venerdì 12 dicembre 2014

Marmellata di pompelmi rosa - e di arance amare - all'inglese

Aho', ma che ce stai a spaccia' du' ricette co' 'n post solo? A furbaaa!!!
Il solito lettore che commenta dal fondo stavolta non aspetta la fine del post per far sentire la sua voce!
E non ha tutti i torti.
Due preparazioni in un post solo.
Era da molto tempo che desideravo postare la ricetta della marmellata di arance amare all'inglese.
Però è da molto tempo, anche, che non riesco a mettere le mani su delle buone arance amare.
E invece il destino ha voluto che le mettessi su tre ottimi pompelmi rosa!


"Franci, ho tre pompelmi rosa. Li vuoi per fare la marmellata?"
Ci ho messo tre nanosecondi a rispondere.
Uno per associare le parole pompelmi rosa e marmellata alle parole arance amare e all'inglese.
Uno perché mi si piegassero le ginocchia al pensiero del mazzo che mi sarei dovuta fare.
E uno per decidere che ne valeva assolutamente la pena!


Ecco perché due preparazioni in un post solo.
Le foto pubblicate sono relative alla preparazione della marmellata con i pompelmi rosa, ma il procedimento è identico e l'unica cosa che cambia è la dose di zucchero.
La ricetta è collaudatissima. L'ho usata così tante volte con le arance amare e con i pompelmi gialli che persino dopo anni la ricordavo perfettamente!

Marmellata di pompelmi rosa - e di arance amare - all'inglese



ricetta tratta da qui
dove trovate il passo-passo fotografico della preparazione con le arance amare

Ingredienti:
Pompelmi rosa
800 g di pompelmi rosa non trattati (3 pompelmi)
2,4 litri di acqua
1,6 kg di zucchero semolato
Arance amare
1 kg di arance amare non trattate (3 o 4 arance)
3 litri di acqua
2,5 kg di zucchero semolato

Attrezzatura:
uno spremiagrumi
coltello e tagliere
una ciotola piuttosto capace in vetro
un cucchiaio
un sacchetto che si possa far bollire, secondo la ricetta originale. Io ho sempre usato due fazzoletti di cotone bianco, ma questa volta ho voluto provare con 4 compresse di garza di 18x40 cm: il risultato mi ha soddisfatto, ma se ne avete di più larghe di 18 cm è meglio
spago alimentare
forbici
una pentola d'acciaio dall'imboccatura larga e dal fondo pesante, di almeno 3,5 litri di capacità
una spatola di silicone, meglio se con il manico di metallo anziché di plastica
uno schiacciapatate di metallo
un mestolo di metallo
un imbuto a bocca larga, meglio se metallico
un paio di guanti da cucina
un buon numero di barattoli di vetro (anche usati) e di tappi (tassativamente nuovi). La resa di questo tipo di marmellata è molto alta: da 3 pompelmi rosa ho ricavato 9 vasetti da 250 ml, per cui assicuratevi di averne abbastanza!

Preparazione:
Lavate e asciugate i frutti, tagliateli a metà e spremeteli.
Mettete il succo nella ciotola di vetro e la polpa con i semi in una ciotolina che terrete da parte.
Aiutandovi con il cucchiaio (che io ho sempre dimenticato di usare!) staccate dalla buccia interna dei mezzi frutti spremuti tutte le pellicine rimaste attaccate (quelle delle arance amare vengono via con facilità, con i pompelmi bisogna faticare un po') e unitele alla polpa e ai semi messi da parte nella ciotolina. La parte interna delle bucce deve risultare bella liscia e pulita.
Mettete le pellicine, i semi e la polpa nel fazzoletto da far bollire e legatelo strettamente con lo spago alimentare formando un sacchetto. Se optate per le compresse di garza rettangolari, disponetene due a croce una sopra l'altra, mettete la polpa nel centro e legate il sacchetto facendo in modo di raccogliere bene tutto il bordo di ogni compressa di garza. Per comodità, io divido la polpa, le pellicine e i semi in due sacchetti.
Una volta preparati i sacchetti, metteteli nella ciotola di vetro insieme al succo.
Ora, tagliate le bucce a fettine sottilissime e non troppo lunghe (1 cm al massimo, altrimenti avrete difficoltà a travasarle nei barattoli) e versatele nella ciotola contenente il succo e i sacchetti.
A questo punto, versate nella ciotola la metà dell'acqua prevista dalla ricetta (o anche di più, se la ciotola è abbastanza capiente - e scrivetevi quanta acqua vi resta da aggiungere!), copritela e lasciate il tutto in infusione per 8-24 ore (io faccio questo lavoro la sera o nel pomeriggio e cuocio la marmellata la mattina dopo). Non saltate assolutamente la fase di infusione.


