Nove dicembre duemilaquindici, in una strada qualunque del capoluogo della Palude.
Cammino per strada e noto un manifesto che riporta una scritta a caratteri cubitali.
Si riferisce al mercato che da decenni si tiene in città ogni settimana.
Una vasta distesa ambulante di ortofrutta, casalinghi, abbigliamento nuovo e usato a pochi (una volta) soldi.
I venditori arrivano da tutta la provincia.
Gli acquirenti, anche.
Quello che da sempre è noto in tutta la zona come il mercato del martedì adesso si chiama centro commerciale all'aperto.
Fa tutto un altro effetto, non trovate?
E poi dicono che le parole non hanno importanza!
Siccome noi di Cum Gaudio Magno riteniamo invece che le parole di importanza ne abbiano, eccome, vogliamo condividere con i nostri lettori alcune riflessioni sull'uso di una parola molto in voga ultimamente.
Tanto per essere sicuri di usarla nel modo giusto!
Grazie, come sempre, a Unaparolaalgiorno.it.
Outing
Significato: "Pratica che consiste nel rivelare il segreto orientamento di una persona"
Voce inglese, costruita a partire dall'avverbio out "fuori", presente nell'espressione coming out, e trasformato nel verbo transitivo to out "buttare fuori". Altrimenti, outing ha anche il significato di "gita, escursione".
Una parola usata il più delle volte a sproposito, che ci fa fare la figura dei provincialotti.
Infatti questo termine viene spesso usato erroneamente per indicare il coming out, cioè la rivelazione del proprio orientamento sessuale (specie se omosessuale); invece, si tratta di una pratica, giornalistica e politica, che consiste nel rivelare l'orientamento sessuale di una persona, che questa aveva tenuto nascosto. La metafora che sostiene queste espressioni è quella dell'armadio (in inglese, closet, che ha anche il significato figurato di "segreto"), una metafora forte e delicata con cui si indica la costrizione e la riservatezza del vivere nascostamente la propria sessualità: il coming out, il "venire fuori", si riferisce al coming out of the closet, cioè all'"uscire dall'armadio". L'outing, invece, diventa il "buttare fuori dall'armadio", senza la volontà della persona.
L'intento dell'outing è pettegolo nelle migliori delle ipotesi, denigratorio nelle peggiori. E' una cifra importante dei nostri tempi: essere incuriositi dalla sessualità altrui, anche un po' morbosamente, è una normale tendenza umana; ma si tratta di un interesse adolescenziale. Una sua piega scandalistica è sintomo di un approccio poco e immaturo, e dà la vertigine pensare alla povertà di chi ha urgenza di parlare delle inclinazioni sessuali altrui.
Va detto che, nell'uso comune, con outing si intende anche una qualunque rivelazione che qualcuno fa di un proprio segreto, specie amoroso: ad esempio il collega può fare outing rivelando a tutti che sta da mesi con la segretaria. Un uso improprio di un uso improprio: se prende piede i gendarmi non intervengono, ma, rimanendo una voce inglese, rispetto al panorama internazionale è davvero un significato inconsueto - e finisce per essere, appunto, un po' provinciale.
Dopotutto, il grosso problema degli anglicismi in italiano è che gli italiani non sanno l'inglese.E spesso, purtroppo, neanche l'italiano.
In fondo, chi l'ha detto che le parole hanno importanza?
Cavolo rosso speziato con cipolle e mele
ricetta originale di Martha Stewart
incrociata con una ricetta di Gordon Ramsey vista qui
Ingredienti per 4 persone:
15 g di burro (oppure olio extravergine d'oliva, per la versione vegana e senza latte)
1 cipolla media, affettata
1 mela Gala biologica con la buccia, affettata
1 cavolo rosso di 1 kg, affettato sottilmente, senza la parte dura centrale
sale
45 ml di aceto di mele
15 g di zucchero mascobado (vedi qui)
120 ml di acqua
2 foglie di alloro
2 bacche di anice stellato
5 chiodi di garofano
Preparazione:
In una pentola ampia e col fondo pesante sciogliete il burro a fuoco medio.
Unite la cipolla e la mela e cuocete con il coperchio per circa 5 minuti, mescolando ogni tanto.
Aggiungete il cavolo rosso e il sale, poi l'aceto, lo zucchero e l'acqua, e infine le spezie (consiglio di legare un pezzo di filo da cucina intorno a ogni chiodo di garofano per poi ritrovarli tutti facilmente ed eliminarli a cottura ultimata, e non essere costretti a ravanare nella pentola per mezzora alla loro ricerca).
Portate a bollore e lasciate sobbollire con il coperchio per circa 20-25 minuti, finché il cavolo rosso non è tenero. Regolate di sale.
Questo piatto è un contorno che accompagna molto bene piatti di carne come il maiale arrosto e l'onnipresente tacchino americano. E' ottimo servito sia caldo che tiepido e se preparato con un giorno di anticipo ne guadagna in sapore. Un po' meno nell'estetica, perché le mele assumono lo stesso colore... del cavolo! :D
Il tempo di cottura indicato, seppure breve, è perfetto per ottenere un cavolo (ancora!) tenero ma non moscio, consistente ma non croccante, soprattutto se lo si prepara con un paio d'ore di anticipo e lo si lascia nella pentola coperta.
Questa ricetta del cavolo partecipa al 100% GLUTEN FREE FRI(DAY) di Gluten Free Travel and Living.
È da un po' di tempo che sperimento la cottura della mela in abbinamento con la carne.
RispondiEliminaMai pensato invece ad "accostarla" anche ad una verdurina, e la coppia cavolomela non mi dispiacerebbe affatto!! :-))))))
Il chiodo di garofano devo imparare a farmelo amico... nonostante io impazzisca per le spezie di ogni tipo questa ancora non entra nelle mie corde! :-/
Grazie per la ricetta e per l'approfondimento di unaparolaalgiorno ;-)
Bacio grande e buona giornata!!! :-*
Il chiodo di garofano va compreso... va compreso che deve essere dosato attentamente affinché la sua presenza non risulti invadente, ed eliminato dalle pietanze se si usa intero! Ecco perché l'idea di legarlo a un filo per ritrovarlo agevolmente, ed ecco perché se non posso eliminarlo prima di servire una pietanza lo uso polverizzato dopo averlo tostato.
EliminaSpero che ora ti sia un po' piu' amico! ;o)
Ti abbraccio e grazie a te!