venerdì 24 giugno 2016

Torta di mais, riso e mandorle con fragole e ricotta (senza glutine)

Il presente post viene pubblicato senza minchiatine introduttive in quanto tutte le persone che hanno assaggiato la torta descritta stanno aspettando la ricetta da almeno quindici giorni ed è perciò il caso che l'autrice si dia 'na mossa a pubblicarla.
L'autrice vorrebbe però almeno comunicare a chi non l'ha (ancora) assaggiata che questa torta è di una bontà commovente, umida, morbida e profumatissima di mais, di fragole, di limone e di vaniglia, che le fragole nell'impasto ci stanno da Dio e in bocca si sciolgono in un'esplosione di sapore, che la crosticina creata in superficie dallo zucchero di canna è dolce e croccante e sa di caramello, che...

Aho', ma te vòi move che la ggente sta a aspetta'??? E dajela 'sta ricetta! 'Namo, pubblica!!
Pubblico! Pubblico! :D

Torta di mais, riso e mandorle con fragole e ricotta



adattata da una ricetta pubblicata su "Cucina Naturale"

Ingredienti per una tortiera di 22 cm di diametro (tra parentesi le dosi per una tortiera di 28-30 cm):
250 g di fragole a pezzetti, per il ripieno (400 g) + 200 g di fragole piccole divise a metà per il lungo, per la copertura (320 g): il peso indicato è al netto degli scarti; le fragole vanno lavate, asciugate con carta da cucina e private del picciolo, poi tagliate a pezzetti o divise a metà
100 g di farina di mais fumetto * (160 g)
50 g + 1 cucchiaio di farina di riso (80 g + 2 cucchiai)
50 g di fecola di patate (80 g)
50 g di farina di mandorle (80 g)
15 g (1 bustina) di lievito istantaneo (25 g)
1 pizzico di sale
250 g di ricotta vaccina (400 g)
180 g di zucchero di canna chiaro * (290 g)
scorza grattugiata di 1 limone grande (2)
3 uova medie, a temperatura ambiente (5)
1 cucchiaino di estratto liquido di vaniglia * (2)
75 ml di latte (125 ml)
zucchero di canna Demerara per la superficie
* per questo ingrediente vedi qui

Preparazione:
Iniziate preparando le fragole a pezzetti e quelle divise a metà.
In una ciotola ampia mescolate lo zucchero di canna chiaro con la scorza del limone, sfregando con le dita per impregnare bene lo zucchero.
Setacciate e mescolate in un'altra ciotola le farine, la fecola di patate e il lievito. Unite la farina di mandorle e il sale e mescolate bene il tutto.
Setacciate in una terza ciotola la ricotta con un colino a maglia fine o un passaverdure con i fori stretti.
Unite le uova allo zucchero mescolato con il limone e montatele come se non ci fosse un domani: devono diventare molto chiare, gonfie e spumose.
Unite la vaniglia alla ricotta e montate anche quest'ultima fino a renderla cremosa e soffice.
A questo punto dovete unire la ricotta alle uova montate facendo attenzione a non smontarle, perciò procedete in questo modo: versate un paio di cucchiaiate di uova montate nella ciotola della ricotta e mescolate con una spatola, delicatamente e con movimenti dall'alto verso il basso. Unite altre due cucchiaiate mescolando nello stesso modo e poi altre due: a questo punto il composto di uova e ricotta dovrebbe essere diventato cremoso abbastanza da poter essere amalgamato al resto della montata di uova. Versate quindi un paio di cucchiaiate di crema di ricotta nella ciotola delle uova, amalgamate delicatamente con la spatola, sempre con movimenti dal basso verso l'alto, e proseguite finché non avrete incorporato tutta la crema di ricotta alle uova montate.
Aggiungete al composto di uova e ricotta il mix di farine, unendole un paio di cucchiai per volta e alternandole con il latte, mescolando con la spatola dal basso verso l'alto e con delicatezza.
Infarinate le fragole tagliate a pezzetti con il cucchiaio di farina di riso rimasto, scuotete l'eccesso di farina e amalgamatele delicatamente all'impasto.
Versate il composto nella tortiera rivestita di carta da forno. Disponete sulla superficie le fragole tagliate a metà, premendole un pochino nell'impasto ma senza affondarle. Spolverizzate bene tutta la superficie con lo zucchero Demerara e infornate la torta. Cuocete in forno statico preriscaldato a 180° per 55 minuti circa, controllando la cottura con uno stuzzicadenti dopo 45 minuti (anche per lo stampo di 28 cm il tempo di cottura è di circa un'ora): lo stuzzicadenti deve uscire umido ma pulito, con solo qualche piccolissima briciola di impasto attaccata.
Sfornate e lasciate raffreddare la torta nella teglia per una decina di minuti, poi con delicatezza sollevatela con tutta la carta da forno e appoggiatela su una gratella; con cautela staccate la carta dal bordo della torta e lasciatela raffreddare completamente. Una volta ben fredda eliminate la carta da forno e posate la torta su un piatto di servizio.
Si conserva per qualche giorno in frigorifero coperta a campana.