Dopo l'infusione, versate tutto il contenuto della ciotola (succo, acqua, bucce e sacchetti) nella pentola e aggiungete il resto dell'acqua necessaria.
Coprite la pentola, portate a ebollizione, togliete il coperchio e lasciate sobbollire il tutto per un'ora circa o finché le bucce non diventano morbide. Verificate che siano tenere premendone una tra il pollice e l'indice.
Quando le bucce sono tenere togliete dalla pentola i sacchetti, metteteli uno alla volta nello schiacciapatate e spremeteli delicatamente fino a far uscire tutto il liquido gelatinoso che contengono (lì c'è la pectina che farà addensare la marmellata). Recuperate ogni goccia di questo liquido e fatela colare dentro la pentola finché il contenuto dei sacchetti non risulta completamente asciutto.
A questo punto potete versare nella pentola lo zucchero, mescolando con la spatola di silicone, fino a farlo sciogliere completamente.
Alzate la fiamma e portate il liquido a piena ebollizione (non preoccupatevi troppo per gli schizzi sulla cucina, potete pulire tutto molto facilmente con un panno da cucina e acqua tiepida). Non mescolate più (altrimenti la marmellata schiumerà paurosamente) e non abbassate la fiamma (a meno che la marmellata schiumi minacciando di debordare dalla pentola) fino a quando la superficie del liquido si ricopre completamente di schiuma.
Fate cuocere in questo modo, abbassando la fiamma leggermente ogni volta che la superficie si ricopre completamente di schiuma, per circa 30  minuti. 
Poiché il tempo di cottura può variare a seconda della quantità di marmellata da cuocere e della maggiore o minore evaporazione dell'acqua dovuta alla potenza dell'ebollizione e alla larghezza dell'imboccatura della pentola (di solito a me bastano 30 minuti), cominciate a controllare la cottura dopo 20 minuti dall'inizio della piena ebollizione. Versate mezzo cucchiaino di marmellata su un piatto freddo e dopo 4 minuti toccatene la superficie con la punta di un dito: se fa il filo o la goccia significa che la marmellata non è ancora pronta, se invece la superficie ha formato una pellicina, e la vedete rappresa e tremolante quasi come un budino al tocco del vostro dito, allora potete togliere la marmellata dal fuoco.
Prima che la marmellata sia pronta disponete tappi e barattoli, puliti, in una pirofila e infornateli a 100° fino al momento di utilizzarli.
Non appena la marmellata è pronta preparate i tappi e i barattoli vicino alla pentola e riempiteli usando il mestolo e l'imbuto a bocca larga. Proteggetevi le mani dal calore indossando i guanti da cucina, avvitate i tappi e chiudeteli strettamente. Capovolgeteli e lasciateli capovolti per 5 minuti, poi rimetteteli col tappo in su e lasciateli raffreddare normalmente.
Assicuratevi che i barattoli si siano chiusi ermeticamente premendo al centro del tappo, che non dovrà essere gonfio.
Una volta freddi, etichettate i barattoli e riponeteli in un luogo fresco e al riparo dalla luce.
Può succedere che qualche barattolo non si chiuda correttamente. In questo caso, io mi limito a conservare i barattoli rimasti aperti in frigorifero e a consumarli prima di quelli chiusi. Oppure... li regalo a mia madre! :D


