"E come la riconoscerai? L'hai vista altre volte?"
"No, amore, non l'ho mai incontrata prima d'ora."
"Voglio dire, l'hai vista qualche volta in foto?"
"No."
"Beh, ma vi sarete scambiate una foto."
"No."
"Non le hai mandato una tua foto? Non le hai chiesto la sua?"
"No."
"E come pensi di fare a riconoscerla?"
"La riconoscerò, amore, stai tranquillo."
"Ma sai com'è fatta? Hai una sua descrizione?"
"No."
"E allora come..."
"Ma quanta gente vuoi che se ne stia all'ingresso del centro storico di Barga alle nove di sera del due novembre? La riconoscerò, stai tranquillo."
"Guarda, c'è una coppia che viene verso di noi. Magari la donna è lei."
"No, non è lei. Non sono loro."
"Come fai a dirlo? Magari prova a chiedere!"
"Non è lei, ti dico. Non ha la faccia da Enrica. E nemmeno da foodblogger."
"E quegli altri due? Magari sono loro!"
"Non sono loro. E prima che tu mi chieda come faccio a saperlo, l'appuntamento è sotto l'arco della porta, non lungo la via principale!"
Garmugia lucchese
Ingredienti per due persone
2 cipolle fresche piccole
50 g di pancetta tagliata a striscioline
100 g di macinato magro di vitellone
2 cucchiai di olio extravergine d'oliva
50 g di piselli freschi sgranati
50 g di fave fresche sgranate e private della pellicina
3 carciofi mondati e tagliati a pezzetti
750 ml di brodo di manzo
40 g di punte di asparagi
Per servire
pane casareccio a dadini (senza glutine per chi deve evitarlo)
Preparazione
Mettete in una pentola l'olio e le cipolle tagliate a fettine sottili. Scaldate l'olio e aggiungete la pancetta e il macinato. Cuocete per 10 minuti.
Aggiungete i piselli, le fave e i carciofi (vi siete ricordati, vero, di metterli a bagno con acqua acidulata con succo di limone fino al momento di cuocerli? e di scolarli un attimo prima che arrivi il momento di cuocerli?).
Coprite con il brodo di manzo, portate a bollore e cuocete a fuoco medio finché le verdure non saranno tenere.
Pochi minuti prima della fine della cottura unite le punte di asparagi.
Servite con dadini di pane tostato, o saltato in padella con olio, sale e pepe come ha fatto Enrica. ;o)
ci siamo subito riconosciute...stupenda serata ricca di atmosfera....grazie a voi...di TUTTO!!! e grazie per questa garmugia che assomiglia tantissimo alla tua verdissima! Enrica
RispondiEliminaSerata meravigliosa anche per noi, indimenticabile!
EliminaE anche la garmugia... che mi hai segnalato proprio tu quando hai visto la mia verdissima... che bellissimo scambio! :o)
Ma che invidia! Ma quanti incontri stai facendo??? E noi, riusciremo a vederci mai???
RispondiEliminaLa ricetta è meravigliosa, esattamente come voi due <3
Ihihih! E tu quanti ne hai fatti, di incontri simili? ;o)
EliminaToccherà anche a me, prima o poi! :D
Ti abbraccio!
È ufficiale, ho l'Alzheimer!
RispondiEliminaLeggo i tuoi post, convinta di aver lasciato commento, vengo qua e non c'è. Probabilmente siccome sono andata a leggere la storia di questo piatto dal link da te indicato, probabilmente mi sono persa lì. Vabbè.
Questi piatti ricchi di tradizione e storia mi fanno impazzire.
Mi piace sempre tanto leggerti/vi. ^_^
Eh, ma allora sei recidiva!! :P :P :P
EliminaBisogna trovare un modo per inviare commenti telepatici, cosi' non ce li perdiamo piu'!
Grazie e un bacio! :o)
Ottima idea! :*
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