venerdì 5 agosto 2016

Un Benvenuto al Mulino Food House, ovvero La caprese di bufala e datterini al profumo di limone... nei bicchieri!

Tarda e torrida mattinata di un sabato di inizio estate.
La motocicletta romba lungo la strada che sale sulla collina.
In sella, accaldati e sudati dentro ai caschi da motociclista, i due foodblogger della Palude raggiungono il paesino affacciato sulla vallata.
Deviando dalla strada che porta all'entrata principale del paese, i due si dirigono verso un ingresso secondario del borgo, accanto al quale l'ombra verde e fresca (si fa per dire) di un tiglio piantato nel bel mezzo di un piccolo parcheggio offre loro un momentaneo riparo (si fa per dire) dalla calura.
Lasciata la motocicletta proprio sotto all'albero, infilata tra due auto, i due foodblogger della Palude entrano nel paese e si incamminano verso la loro meta coi caschi appesi al braccio, salendo scalini consunti dal calpestio dei secoli e zigzagando tra viuzze strette e, fino a quel momento, silenziose.
"Ma che idea geniale, venire in moto co' 'sto caldo! Mi si stanno sciogliendo pure i pensieri! La prossima volta voglio una tuta da moto con aria condizionata incorporata, se no col cavolo che mi muovo da casa! E ora pure gli scalini... tutti in salita li hanno fatti, 'sti paesi!"
"Insomma, basta lamentarti! Guarda là: Il Mulino Food House... siamo arrivati."
L'ultimo vicolo che percorriamo ci immette in una piazzetta appartata del centro storico di Sermoneta, che si apre tra massicci edifici medievali fatti di pietra. Un cartello di legno indica l'ingresso di un piccolo ristorante, ombreggiato dalla chioma di due alberi sotto ai quali il nostro amico Mario, seduto su una pietra accanto alla porta, attende noi e gli altri suoi ospiti.
L'interno fresco (e stavolta non si fa per dire) e accogliente del locale ci regala un gradito e inaspettato sollievo dalla calura. Dopo esserci ristorati tracannando diversi bicchieri di acqua fresca ci sparpagliamo nella sala da pranzo, chi fotografando gli arredi in legno, gli archi in pietra del soffitto, l'antico e imponente camino, le suggestive vedute sulla Pianura Pontina, chi disturbando dirigendo le operazioni di fotografia e curiosando tra i vasetti di vetro sparsi su tavoli e scaffali, colmi di biscotti di frolla, pasticcini e dolcezze di ogni tipo.


Man mano che arrivano conosciamo i nostri compagni di tavola: ElisaValentinaSilvia e gli altri ospiti con i quali condivideremo un ottimo pranzo e un po' delle nostre nostre vite, gustando i piatti che Mario ha preparato per noi e accompagnato con vini scelti tra quelli prodotti nella nostra regione, il Lazio, e in particolare nel nostro Agro Pontino.
Mario apre il pranzo con un aperitivo nel quale si distinguono alcune ciotoline contenenti uno sfizioso misto di olive, salumi e formaggi condito con l'ottimo olio extravergine di oliva delle colline pontine, insieme al quale beviamo il freschissimo spumante Rosé Brut dell'azienda La Luna del Casale.


Ci accomodiamo al nostro tavolo e accogliamo con gioia il tris di antipasti che Mario ci serve, composto dalla Caprese di bufala con olio al limone, dalla Caponata di melanzane e dalla Pallotta cacio e ova su pesto di zucchine, accompagnato dal Ceviano della cantina Montecorvino, un blend di Bellone, Trebbiano e Malvasia puntinata.


La caponata è ricca ma delicatissima, e la tipica acidità è equilibrata e gradevole. La Pallotta cacio e ova è tutta da godere: una crocchetta ben fritta il cui intenso sapore di formaggio viene bilanciato dalla dolcezza della verdissima e brillante crema di zucchine.


Ma quello che davvero ci colpisce è il sorprendente profumo di limone della Caprese di bufala, condita con un extravergine pontino delicatamente aromatizzato al limone e foglioline fresche di timo limone, in cui la mozzarella di bufala freschissima, i pomodori, l'olio, il limone e l'erba aromatica creano un insieme equilibrato ed elegante in cui ogni sapore può essere percepito e nessuno prevale sugli altri.
E' Mario in persona a presentarci il suo Benvenuto dello Chef e a suggerirci come gustarlo al meglio.
"Pressate il boccone di mozzarella sopra ai dadini di pomodoro con il cucchiaino, in modo da far fuoriuscire il siero che si unirà ai pomodori arricchendoli di sapore... Ora mangiate la mozzarella, da sola e senza spezzarla... Adesso con il cucchiaino raccogliete i pomodori insieme ai succhi raccolti sul fondo del piattino..."
Che magnifica e raffinata esperienza sensoriale!


