superficie non deve essere coperta di liquido) e stendetelo su tutta la superficie con una spatola.
Cospargete la torta con i pistacchi caramellati, interi o tritati, e la scorza di mandarino candita. Terminate decorando con un pizzico di paprika a contrasto.