La ricetta originale prevedeva le mele: a pezzetti nell'impasto e a fettine affondate sulla superficie del dolce.
Io ho messo le fragole, ma si possono usare anche le ciliegie e qualsiasi altro tipo di frutta che regga la cottura in forno.
E voi, cosa metterete nella vostra torta di mais e ricotta? ;)


Questa ricetta partecipa al 100% GLUTEN FREE FRI(DAY) di Gluten Free Travel and Living.

I Love Gluten Free (FRI)DAY – Gluten Free Travel & Living

venerdì 17 giugno 2016

Confettura di gelsi neri

Immaginate di non aver mai assaggiato i gelsi neri.
Immaginate che, un giorno, una mano amorevole ve ne offra un barattolo pieno, freschissimi, appena raccolti.
Immaginate che nel momento in cui la mano amorevole vi tende il barattolo di gelsi neri voi siate distesi su una brandina del pronto soccorso di un ospedale in preda a un tanto violento quanto inopportuno attacco di gastrite.
Immaginate di essere costretti  a rifiutare i gelsi neri portati dalla mano amorevole "perché sarebbe quanto meno sconveniente che il medico durante la gastroscopia mi trovasse nello stomaco tracce di un pasto a base di gelsi neri".
Immaginate di guarire dalla gastrite troppo tardi per trovare ancora dei gelsi neri in circolazione, men che meno quelli offerti dalla mano amorevole.
Immaginate di vedere, esattamente un anno dopo, su uno dei banchi del locale mercato ortofrutticolo tre vaschette colme di gelsi neri, freschissimi, appena raccolti e perfettamente maturi.
Immaginate di chiederne il prezzo e a bassa voce cinquanta centesimi a vaschetta, ma a te te le do tutte e tre a un euro.
Che cosa avrei dovuto fare, secondo voi? ;)


Per i miei parenti e i miei amici che stanno leggendo questo post:
Non vi spaventate, sto benissimo e l'avvenimento raccontato risale a un anno fa.
Potete portarmi i gelsi neri a casa. :D :D :D

Confettura di gelsi neri



Ingredienti:
500 g di gelsi neri, lavati e mondati
100 g di zucchero

Preparazione:
Prima di cominciare, vi consiglio di leggere le utilissime spiegazioni generali su confetture e marmellate contenute in questo post. Per la distinzione tra "confettura" e "marmellata" leggete qui.
Mettete a macerare i gelsi con lo zucchero per un'ora.
Circa un quarto d'ora prima di iniziare a cuocere i gelsi, mettete in una teglia da forno i barattoli (per 500 g di gelsi ne basta uno da 300 ml) e i tappi (questi ultimi devono essere tassativamente nuovi), puliti, e infornateli a 100° fino a quando non sarete pronti per usarli.
Versate i gelsi con lo sciroppo che avranno formato in una pentola larga e col fondo pesante, mettetela su un fornello grande e cuocete i gelsi a fiamma viva, eliminando la schiuma che si forma durante l'ebollizione. Dopo 10 minuti controllate il grado di cottura dei gelsi: devono essere morbidi ma non sfatti. Quando sono perfettamente morbidi frullateli fino a ridurli in una crema liscia e setosa (per comodità, trasferitene una parte in un contenitore alto e stretto e frullateli un po' per volta con un frullatore a immersione, mettendo da parte la purea ottenuta e riunendola alla fine nella pentola), lasciando, se vi piace, qualche pezzo intero.
Rimettete la crema di gelsi nella pentola, riportate la confettura a ebollizione e cominciate a controllarne la densità versandone qualche goccia su un piatto freddo e inclinandolo: se la confettura tende a scivolare via velocemente proseguite la cottura alla fiamma più alta possibile, mescolando in continuazione con una spatola di silicone; se la goccia resta nel punto in cui l'avete versata aggiungete un po' d'acqua alla confettura e portatela a bollore; se invece la goccia scivola via lentamente allora la confettura è pronta per essere versata nei barattoli.
Prendete i barattoli ancora caldi (indossate guanti da cucina per non scottarvi), riempiteli con la confettura bollente fino a 1 cm circa dall'orlo, chiudeteli avvitando strettamente la capsula, capovolgeteli e teneteli capovolti per 5-10 minuti, poi raddrizzateli e lasciateli raffreddare.
Una volta freddi, controllate che ogni barattolo sia chiuso ermeticamente premendo col dito al centro del tappo. Etichettate i barattoli e riponeteli al riparo dal calore e dalla luce.

Questa ricetta partecipa al 100% GLUTEN FREE FRI(DAY) di Gluten Free Travel and Living.

I Love Gluten Free (FRI)DAY – Gluten Free Travel & Living

venerdì 10 giugno 2016

Ghiaccioli mangiaebevi... tutta frutta, al 100%!