All'antipasto segue la Zuppetta di pesce con frutti di mare e verdure di stagione allo zafferano di Cori. Tonno fresco, polpo, polipetti, cozze, lupini, moscardini e gamberoni occhieggiano dal fumetto di crostacei, nuotando in una ciotolina di coccio tra sottili rondelle di zucchine e spicchi di pomodoro fresco, cosparsi di croccanti briciole di pane tostato e resi vividi dal giallo, profumatissimo zafferano di Cori.
La più buona, la più profumata zuppetta di pesce che abbiamo mai assaporato ci lascia letteralmente senza parole... Anzi, un paio di parole qualcuno riesce a trovarle, e si trattiene a fatica dall'esclamare forte Divina! Paradisiaca! Estasiante! 


La carrellata di primi, innaffiati dal Sauvignon La Rasenna, prosegue con i Paccheri alla carbonara con ricotta affumicata: la crema di tuorlo d'uovo è perfetta, e la nota affumicata della ricotta si sposa a meraviglia con gli altri ingredienti e regala al piatto un gusto innovativo senza stravolgere questo classico piatto della cucina laziale.


E' la volta di un ottimo Risotto cacio e pepe al tartufo estivo, condito con un olio extravergine di oliva pontino aromatizzato al tartufo e impreziosito da scaglie di scorzone locale, il tipico tartufo nero raccolto nel periodo estivo e caratterizzato da un profumo delicato che racchiude gli aromi del bosco, con note che richiamano il fungo porcino.


Ai primi fa seguito il Filetto di maiale con salse e spuma di patate, accompagnato dal rosso Rapiglio di Montecorvino, un assemblaggio di Syrah e Montepulciano d'Abruzzo. Con i nostri compagni di tavola giochiamo a individuare gli ingredienti delle due salse su cui sono adagiate le fettine di filetto... e indovinate chi riconosce la riduzione di arancia bionda in una delle due? (L'altra la indovinano subito: una riduzione di aceto balsamico e miele di acacia!)


"E' il momento del dolce! E' il momento del dolce! Amore, è il..."
"Sì, sì, è il momento del dolce, ho capito! Mettiti tranquilla e lasciami fotografare la Caprese con panna e mandorle di Chiara!"...
... Che arriva accompagnata da uno dei vini passiti più buoni (per qualcuno) prodotti dalla viticoltura pontina, una Malvasia puntinata dai netti sentori di albicocca: l'...
"... L'Aprìcor di Donato Giangirolami! L'Aprìcor di Donato Giangirolami! L'Ap..."
"Che tormento! La prossima volta ti lascio a casa!"


Chiudiamo il nostro allegro e appetitoso pranzo con un assaggio dei meravigliosi Macaron con ganache al cioccolato bianco e mirtilli che Chiara ha preparato per la speciale Cena francese in programma per la serata. Parlano da soli, non vi pare? ;)


Si conclude il pranzo, ma non la nostra giornata a Sermoneta, perché Mario si offre di accompagnarci in una visita del piccolo borgo, indicandoci angoli e dettagli ignorati dai visitatori meno attenti e raccontandoci aneddoti e curiosità.
Sermoneta è un piccolo e suggestivo borgo med...
Aho', vedi che già l'hai detto!
L'ho già detto? E quando?
Quanno ce siete annati a magna' e beve co' l'amici vostri!
Ah, già! In occasione di Sky Wine&Food 2015! Meno male che c'è questo rompic... simpaticissimo lettore che commenta sempre dal fondo a ricordarmi le cose!
E così, visto che di Sermoneta abbiamo già parlato, adesso vi regaliamo alcuni scatti!


Durante la passeggiata per i vicoli di Sermoneta Mario ci parla anche del ristorante, che è un vero e proprio pezzo di storia del paese. L'edificio, risalente al XIII secolo e sito al centro del ghetto ebraico, era anticamente adibito a frantoio. Nel 1964 diventa il primo ristorante di Sermoneta e viene denominato Il Mulino in ricordo delle origini del luogo, alludendo ai muli che, oltre a mettere in movimento le grandi ruote di pietra, venivano impiegati per il trasporto delle olive e dell'olio. In ricordo della tradizione, le varie gestioni che si sono avvicendate hanno sempre scelto di mantenere la primitiva denominazione.
Il ristorante di cui Mario è oggi il dinamico chef è un locale accogliente dall'atmosfera simpatica e conviviale, la cui cucina si caratterizza per la freschezza e la stagionalità degli ingredienti e per la valorizzazione dei prodotti tipici locali, proposti in piatti che attualizzano in modo armonioso i sapori tradizionali e accompagnati dai più rappresentativi prodotti della vitivinicoltura pontina e regionale.