Per 800 grammi di pompelmi rosa è sufficiente una pentola di 3,5 litri di capacità. Per lavorare con una quantità maggiore di frutti (o per usare le arance amare, che richiedendo una maggiore quantità di zucchero sviluppano un volume maggiore in cottura) consiglio di cuocere la marmellata utilizzando due pentole. In questo caso preparate due ciotole di vetro e suddividete equamente tra le due il succo, le bucce, i sacchetti e l'acqua, e fate partire la cottura della seconda pentola 15 minuti dopo la prima, in modo da effettuare tutte le operazioni necessarie rispettando i tempi giusti per entrambe le pentole.
Ricordo come fosse ieri quando ho cotto un chilo e mezzo di arance amare utilizzando due pentole grandi contemporaneamente, e alla fine mi sono ritrovata con diciassette barattoli di marmellata... e un altro chilo e mezzo di arance amare che aspettavano di essere trasformate in marmellata anche loro:D


Il procedimento descritto è un po' lungo, ma non è difficile, e il risultato finale ripaga ampiamente di tutto il lavoro necessario e del tempo speso nella preparazione.
Barattoli su barattoli di marmellata limpida, dal colore arancio, traslucida e con le bucce sottilissime in sospensione.
Almeno una volta nella vita, fatela così!



Come ho usato questa marmellata? Guardate un po' qui... ;o)


Questa ricetta partecipa al 100% GLUTEN FREE FRI(DAY) di Gluten Free Travel and Living...

I Love Gluten Free (FRI)DAY – Gluten Free Travel & Living

... e al contest "Orange is the new Black!" dei blog One in A Million e Col Kitchen & Photos.

12 commenti:

  1. Grazie per aver pensato al nostro contest!!
    Le marmellate e confetture a casa mia non vanno per la maggiore, nonostante io le ami, ma la mattina siamo sempre troppo di corsa per gustarcele bene.
    Mi piace questa tua ricetta, con un metodo che mi ricorda molto il Ferber e che sfrutta appieno tutti i componenti del frutto.
    Grazie di cuore e buona fortuna!

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    Risposte
    1. Grazie a te, Monica!
      E' un vero peccato non avere il tempo di gustare una simile delizia al mattino... ma sai che questo tipo di marmellata in una crostata fa un'autentica porca figura? ;o)

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  2. MOOOOOlto interessante...ci piace assai questa ricetta!! Buon GFFD ;-)

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  3. A parte il sapore che deve avere questa marmellata...ma sai che io rimango incantata come un'ebete davanti alla foto dei barattoli?? beh...non per il barattolo in vetro, ovviamente :-P ma per il colore meraviglioso e la consistenza di questa marmellata arricchita dalle scorzette. FANTASTICA!!!
    Hai ragione: bisogna provare a farla almeno una volta nella vita!!!
    Baciii!!!

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    1. Daje!!! :D
      Riccia, in foto se ne vedono due, di barattoli: immagina trentaquattro, tutti allineati in fila e disposti uno sull'altro, con quel colore arancio e quella lucida trasparenza|
      Io adoro questo tipo di marmellata, e nonostante realizzarla richieda tempo e pazienza non ho avuto dubbi quando mi hanno offerto quei pompelmi!

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  4. Due ottime marmellate, complimenti!!! Per questa volta perdoniamo la doppia ricetta ;-)! Buon week end!

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    1. Grazie, Virginia!
      Per fortuna ho dei lettori indulgenti! :D
      Buon weekend!

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  5. Effettivamente il procedimento è un po' laborioso, ma quella marmellata così limpida è una meraviglia!
    Io faccio la marmellata di arance amare con le tue stesse quantità, ma con un procedimento diverso, invece non ho mai fatto quella di pompelmi.

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  6. Franci ultimamente fatico a passare dagli amici e non ti nascondo che non ho ancora letto il procedimento, ma a vedere questo colore e la trasparenza di questa marmellata fa venire voglia di cimentarsi in questa impresa. Passato il natale mi metto all'opera!
    Bellissima, complimenti!
    :*

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    Risposte
    1. Grazie, Silvia!
      Il procedimento è un po' laborioso ma niente di difficile, e il risultato ti ripagherà ampiamente.
      Buona giornata!

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