"Prendilo bene in mano... No, non così, impugnalo più vicino alla base... Ecco, così... Che ne diresti di metterci anche un po' di lingua, adesso?"
"Cosa? Non se ne parla nemmeno!"
"Uhmm... Magari potresti sfiorarlo appena con le labbra..."
"Ma neanche per sogno! Mi vergogno!"
"... giusto sulla punta, dai! L'ho visto su una rivista e mi è venuta voglia di farlo! Dai, ti prego!"
"Ho detto di no! Io queste cose non le faccio! Piuttosto spicciati, che ho da fare."
"Ah sì? E allora sai che ti dico? Vattene pure, che ci penso da sola a fotografare questo ghiacciolo!"

Che avevate pensato, maliziosi?? :D :D :D :D :D

Ghiaccioli mangiaebevi



ricetta originale di Martha Stewart

Ingredienti:
frutta di stagione tagliata a fettine: io ho usato nespole, kiwi, fragole e mirtilli
succo di mela (o di uva) limpido

Preparazione:
Disponete alcuni pezzi di ogni frutto negli stampini per ghiaccioli, assicurandovi di riempirli bene ma senza pressare la frutta.
Versate il succo scelto in ogni stampino fino a coprire la frutta, cercando di eliminare le bolle d'aria.
Inserite i bastoncini negli stampini e congelate finché i ghiaccioli non si saranno solidificati.

Per fotografare i ghiaccioli procuratevi delle mollette da bucato... o un aiutante più collaborativo del mio!

Questa ricetta partecipa al 100% GLUTEN FREE FRI(DAY) di Gluten Free Travel and Living.

I Love Gluten Free (FRI)DAY – Gluten Free Travel & Living

martedì 7 giugno 2016

Crostata PORCA di cioccolato e fragole: facile, veloce e senza cottura!

Il presente post viene pubblicato senza introduzione
in quanto l'autrice ritiene che il titolo
e gli ingredienti usati per la ricetta
parlino da soli.

Crostata di cioccolato e fragole senza cottura



la ricetta originale è di Alessandra

Le etichette "Senza uova" e "Ricette vegetariane" si riferiscono alla ricetta preparata usando biscotti senza uova.

Ingredienti per uno stampo di 22 cm di diametro:
Per la base:
200 g di biscotti al cioccolato
100 g di burro fuso tiepido
Per la farcitura:
500 g di fragole mature (una parte per il ripieno, una parte per la decorazione e una parte per testarne la qualità - ossia per magnarvele cum gaudio)
e una ganache fatta con
200 g di cioccolato al 72% di cacao
200 g di panna fresca
30 g di burro a temperatura ambiente
1 cucchiaino di estratto liquido di vaniglia (vedi qui)

Preparazione:
Base
Polverizzate i biscotti, mescolateli bene con il burro e stendete il composto sul fondo di uno stampo per crostate, antiaderente e con il fondo mobile, pressandolo con le mani (ottimo anche il fondo piatto dei misurini americani) e ricoprendo il fondo e i bordi dello stampo.


Mettete lo stampo in frigo per un'ora almeno.
Farcitura
Tritate il cioccolato (potete usare un coltello per il pane per ricavare delle scaglie da ridurre in pezzetti più piccoli, o ancora potete ricavare delle piccole scaglie usando una mandolina) e mettetelo in una ciotola resistente al calore.
Portate la panna quasi a bollore e versatela sul cioccolato tritato. Unite il burro a pezzetti, senza mescolare, coprite la ciotola con un piatto e aspettate 10 minuti.
Mentre aspettate, lavate le fragole, mondatele e tamponatele con carta da cucina per asciugarle. Tagliatele a metà e ricoprite la base della crostata adagiandole con il lato tagliato rivolto verso il basso. Mettete da parte le altre per la decorazione.


Trascorsi i 10 minuti mescolate il composto di cioccolato con una frusta a mano, lentamente e delicatamente, partendo dal centro della ciotola e poi estendendo il movimento fino a raggiungere le pareti della ciotola, finché il composto non diventerà una crema liscia e setosa. Se restano dei piccoli grumi frullate la ganache per pochi secondi con un frullatore a immersione e filtratela con un colino.
Versate la ganache sulle fragole e mettete la crostata in frigo per un paio d'ore, poi con delicatezza sfilatela dallo stampo e adagiatela sul piatto di portata.
Dieci minuti prima di servirla toglietela dal frigo e decoratela con le fragole messe da parte.


Note per i lettori:
La crostata va consumata entro il giorno successivo poiché le fragole durano al massimo un paio di giorni. Se non riuscite a mangiarla tutta (ma vi dovete proprio impegnare per farla avanzare, eh!) potete tagliarla a fette e congelarla. Fate poi scongelare le singole fette in frigorifero.
Per aiutarvi a sformare la crostata senza romperla potete metterla in congelatore per una mezz'oretta in modo da rendere la base più solida.
Note per Gaudio:
Ricordati di non servire le crostate con questo tipo di base sul vassoio con i bordi rialzati, altrimenti non riesci a sfilare da sotto la base il tarocco che hai usato per staccarla dal fondo dello stampo.
Aggiungendo alla ganache 50 g di glucosio quest'ultima acquista morbidezza e cremosità... accattatelo una buona volta 'sto glucosio! :D