A pomeriggio inoltrato arriva per noi l'ora di ritornare in Palude.
Salutiamo Mario e torniamo verso la nostra moto parcheggiata all'ombra del tiglio nel parcheggio all'ingresso del paese, soltanto per scoprire che...
"... Che cavolo! Ci hanno imbottigliato!"
... qualcuno ha piazzato una vecchia e polverosa Panda 4x4 proprio dietro alla moto già stretta tra le auto del parcheggio, lasciando uno spazio del tutto insufficiente a fare manovra per tirar fuori la moto.
Del proprietario, ovviamente, non c'è traccia nel quartiere deserto e addormentato nella calura estiva.
Possiamo solo attaccarci al clacson e suonare come se volessimo tirar giù dal letto tutti gli abitanti di Sermoneta impegnati nella più profonda delle penniche estive.
"Capo!... Capoooooooo!!!... Se aspetti 'n attimo te vengo a toje er piccàp!"
La voce sembra provenire dall'ombra fonda di una casa, riparata dalle persiane accostate. Una breve attesa e da un vicoletto spunta un uomo che si dirige verso il parcheggio abbottonandosi la camicia.
"Tanto tra 'n po' devo usci'... Ce  vo' pazienza, co'sti vecchi... Ecco, mo' te levo er piccàp!"
Lo ringraziamo mentre lui sale sul Pick up parcheggiato proprio accanto alla moto, lo sposta e apre il varco che ci serviva per uscire dal parcheggio.
Di nuovo in sella, sulla strada verso la Palude, ci scambiamo le prime impressioni sul pranzo di Mario: c'è una decisione importante che dobbiamo prendere insieme!
"Quale ricetta rifacciamo per presentarla sul blog?"
"Difficile scegliere. Era tutto buonissimo. Però c'è un piatto che mi ha colpito più degli altri perché mi ha stupito con i suoi profumi e la sua freschezza."
"Davvero?? Ma anch'io ho in mente un piatto che mi ha colpito più degli altri perché mi ha stupito con i suoi profumi e la sua freschezza!"
"Veramente? Sarà mica la stessa ricetta che ho scelto io?" ;)

Caprese di bufala e datterini al profumo di limone



Ingredienti:
Per l'olio al limone:
1 limone non trattato
olio extravergine d'oliva, meglio se delicato
Per la caprese:
pomodori datterini
sale
ovoline di bufala da 50 g, metà a persona
qualche rametto di timo limone fresco
Per la decorazione:
foglioline di basilico

Preparazione:
Preparate l'olio al limone. Ricavate la scorza del limone con un rigalimoni, mettetela in un contenitore e copritela con l'olio. Chiudete il contenitore e lasciate in infusione per qualche ora, o anche per una notte se desiderate un profumo più intenso. Filtrate.
Lavate e asciugate i pomodori, divideteli in quarti, eliminate i semi e tagliateli a dadini. Conditeli con l'olio al limone, un pizzico di sale e il timo sfogliato e distribuiteli nei bicchieri.
Tagliate a metà le mozzarelle e mettete ogni metà in un bicchiere al centro della base di pomodori, con il lato tagliato rivolto verso il basso.
Lucidate con l'olio le foglioline di basilico e appoggiatene una sopra ogni mozzarella.
Servite e gustate la caprese... e ricordatevi il suggerimento di Mario!


"Ma non sarà troppo semplice per presentarla sul blog?"
"Non è troppo semplice. E' veloce, leggera e fresca ed è perfetta per l'estate. E soprattutto ha quel profumo delicato di limone che non ti aspetti. Un soffio di novità che ringiovanisce una ricetta classica con eleganza. Ottimo come antipasto, come aperitivo insieme a un calice di vino bianco fresco, come spuntino, come..."
"Va bene, mi hai convinto. Però la voglio fare proprio come l'ha fatta Mario. Non voglio cambiare neanche una virgola!"

Questa ricetta partecipa al 100% GLUTEN FREE FRI(DAY) di Gluten Free Travel and Living.

I Love Gluten Free (FRI)DAY – Gluten Free Travel & Living

6 commenti:

  1. gran bella giornata la tua! bellissimi i piatti ;-) buona estate e baci

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    Risposte
    1. Bellissimi e buonissimi, tutti... Se mi vieni a trovare ti ci porto ;)
      Buona estate!

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  2. Ma che bello il primo collage! Adoro Sermoneta ed è sempre un piacere leggerti, hai un modo di raccontare che rapisce. ;)
    Questo Mulino Food House merita una visistina ore pasti. ^_^

    p.s. Ma dimmi, chi di voi due ha indovinato la riduzione di arance bionde?
    p.p.s. ottima la scelta del bicchierino pomodorini e bufala. :))

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    Risposte
    1. Grazie grazie grazie! :)
      Chi ha indovinato la riduzione di arance bionde... te lo diremo quando ci incontreremo al Mulino Food House per un pranzo o una cena! ;)

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